L'aiuto dei superstiti del Vagoni agli sventurati fratelli siciliani

L'aiuto dei superstiti del Vagoni agli sventurati fratelli siciliani L'aiuto dei superstiti del Vagoni agli sventurati fratelli siciliani Il 9 ottobre 1963 la spaventosa frana del Monte Toc ha distrutto i paesi sotto la diga del Vajont: oltre duemila morti. Un gruppo di superstiti ci ha inviato ieri un'offerta per le vittime del terremoto in Sicilia. Una commovente lettera che getta un ponte di affetto tra la povera gente colpita da queste due immani tragedie. « Siamo tra i pochi scampati al disastro del Vajont — scrivono — quasi tutti abbiamo perso qualcuno dei nostri cari. Da tempo ci siamo costituiti in comitato e grazie alla sensibilità di alcune autorità abbiamo potuto tornare ai nostri casolari dove prima passavamo giornate di gioia uniti a coloro che oggi riposano nelle fredde e pantanose acque del Vajont. Noi in questi giorni siamo tristi, sapendo che migliaia di gente sta soffrendo quello che "noi soffriamo da quella fatidica sera. A questi sfortunati fratelli, tramite "La Stampa", diciamo "forza e coraggio" inviando loro il nostro sincero affetto, con l'augurio che le loro piaghe siano rimarginate in breve tempo. Alleghiamo 26.140 lire perché "La Stampa" provveda come ha fatto con noi alla distribu¬ zione ». Si firmano: « Comitato di rinàscita della comunità di Erto ». E' altro denaro, faticosamente e umanamente raccolto, che si aggiunge alla nostra sottoscrizione « per asciugare una lacrima ». Ieri sono giunte 7.375.585 lire e il totale si è avvicinato ancora di più al mezzo miliardo: 494.9.51.825. Tra le offerte più rilevanti segnaliamo quella del Comune del Sestriere: un milione di lire. Ce le spedisce il sindaco della stazione invernale, ing. Giovanni Nasi, con la preghiera di rivolgere alle popolazioni siciliane «le più sentite espressioni di umana solidarietà di tutti gli abitanti del Sestriere ». Il prof. Francesco Menzio dell'Accademia Albertina di Belle Arti ci ha ancora portato 795 mila lire: in totale il contributo versato dagli artisti dell'Accademia sale così a 3 milioni 550.000 lire, ricavate dalla Mostra dei pittori e scultori a favore dei terremotati. Dalla nostra redazione di Cuneo sono giunte 836.255 lire, frutto della decima sottoscrizione svoltasi nella città: tra le principali offerte vi sono le 201 mila lire di « un gruppo di operai e impiegati della Spa Ra¬ diatori Bongioanni »; le 149 mila 555 lire dell'Istituto Tecnico industriale di Cuneo: le 97.000 lire delle insegnanti e alunni delle elementari di Centallo; le 80 mila del gruppo « Charitas » dell'Istituto tecnico « Bonetti » di Cuneo: le 244 mila 200 lire raccolte nella scuola media statale « Bersezio » di Cuneo. Il titolare, la direzione e i dipendenti della « Ditta Olivero Trasporti » di Torino hanno versato 295.000 lire; la « Cartiera di Germagnano Spa » e i suoi dirigenti, impiegati, maestranze hanno donato 200.000 lire. L'Hotel Valle d'Aosta di Aosta città, della « Rank Hotel Spa », ha versato 100 mila lire. La Commissionaria Fiat « Fratelli Gotta » e i suoi dipendenti hanno dato 100 mila lire. Decine di altre aziende, anche dal centro Italia, hanno versato considerevoli somme. Le scuole sono sempre in testa alle offerte: la « direzione del Collegio Sacra Famiglia e l'associazione genitori degli allievi » di Torino hanno versato 400 mila lire; la scuola elementare « A. Diaz » di Bergamo 360 mila lire; ^'Istituto Sociale di Torino 188.000 Ih e, l'Istituto professionale di Stato « G. Boccardo » di Novi Ligure ha versato 170 mila lire con preghiera che « l'importo sia devoluto a favore degli sfollati dalla Sicilia ospitati in provincia di Alessandria ». La scuola media statale « P. Caliari » di Verona versa 135.960 lire con « l'ammirazione per la sollecitudine con cui "La Stampa" ha erogato gli aiuti alle popolazioni colpite ». La scuola media « C. Nigra » di Torino, al suo ottavo versamento, ha portato ancora 105.660 lire; la media di Stato « A. Manzoni », di Torino, al suo decimo versamento, offre ancora 45 mila lire. L'Istituto Magistrale statale « R. Govone » di Mondovì ha inviato 105 mila 365 lire. Anche dai centri minori di tutta Italia, per lo più attraverso le raccolte effettuate nelle scuole, continuano a giungere prove di simpatia e affetto per i siciliani: da Borgomanero sono state inviate 250 mila lire offerte dagli alunni e dal personale dell'Istituto Tecnico Industriale « Cobianchi ». Da Domodossola arrivano 130 mila lire raccolte nell'Istituto Tecnico commerciale « L. Einaudi ». Il personale della scuola media di Casale sul Sile (Treviso) invia 35 mila lire; la scuola elementare di Cercenasco, un paesino presso Torino, ha raccolto 34.600 lire. I dipendenti del municipio di Busca, presso Saluzzo, inviano 26.500 lire. I venti bimbi delle scuole elementari di Castagnito, « rinunciando a una settimana di merenda » spediscono 5550 lire. La tragedia dei siciliani è molto sentita anche all'estero: le offerte degli stranieri sono sempre numerose. L'olandese signora Hanna Bruyning Berman, che risiede a Varese, spedisce 7 mila lire scrivendo: « Me le hanno mandate i miei familiari per il mio compleanno e le mando subito a voi perché non saprei immaginare un regalo più bello che quello di aver contribuito anch'io, almeno in piccola parte, a diminuire il dolore dei siciliani ». In tutta Italia si sta svolgendo una gara di generosità: un anonimo ha versato 100 mila lire; uguale somma la offrono Giovanni e Giovanna Mandelli. Gli ufficiali e i sottufficiali del Battaglione « Val Chiese di Vipiteno » (Bolzano) hanno spedito 43.640. Un pensionato di Bietta « rinuncia a una giornata di pensione »: può significare un giorno di felicità per chi ha perso tutto.