Con i due bimbi sull'auto portava la moglie al suo triste «lavoro»

Con i due bimbi sull'auto portava la moglie al suo triste «lavoro» Una squallida vicenda dinanzi al Tribunale Con i due bimbi sull'auto portava la moglie al suo triste «lavoro» L'uomo nega (rischia 10 anni di carcere), ma la donna lo accusa: «Guadagnavo 20-30 mila lire per sera; se tentavo di ribellarmi mi picchiava » - Altro processo: truffa con le vendite benefiche Un marito accompagnava la moglie a prostituirsi portando con sé anche 1 due figli di 6 e 5 anni, che metteva a dormire sul sedile posteriore dell'auto. Protagonista della vicenda è Cesare Pace, 32 anni, nato In provincia di Salerno e residente a Nichelino. Lo ha denunciato la moglie, Antonietta Gonnella, 35 anni. Il Pace, comparso Ieri in Tribunale (pres. Aragona, p. m. Amore, cane. Ferlito) è accusato anche di violenza e minaccia per aver tentato di investire un carabiniere che gli aveva Intimato l'alt. Ha negato tutto: « Non mi sono mai fatto mantenere. Ho sempre lavorato come muratore. Ho anche tentato di avviare un negozio di tintoria, in corso Siracusa ». La moglie lo ha smentito raccontando: « Mi costrinse a fare la vita nel '65. Mi accompagnava in auto al ponte di Chlvasso e il quadrivio di Stuplnigt. Spesso sull'auto, c'erano anche i bainomi. Guadagnavo 20-30 mila lire per sera e lui ritirava tutto. Se tentavo di ribellarmi, mi minacciava e mi picchiava ». La donna ha detto che la « tintoria » era un locale vuoto. « Dentro c'era una ragazzina che ritirava gli abiti da lavare e li portava in una tintoria' vera. SI e no, riusciva a incassare tremila lire la settimana. I soldi del negozio 11 avevo tirati fuori lo. Mio marito non ha mai avuto voglia di lavorare ». Il processo è stato rinviato al lo marzo per accertare se il Pace, in quel periodo, lavorò davvero come muratore. Rischia una decina d'anni di carcere. — Una truffa, che consisteva nel vendere articoli di bellezza a prezzi maggiorati, e stata rievocata ieri in Pretura dal dott. Marciente. Imputati — difesi dall'avvocato Bonati — sono Giorgio OrdIoni, 42 anni. Lungo Po Antonelli 7, la sorella Olimpia, di 50 e suo marito Giovanni Carenini, 38 anni, via Alfieri 8. L'anno scorso 1 tre, che commerciano In bende, garze, cerotti, assunsero come propagandiate iti belle ragazze. L'organizzazione funzionava cosi: al mattino le ragazze si recavano nel magazzini dei fratelli Ordionl, In via Accademia Albertina 20 o In'via Gal- liari 14. Riempivano le bone e cominciavano a girare per la città, ognuna munita di una tessera da cui risultava che le vendite erano fatte a parziale beneficio della « Piccola Casa della Divina Misericordia », l'opera benefica fondata In Sicilia da don Angelo Mlnasola. La cosa era vera: la Careni ni era socia di Ulderico Zacchetti, titolare della ditta « Guecà » di Milano. Costui si era Impegnato a versare un milione l'anno al sacerdote che, In cambio, permetteva allo Zacchetti di usare 11 nome del suo Istituto. La truffa — secondo la denuncia — consisteva nel maggiorare i prezzi degli articoli, con la scusa che la vendita era fatta per beneficenza. Quando lo Zacchetti e la Carenlnl annullarono gli impegni, le ragazze si licenziarono conservando la tessera. Pare che l'Imbroglio continui. Ieri In pretura era presente soltanto la Carenlnl. Ha detto: « I truffati slamo noi. Chi poteva controllare le ragazze? Io ho avuto un utile del 10 per cento, loro pretendevano 11 50 per cento. Il resto serviva per gli acquisti di merce e le quote al prete ». Il dibattito è stato rinviato. Olimpia Carenlnl, 50 anni

Luoghi citati: Milano, Nichelino, Salerno, Sicilia