L'Urss continuerà a fornire «ampio aiuto militare» ad Hanoi
L'Urss continuerà a fornire «ampio aiuto militare» ad Hanoi cesso del processo rivoluzionario. Questo compito acquista urgenza maggiore oggi quando s'incontrano in certi casi tendenze nazionaliste che sono particolarmente manifeste nella politica-sciovinista del gruppo di Mao Tse-tung... Le diverse esperienze dei partiti fratelli nei diversi paesi socialisti et diversi punti di vista su certe questioni rendono il compito dello sviluppo delle relazioni fra di essi ancor più importante e al tempo stesso più complicato. Nell'insieme il rafforzamento delle posizioni del socialismo alza le nostre relazioni al più alto livello, le rende più mature e più profonde». Discorsi dei capi sovietici Breznev e Kossighita L'Urss continuerà a fornire «ampio aiuto militare» ad Hanoi Breznev invita gli S. U. a sospendere i bombardamenti sul Nord Vietnam: solo a questa condizione le trattative sarebbero possibili - Altre dichiarazioni - Per ir Medio Oriente una soluzione è «inconcepibile» senza il ritiro degli israeliani - La conferenza comunista discuterà lo «scisma» cinese (Dal nostro corrispondente) Mosca, 17 febbraio. Un importante discorso, che illustra 1 cardini della politica estera sovietica, è stato pronunciato ieri sera a Leningrado dal segretario del pc Breznev ed è stato ripreso stamane dall'agenzia Tass. A esso ha fatto eco un discorso sostanzialmente identico pronunciato a Minsk dal prime ministro Kossighin. Breznev, ha affrontato nell'ordine il problema del Vietnam, del Medio Oriente e della conferenza internazionale comunista: « Se gli Stati Uniti fossero capaci di ascoltare la voce della ragione — ha dichiarato a proposito della crisi vietnamita — sospenderebbero immediatamente i bombardamenti e le altre azioni aggressive contro Hanoi e prenderebbero realisticamente in considerazione le sue proposte per i negoziati. L'Unione Sovietica ha dato e continuerà a dare ampio aiuto economico e militare al popolo vietnamita ». Nei termini secchi ormai abituali, il Cremlino ha riproposto dunque a Washington il vecchio tema: cessate le ostilità e trattate o noi continueremo a fornire materia- le bellico ad Hanoi (e ai vietcong, secondo quanto si è potuto capire dalle dichiarazioni della direzione collegiale negli ultimi giorni). Breznev è stato ugualmente categorico sulla crisi medioorientale: «L'Unione Sovietica — ha detto — appoggia la giusta lotta degli Stati arabi che stanno cercando di eliminare le conseguenze dell'aggressione di Israele e vogliono mettere fine alle macchinazioni delle forze imperialiste in quest'area. L'Unione Sovietica continuerà a pronunciarsi risolutamente per l'immediato e completo ritiro delle truppe israeliane dai territori arabi occupati, senza il quale una soluzione politica del problema del Medio Oriente è inconcepibile». Nel circoli occidentali diplomatici a Mosca ha destato particolare interesse la parte del discorso di Breznev concernente la conferenza comunista internazionale. Breznev ha infatti gettato, per cosi dire, le carte in tavola: mentre fino a ieri il Cremlino aveva negato che la conferenza dovesse discutere la Cina e le tendenze separatiste di Paesi come la Romania, Breznev ha precisato che proprio questi ne saranno gli argomenti principali. Il senso delle sue parole è stato il seguente: l'Unione Sovietica accetta in teoria il principio della diversità tra i partiti comunisti, ma chiede in pratica un rigido ordinamento delle linee politiche. «72 partito comunista sovietico — ha affermato Breznev — come tutti gli altri partiti fratelli considera il rafforzamento della comunità socialista un compito politico importante, legato alla responsabttltà internazionale che la comunità stessa ha per ti sue- «scisma» cinese
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