Non è più permesso vendere olio sfuso

Non è più permesso vendere olio sfuso Non è più permesso vendere olio sfuso Gli olii d'oliva e di semi debbono essere contenuti in recipienti sigillati con chiara indicazione del tipo Le nuove norme saranno applicate entro un anno ( Nostro servizio particolare i Roma. 12 febbraio ( g m ) La nuova legge psr il controllo della pubblicità e del commercio dell'olio d'oli va e dell'olio di semi è statn pubblicata oggi sulla « Gazzetta Ufficiale » Essa colma una lacuna della recente lesse sulla fabbricazione degli olii e vuole impedire le sofisticazioni e le frodi nella vendita al pubblico. In base alle nuove disposizioni, sui recipienti di olio di semi vi dovrà essere ben vi sibile l'indicazione: « olio di semi ». Di seguito dovrà essere indicata la specie usata (arachidi, girasole soia, lino, cotone, eccetera) Se si tratta di una miscela si dovrà invece leggere « olio di semi vari » E' proibita l'aggiunta di qualsiasi aggettivo o illustra-;ione II marchio di fabbrica, tenuto ben distinto, non deve trarre in inganno con disegni o nomi di fantasia. Le stesse regole valgono per ogni tipo di pubblicità. Gli olii commestibili, sia di oliva che di semi, dovranno essere posti in vendita esclu- sivamsnte in recipienti sigillati dalla fabbrica in modo che il loro contenuto possa essere estratto solo con l'evidente rottura del sigillo. Sino al limite di 5 chili o di 5 litri, i recipienti dovranno avere solo contenuti netti. Sono ammesse solo tre confezioni inferiori al litro o al chilo (da 0.100, da 0.250 o da 0,500) e tre superiori (da 1, da 2 o da 5). Abolendo le infinite misure sinora ammesse si rende facile il confronto tra i prezzi, per uguali quantitativi dei prodotti delle varie case. I venditori ambulanti dovranno osservare le stesse regole dei negozianti. Le multe per i trasgressori sono elevate: 200 mila lire per ogni quintale o frazione di quintale di olio di semi o di olio d'oliva non rispondenti alle norme e. contemporaneamente, la reclusione sino a un anno. Le pene si raddoppiano nei casi più gravi. E' concesso da oggi un anno di tempo ai produttori e ai negozianti per smaltire le scorte e applicare totalmente le nuove norme.

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