Morto lo scrittore Maurice Rostand

Morto lo scrittore Maurice Rostand Morto lo scrittore Maurice Rostand Aveva 76 anni - Figlio dell'autore del « Cyrano » e fratello del biologo Jean, fu autore di poesie e drammi - Fu celebre per le sue stravaganze (Dal nostro corrispondente) Parigi, 22 febbraio. Per i giovani d'oggi è un nome che non vuol dire nulla, un nome che avrebbe forse potuto attirare ancora la attenzione, ma soltanto a causa delle parentele illustri; è, però, un'eventualità che si presentava sempre più di rado perché, da molti anni, nessuno aveva più occasione di nominare Maurice Rostand, morto la notte scorsa a settantasei anni a Ville d'Avray, nella casa del fratello, il grande biologo Jean Rostand dell'Académie Francaise. Eppure, negli anni fra le due guerre, era uno dei personaggi più in vista della mondanità parigina. Di tre anni maggiore del fratello, aveva raccolto l'eredità letteraria e la fama del padre, il famoso drammaturgo Edmond Rostand, autore di lavori teatrali, come Cyrano de Bergerac e L'Aìglon, che ancora oggi suscitano l'entusiasmo del pubblico meno esigente, con le loro tirate patriottiche e le scene di facile effetto. Fu uno scrittore precoce: a tredici anni, aveva pubblicato, insieme a Jean Cocteau, che ne aveva soltanto due di più, una rivista dal titolo esotico Shéhérazade e, poco dopo, scrisse La conver sation avec la gioire, prima stesura di un dramma che venne portato sulle scene qualche anno più tardi. Da allora, la sua produzio ne si fece più abbondante, tanto come poeta quanto come commediografo. Fra le sue opere teatrali di maggior successo, benché cadute poi in una completa dimenticanza, si possono ricordare: L'homme que j'ai tue, Napoléon IV, La nuit des amants. Le procès d'Oscar Wilde, Souvenez-vous madame. Non mancava a nessun avvenimento mondano, accompagnato sempre dalla madre, la poetessa Rosemonde Gérad. Con i capelli lunghi, come gli attuali beatniks, e vestito in fogge bizzarre, sembrava che facesse di tutto per attirare il ridicolo: per diversi anni fu, infatti, il bersaglio preferito nelle satire dei chansonniers parigini, a. v.

Persone citate: Edmond Rostand, Jean Cocteau, Jean Rostand, Maurice Rostand, Oscar Wilde, Ville D'avray

Luoghi citati: Parigi