Forse sono gli ultimi Giochi con i grandi campioni di sci

Forse sono gli ultimi Giochi con i grandi campioni di sci Forse sono gli ultimi Giochi con i grandi campioni di sci Polemiche e progetti sul professionismo - Assi come Killy, Périllat e Schranz non saranno più dilettanti (Nostro servizio particolare) Grenoble, 15 febbraio. Olà prima che-i Giochi Olimpici avessero inizio, si sapeva che ci sarebbe stata una prova di forza fra il Ciò e la Federazione internazionale di sci, a proposito dello ti status » della qualificazione olimpica del discesisti. Si erano fatti 1 nomi di alcuni campioni, fra cui quelli di Killy e di Nancy Greene, come possibili candidati alla squalifica. Fare che il giorno dell'inaugurazione si sia messo di mezzo perfino De Canile. In sostanza, di squalifiche non si è più parlato, è stata stabilita una specie di tregua per la durata del Giochi. Il problema del professionismo dei campioni della discesa reità comunque aperto, e sono proprio i campioni interessati a non volere chiudere il discorso. In sostanza, essi ritengono di avere diritto ad una fetta della grossa torta che alimenta ogni anno 1 bilanci delle stazioni sciistiche e dei costruttori di articoli per gli sport invernali. Sanno di essere, per il turismo e i prodotti delle rispettive nazioni, un importante veicolo pubblicitario, e nel mondo moderno, la pubblicità ha un prezzo. Per ora, 1 campioni dello sci alpino hanno sfruttato il loro nome copertamente, mettendosi d'accordo, in via personale o attraverso le proprie federazioni, con gli industriali interessati. In realtà, questo stato di cose minacciava di trasformare le Olimpiadi d'inverno in una colossale mostra-mercato. Brundage se ne è risentito, ed ha richiesto alla Fls il rispetto di un Impegno preso due anni fa: quello cioè di cancellare le marche dagli sci. La cosa tutto sommato era ridicola, e la richiesta ha avuto come efTetto principale quello di concentrare l'attenzione del pubblico sui materiali usati dagli atleti: esattamente il contrario di quello che era nei voti. Alla fine le marche sono rimaste, anche perché alcuni insigni giuristi presenti a Grenoble hanno fatto notare che 1 codici di diversi paesi considerano reato la contraffazione q la cancellazione del contrassegni di fabbrica o si è arrivati a un nuovo compromesso: gli sci vengono tolti agli atleti, appena passato il traguardo. Nel giorni scorsi, intanto, sono avvenute varie riunioni fra i dirigenti del Ciò e della Federazione Internazionale di sci. Il presidente della Fis, Marc Hodler, cerca disperatamente di evitare qualunque decisione che pregiudichi l'effettuazione di futuri Giochi Olimpici invernali. Incuranti del pericolo di venire squalificati e di perdere quindi le medaglie appena conquistate, i campioni sulla cresta dell'onda continuano invece a rilasciare interviste dichiarando che aspirano a diventare professionisti, e che considerano più importante delle vittorie olimpiche la vittoria nella Coppa del mondo. E' dunque possibile ohe queste siano veramente le ultime Olimpiadi invernali disputate al massimo livello mondiale. Neanche il più abile fra 1 direttori tecnici può sperare di costruire in quattro anni campioni della levatura tecnica e atletica di quelli che abbiamo ammirato sulle piste di Chamrousse. Non potendo disporre dell'esempio di questi per preparare i più giovani, e senza il naturale passaggio delle esperienze fra atleti all'apice della carriera e le « speranze », è impossibile rimanere in prima fila ed 11 ricupero diventa difficilissimo. Se l'esodo dei campioni dalla FIS dovesse avvenire in forma massiccia, potrebbe esso insomma significare per lo sci alpino di competizione l'inizio del declino. E questo, proprio nel momento in cui la diffusione di questo sport sul piano mondiale ha raggiunto livelli impensabili solo due Olimpiadi fa. m. g. m. m.

Persone citate: Brundage, Marc Hodler, Schranz

Luoghi citati: Nancy Greene