Gli elettrodomestici nell'Unione Sovietica di Ennio Caretto

Gli elettrodomestici nell'Unione Sovietica La corsa al benessere in Russia Gli elettrodomestici nell'Unione Sovietica Aumentano di numero, la qualità lascia a desiderare Nel '67 prodotti 5 milioni di apparecchi tv, 4 milioni e 300 mila lavatrici, 2 milioni e 600 mila frigoriferi (Dal nostro corrispondente) Mosca, 12 febbraio. Sono i giornali russi i primi ad ammetterlo: quella degli elettrodomestici è una conquista difficile. Nella nuova Urss dei beni di consumo, il frigorifero, la lavatrice, la televisione, l'aspirapolvere, il rasoio elettrico e così via sono il corredo d'obbligo della famiglia di media agiatezza. Basta dare un'occhiata alla produzione del '67: 5 milioni di televisori, 4 milioni e 300 mila lavatrici, 2 milioni e 600 mila frigoriferi. E il piano per il '68 è ancora più ambizioso: 5 milioni e 700 mila televisori, 4 milioni e 700 mila lavatrici; 3 milioni e 400 mila frigoriferi. Il guaio purtroppo è che in tanta abbondanza si perde di vista la qualità. Sale rapidamente il numero degli apparecchi, ma non altrettanto rapidamente il loro standard. Bisogna dire che in genere 10 sforzo produttivo dell'Urss incomincia a far effetto.-Se non altro, il peso che gravava sulle donne è considerevolmente alleggerito. All'eroina del socialismo si chiedeva una volta di lavorare sette ore al giorno in fabbrica e sette in casa. Adesso, con gli elettrodomestici (e l'incremento dei servizi: non occorrono più due ore quotidiane per la spesa), il peso familiare è considerevolmente alleggerito. La donna ha ancora meno tempo libero dell'uomo, ma non è più schiava delle cose, e questo è il motivo basilare della sua risco perta dell'eleganza e della femminilità. L'inconveniente, come ho detto, è che gli elettrodomestici si guastano abbastanza facilmente: e spesso ripararli è un dramma. Panno testo le proteste del giornalista Orlo v, sul numero odierno della Prrvda, l'organo del pc sovietico. Orlov ha acquistato 11 rasoio elettrico Karkov 5. Per ora funziona a meraviglia. Ma egli è molto allarmato perché quelli di alcuni conoscenti si sono rotti « ed è stato impossibile aggiustarli o cambiarli a Mosca ». In questa capitale di sei milioni e mezzo di abitanti sembrano non esistere laboratori in grado di eseguire riparazioni. I commessi dei negozi dicono: « Rivolgetevi al fabbricante ». Orlov ha vissuto una piccola tragedia da quando, a Capodanno, gli hanno regalato una spazzola per scarpe ed uno spazzolino da denti elettrici. La prima si è rotta subito; il secondo dopo neppure un mese e nessuno osa metterci le mani. Il giornalista è triste perché si era affezionato allo spazzolino. « Una volta — ha scritto — 10 consideravo mia stravaganza borghese. Poi lessi che esso pulisce perfettamente i denti in quaranta secondi, mentre, secondo l'insigne scienziato Evdokimov. noi non ce li puliamo come si deve in meno di un quarto d'ora. Così mi convertii al suo uso ». Il guasto dello spazzoline non è poi troppo complicato: si è rotta semplicemente la custodia di plastica del minuscolo motore. Le disavventure del giornalista sono trascurabili, ma un giornale moscovita ne raccontava settimane or sono una abbastanza grave, capitata ad una casalinga. Costei era riuscita, nonostante la fortissima richiesta, ad acquistare un frigorifero da una fabbrica di provincia. In capo a sei mesi il friso rifaro non le era stato ancora consegnato Quando finalmente le arrivò, era rotto Ven nero 1 tecnici a ripararlo, ma senza successo Dopo nove mesi, protestava la ccsalinsa. tutto quello che le rimaneva era un frigorifero rotto. Qualche tempo fa un lettore di Ogomok ha protestato per i problemi causatigli da un guasto al televisore « Dopo decine di teletonate — ha scritto — sono riuscito finalmente a tar venire un tecnico Costui mi ha dato un'occhiato al televisore e ha decretato che l'antenna non funzionava Mi ha detto di chiamare il tecnico delle antenne. Costui ha declinato l'incarico non era affar suo 11 terzo tecnico ha svitato un pezzo del televisore e mi ha detto " Lo porti al labora torio " E perché non lo por ta lei'' " Non sono mica un facchino io " » Con questo, sono passati i giorni quando i sovietici erano costretti a ricorrere ai fornitori clandestini e i meccanici « privati » di Mosca guadagnavano milioni di lire. Oggi all'aumento della produzione si accompagna anche una distribuzione più elficien- te e questi fenomeni sono in via di estinzione. Managers e organizzatori sono al corrente degli inconvenienti e fanno il possibile per rimediarvi. La riforma economica introdotta di recente sta dando buoni frutti. Ha posto il profitto a criterio direttivo dell'azienda ed esso è impossibile senza il miglioramento qualitativo dei prodotti. Quando Baibakov, il direttore del Gosplan o Ente per la programmazione, descrive alla donna russa il paradiso degli elettrodomestici, non fa della demagogia. Anche questo è uno dei settori in cui l'Urss si è messa in gara con gli Stati Uniti e con l'Europa. Ennio Caretto «

Persone citate: Baibakov, Evdokimov, Orlov, Panno

Luoghi citati: Europa, Mosca, Russia, Stati Uniti, Unione Sovietica, Urss