Matchless di Alberto Lattuada satira del film di spionaggio

Matchless di Alberto Lattuada satira del film di spionaggio Matchless di Alberto Lattuada satira del film di spionaggio « Hondo »: western svedese Lindgren: filoindiano - « Relazioni proibite » dello due morii misteriose in una clinica (Ambrosio) — Dal solerte e mimetico Lattuada ci viene Matchless. un film di spionaggio inquadrato nella satira del « genere ». Capi di servizi segreti, agenti in calzoni e in gonnella, formule micidiali, scellerati megalomani e altrettali ingredienti del « bondismo » turbinano regolarmente, ma sono vanificati (almeno fino a un certo punto, che poi lo spettacolo diventa autosufficiente nelle forme solite), da uno spiritello ironico quasi da « Mille e una notte », se è vero che la trovata più saporita, sebbene non nuova, e quella di un anello che he il potere di rendere invisibile colui che lo porta. Grazie a tale anello donatogli da un vecchio cinese, suo compagno di cella, il giornalista americano Perry Liston, detto « Matchless », sfugge ai torturatori gialli che non gli hanno cavato niente per la buona ragione ch'egli non ha niente da confessare; sempre per via dell'anello è assunto con le stesse manieracce (i controspionaggi si equivalgono) dal servizio segreto statunitense perché gli tolga le castagne dal fuoco; e qui si inserisce la figura del megalomane che avendo trovato una sostanza distruttrice del mondo, scatena la concorrenza cino-russo-americana per impadronirsi della stessa. Belle donne, fidate o subdole, fiancheggiano il giornalista nell'avventura ovviamente a lieto fine e, sinattanto che l'ironia opera, traducendosi in trucchi e amenità, divertente anche rispetto ai più azzeccati saggi di « antibondismo». Poi il tono inclina al generico senza che la platea se ne abbia a male. Più del disinvolto protagonista Patrick O' Neil risalta Donald Pleasence (l'interprete di Cui de sac), il pazzo delle fiale, mentre nel contorno affollato da Nicoletta Machiavelli, Henry Silva, e altri, spicca, proibita al minori. Ira PUrstenberg, una sontuosa presenza, bizzarramente semivestita, in cui s'intravede la miccia di un'attrice di genere spiritoso. Non manca che accenderla. (Nazionale) - Hondo (« Hondo and the apaches »), a colori, di Lee H. Katzin, libero rifacimento di un film dello stesso titolo, prodotto e interpretato da John Wayne nel '53, è ambientato nell'Arizona ancora recente della guerra civile e racconta di un soldato sudista, rappresentato secondo i canoni umanitari del western filo-indiano, incaricato di organizzare un incontro tra il capo degli Apaches e un generale nordista. Il giovanotto conosce bene gl'indiani perché ne tolse moglie e visse un tempo con loro; meno bene conosce le difficoltà dell'assunto, dhe per le interferenze di bianchi crudeli (i « falchi » del tempo) e di Apaches rinnegati, si rivelano tremende. Un finale alquanto precipitato, sebbene spettacolare, scioglie nel sangue 'nobilmente versato per amore della giustizia, i molti nodi, tra avventurosi, epici e sentimentali, che il regista aveva intrecciato con disinvolto mestiere. Una pellicola tutta e soltanto di artigianato, ma sicura del suo tono, con pagine concitate e anche violente ma non sadiche e qualche episodio non dei più risaputi. E' persino possibile, una volta tanto, portare al cinema i ragazzi. Ralph Teager il protagonista, affiancato da Robert Taylor, Kathie Browne, Michael Rennie. 1. p. * * (Metropol) — Il film svedese in bianco e nero Relazioni proibite di Lars-Magnus Lindgren ha sostituito in fretta, ieri, « Trans Europ Express », sequestrato in cabina alle 14. Lindgren è un regista di scuola bergmaniana che due anni fa, con « Il mio caro John », aveva analizzato con finezza il « breve incontro» tra una ragazza-madre e un marinaio introverso. Meno persuasive queste Relazioni proibite, ambientate quasi per intero in una clinica, dove la morte non del tutto chiara di una donna anziana e di una giovane mette in sospetto la polizia. Interviene un ispettore: egli effet tua indagini discrete, studia l'ambiente e le persone, dai malati ai medici alle infermiere, capta accenni ambigui, ma nell'investigazione tarda a fissare risultati concreti. Permane il dubbio che le due pazienti non siano decedute per morte naturale. Toccherà alla figlia del primario dare l'indirizzo giusto alla ricerca della verità, non proprio im prevedibile per chi aveva se guito con attenzione il comportamento del professore. Il film non ha ambizioni superiori a quelle di tanti polizieschi commerciali: si ammanta formalmente di cere brallsmo. sfoggia (come d'uso nelle produzioni scandinave) virtuosismi fotografici, chie de un regolare contributo all'erotismo, ma sostanzialmen te si riduce a un intrigo di tinta giallognola. Comunque gli interpreti, più che il regista, gli danno un certo prestigio, specie per merito di Gunnar Bjórnstrand. SULLO SCHERMO

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