Le Olimpiadi invernali del 1976 richieste da Torino o dalla Val d'Aosta?

Le Olimpiadi invernali del 1976 richieste da Torino o dalla Val d'Aosta? CRONACHE DELLO SPORT Le Olimpiadi invernali del 1976 richieste da Torino o dalla Val d'Aosta? Tra quattro anni i Giochi si svolgeranno a Sapporo in Giappone - Le proposte riguardano il successivo appuntamento olimpico - Il problema è però di attualità poiché le candidature vengono esaminate tra breve tempo - Questioni organizzative Torino ha più probabilità Ammainata la grande bandiera olimpica, a Grenoble, si pensa ora al prossimo appuntamento fra quattro anni, in Giappone a Sapporo. Ma già si lavora per i Giochi invernali del 1976, poiché le candidature devono essere preparate e presentate tra breve tempo. Anche la città di Torino potrebbe essere presa in considerazione. Il Sindaco Giuseppe Grosso, ha detto in proposito: « La città è pronta, disposta a sostenere qualunque prova per realizzare il sogno sperato da migliaia di sportivi torinesi ed italiani ». Il delegato provinciale del Coni, on. Catella, ha dichiarato: « Torino ha già organizzato alcuni anni fa le Universiade estive e, lo scorso inverno, quelle invernali, suscitando approvazioni incondizionate da parte di tutti i partecipanti. Questa è una premessa da tenere beile in considerazione. Inoltre la nostra città che giustamente è definita « capitale dello sport invernale » ha tutti i requisiti per avanzare autorevolmente la propria candidatura. I centri di Sestriere (per le gare di discesa), Sauze d'Oulx . e Bardonecchia (fondo, salto- e slittino) e Cervinia (che ha un'ottima pista di bob ed eviterebbe spese per un nuovo impianto) sono facilmente raggiungibili e lo saranno ancora più tra otto i Ani, quando le strade saranno senz'altro ancora ampliate e migliorate. Sarà inoltre possibile per l'hockey ed il pattinaggio costruire un palazzo del ghiaccio. La iniziativa mi sembra pertanto del massimo interesse ». Da parte sua il professor Vernetti, presidente dell'Ente Provinciale del Turismo, ha detto: « Torino ha tutte le condizioni favorevoli per ospitare i Giochi del 1976. Ottima capacità ricettiva, vicinanza1 ed estrema facilità di collegamento con i centri sciistici della Valle di Susa, che sono tra i miglio- Erica Lechner è rientrata ieri a casa Accoglienze trionfali Erica Lechner, vincitrice della medaglia d'oro di slittino a Grenoble, è stata accolta ieri al suo arrivo in Alto Adige con entusiasmo. La campionessa olimpionica ha percorso le vie di Bressanone su una «Campagnola» coperta di ghirlande di fiori. Alla giovane sono stati consegnati molti doni, tra cui una Fiat «500» ri esistenti attualmente in Europa. La nostra richiesta può vantare parecchi titoli di merito ». L'apertura del traforo autostradale del Fréjus agevolerebbe il collegamento con la vicina Francia « Gli impianti esistenti — ha dichiarato il prof. Vernetti — offrono già una buona garanzia. Nei prossimi giorni tre architetti, esperti di problemi e urbanistica della montagna, (gli architetti Roggero, Nicola e Manfredi), si recheranno a Grenoble per vedere lè realizzazioni attuate in quelle località. Poi si recheranno nei centri della Valle di Susa e f. (or. Le proposte di Aosta provinciale dott. Giovanni Falco di promuovere una riunione dei rappresentanti degli enti amministrativi e sportivi provinciali per gettare le basi della candidatura ufficiale di Cuneo per l'organizzazione della XII Olimpiade invernale che, com'è noto, si svolgerà nel 1976 in Italia. Già assegnati i prossimi Giochi invernali al Giappone (e precisamente a Sapporo dove, in previsione della grande manifestazione del 1972, sta sorgendo quasi dal nulla una grandiosa stazione di sport invernali, al pari di quanto avvenne nel 1960 negli Stati Uniti a Squaw Valley), la possibilità che i Giochi del '76 si svolgano in Piemonte è notevole. Da tempo si parla di una candidatura di Torino che, indubbiamente, avrebbe le carte in regola — .quanto meno come Grenoble — per divenire la capitale dei Giochi. Ora accanto a quella torinese si profila la candidatura di Cuneo. Il dott. Falco ha rassicurato il consigliere Cipellini che la sua proposta sarà esaminata in una prossima riunione^ convocata dall'assessore al turismo rag. Ribotta, ed alla quale interverranno i rappresentanti del Comune, dell'Ept, della Camera di Commercio ed il delegato provinciale del Coni. n. m. La notìzia secondo la quale Aosta e Cuneo vorrebbero chiedere l'organizzazione delle Olimpiadi invernali del 1976 ha destato non poca sorpresa negli ambienti sportivi, e in quelli federali in modo particolare. Anzitutto, per regolamento, V organizzazione dei Giochi, siano essi invernali o estivi, dev'essere richiesta esclusivamente da un comune; quindi, o Aosta o Cuneo. Secondariamente, il sindaco del comune interessato deve prendere accordi con il Comitato olimpico del proprio Paese, perché è il Comitato olimpico nazionale il responsabile nei riguardi del C.I.O. A Roma, negli ambienti del Coni, non risulta che i comuni dì Aosta o di Cuneo abbiano manifestato un simile proposito. A prescindere dal fatto che Aosta e Cuneo, per allestire una Olimpiade (anche ammesso che secondo il volere di Brundage, presidente del C.I.O., le future edizioni dei Giochi ritornino in limiti meno fastosi), dovrebbero sostenere fortissime spese a causa della mancanza totale degli impianti, è più probabile che venga accettata una eventuale candidatura di Torino. Si obietterà che Torino può ospitare soltanto le prove del pattinaggio di velocità e dell'artistico e il torneo dì hockey, e che le piste per le gare alpine, per quelle nordiche, per il bob e per lo slittino sono ancora più lontane di quanto non distassero da Grenoble i vari centri dell'Alpe d'Huez, di Villard-deLans, di Chamrousse e dì Autrans. Innanzitutto i centri alpini della provincia di Torino sono raggiungibili attraverso comode e veloci strade mentre è prevista anche la costruzione di autostrade. In secondo luogo ci sì dimentica che Sapporo, la città giapponese che organizzerà i Giochi invernali 1972, è sita in riva al mare, e le sue piste per le gare alpine sono distanti una cinquantina dì chilometri dal centro della metropoli, che, pur contando solo seicentomila abitanti, è la più estesa del Giappone dopo Tokio. In altre parole, al punto in cui siamo giunti, tutto è possibile, anche che la eventuale candidatura di Torino venga accettata, sempre ammesso che il Comune di Torino intenda accollarsi un onere di tale portata. Le candidature devono già essere presentate. Il C.I.O. le sottoporrà ad un primo esame in ottobre, alla vigilia delle Olimpiadi di Città del Messico e molto probabilmente proprio durante l Giochi estivi verrà annunciata la scelta delle sedi che ospiteranno le Olimpiadi invernali ed estive del 76. Giorgio Bellani prepareranno un programma di lavori che sarà allegato alla domanda che presenteremo al Comitato Olimpico internazionale ». La candidatura di Torino a sede dei Giochi Olimpici invernali del '76 ha raccolto in città unanimi consensi. Il dott. Primo Nebiolo, presidente del Centro Sportivo Universitario e organizzatore delle Universiadi della neve del 1966, ha detto: « La nostra città ha gli uomini e i mezzi per realizzare questo programma.. Però non bisogna indugiare. Le Universiadi hanno dimostrato che siamo in grado di ospitare e garantire lo svolgimento delle gare. Hanno riportato un successo notevole e sono un'ottima premessa per le future Olimpiadi ». Secondo alcuni tecnici, a Torino potrebbero essere ospitate le gare di pattinaggio e le partite di hockey. Non sarebbe neppure necessario costruire un nuovo palazzo del ghiaccio: il « palazzo a vela» di Italia 61 servirebbe benissimo allo scopo. (Dal nostro corrispondente) Aosta, 20 febbraio. Nei giorni scorsi alcuni sportivi valdostani hanno inviato alla presidenza del Coni un telegramma in cui si chiedevano le Olimpiadi invernali del '76 ad Aosta. Oggi si è avuta la comunicazione ufficiale che la giunta regionale di governo della Valle ha deliberato di proporre, nella sede opportuna, la candidatura della Valle d'Aosta a sede dei Giochi Olimpici invernali del 1976 (nel '72, cioè tra quattro anni, si svolgeranno a Sapporo in Giappone). « La decisione — ha commentato il presidente della giunta avv. Bionaz — è il frutto di un attento esame della situazione sportiva della nostra regione ». Aosta, come lo fu Grenoble nei giorni scorsi, una volta accettata la sua candidatura, sarebbe il centro dell'organizzazione. Le gare si svolgerebbero sui campi di Cervinia, Gressoney, Courmayeur, Cogne e Pila. « Possediamo già — ha detto l'avv. Bionaz, commentando la notizia, — una pista di classe olimpica per il bob, quella del Lago Bleu di Cervinia; è prossima la costruzione di uno stadio del ghiaccino a Courmayeur. Il giorno 24 verrà inaugurata a La Thuile la stazione di Val rutor, grandioso complesso sciistico di interessanti possibilità. A tutto questo va aggiunto il piano di sviluppo turistico di Pila, ammontante a dieci miliardi ». j. v. Vivo interesse a Cuneo (Dal nostro corrispondente) Cuneo. 20 febbraio. Anche Cuneo è stata contagiata dàlia « febbre olimpica » divampata nelle scorse settimane in tutta Italia, soprattutto grazie alla vasta risonanza che i Giochi invernali di Grenoble hanno avuto sui giornali e sui programmi radiotelevisivi. Ieri il consigliere provinciale Alberto Cipellini, ha chiesto formalmente al presidente della Giunta