La canadese Greene trionfa nello «slalom» a Chamrousse

La canadese Greene trionfa nello «slalom» a Chamrousse La canadese Greene trionfa nello «slalom» a Chamrousse Nancy è scesa in 1 minuto 57" e 97, precedendo di due secondi e mezzo la francese Annie Famose - Mediocre gara della Goitschel - Giustina Demetz al 14" posto (Nostro servizio particolare) Chamrousse. 15 febbraio. La canadese Nancy Greene ha vinto oggi l'ultima delle prove alpine femminili delle Olimpiadi, lo slalom gigante, con oltre due secondi e mezzo di vantaggio sulla seconda classificata, la francese Annie Famose. Ha superato con tecnica perfetta, senza praticamente commettere errori, le 68 porte disposte da Jean Beranger: un tracciato fluido e scorrevole, non particolarmente veloce, che ha lasciato il minimo margine alla fortuna. In realtà, Nancy Greene può essere considerata, alla prova dei risultati di Chamrousse, la sciatrice più completa dal punto di vista tecnico e atletico; ed ha raggiunto in questi ultimi giorni la forma perfetta. Aveva infatti esordito nella discesa libera classificandosi soltanto decima; poi, nello slalom speciale, si è inserita al posto d'onore, dopo aver segnato il miglior tempo nella seconda prova, dietro Marielle Goitschel. Con la splendida gara di oggi, la Greene è anche balzata alla tèsta della classifica per la grande combinata, distruggendo le speranze di Marielle Goitschel che puntava al quarto titolo mondiale consecutivo. Marielle Goitschel ha condotto una gara mediocre, ed ha commesso inoltre un errore molto grave alla porta n. 44, una « verticale », dove ha rischiato di cadere. Il pubblico presente, in verità non molto numeroso c composto in gran parte di francesi venuti da località vicine, ha avuto soddisfazioni maggiori dalle altre tre ragazze dell'equipe, Annie Famose, Florence Steurer e Isabelle Mir, classificate al 2", 4* e 6" posto. Medaglia di bronzo è la svizzera Fernande Bochatay, mentre al 5" posto si è inserita l'austriaca Olga Pali, vincitrice della discesa libera. Le italiane sono andate proprio piano, e al traguardo non erano davvero allegre. Giustina Demetz è quattordicesima, 23-' Glorianda Cipolla, 31" la Nogler che ha aperto un bellissimo spazzaneve proprio mentre la stavo inquadrando nel teleobiettivo, e Clotilde Fasolìs 32\ Un vero disastro: pari solo a quello combinato dalle americane, che erano venute a Grenoble con grandi piani di attacco e non hanno raccolto un solo piazzamento degno di nota. Il loro direttore tecnico, Bob Beattie, non ha però perso la fiducia, anche perché si tratta di ragazze molto giovani. Anche Toni Sailer ha dichiarato che hanno la stoffa per diventare campionesse vere. Le americane, s'intende, sulle nostre, non ha fatto commenti. A conclusione delle prove olimpiche femminili, risulta comunque chiaro, una volta di più, come l'unica squadra che possieda una struttura organica, che abbia la possibilità di alternare alla testa delle classifiche un gruppo di atlete di primo piano, che disponga di rincalzi per almeno altri dieci anni, è quella francese guidata da Honoré Bonnet. Bonnet lascia dunque ai suoi successori una situazione invidiabile: dico ai suoi successori, perché è ormai certo che con la fine dell'anno olimpico Bonnet lascerà gli incarichi attuali per assumere la veste di direttore sportivo di una stazione invernale francese, é manterrà nell'ambito della « équipe » di Francia unicamente la funzione di consulente. M. G. Moneta Marchelli Momento di allegria a Chamrousse: Nancy Greene si è messa in testa il berretto di un gendarme; Annie Famose, a destra, osserva divertita la scena (Telefoto)

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