Gli americani assediati a Khe Sanh Johnson invierà altri uomini nel Vietnam?

Gli americani assediati a Khe Sanh Johnson invierà altri uomini nel Vietnam? Senso di inquietudine a Washington Gli americani assediati a Khe Sanh Johnson invierà altri uomini nel Vietnam? I nord-vietnamiti hanno occupato l'avamposto di Lang Vei (a pochi chilometri da Khe Sanh) e si preparano all'attacco frontale - Le prospettive di negoziati si allontanano - Johnson (che ieri ha discusso la situazione con il «premier» inglese Wilson) ha autorizzato la ripresa dei bombardamenti su Hanoi e Haiphong - La crisi asiatica si aggrava: il Presidente ha chiesto al Congresso 100 milioni di dollari per «aiuti urgenti» alla Corea del Sud (e quasi 3 miliardi di dollari per aiuti all'estero) - Duro attacco di Bob Kennedy alla Casa Bianca (Dal nostro corrispondente) Washington, 8 febbraio. Il primo ministro inglese Harold Wilson è stato ricevuto oggi da Johnson alla Casa Bianca. I due uomini di Stato hanno parlato da soli per oltre un'ora. Non si sa ancora cosa si sono detti. La visita è venuta a cadere in un momento particolarmente difficile per la politica americana. I guerriglieri e le truppe nord-vietnamite sono all'offensiva e le possibilità di negoziati di pace sembrano essere di nuovo remote. Il Pentagono ha annunciato stamattina che l'aviazione americana ha ricominciato a bombardare le grandi città del Nord Vietnam, Hanoi e Haiphong. Gli attacchi erano stati sospesi una ventina di giorni or sono. Il governo americano aveva fatto chiedere ad Hanoi dei chiarimenti sulle possibilità di trattare e in attesa di una risposta aveva compiuto questo gesto distensivo. Dall'altra parte oggi il ministro degli Esteri del Nord Vietnam, Nguyen Duy Trinh, ha respinto, per la prima volta con assoluta chiarezza, le proposte americane. Nel settembre scorso il Presidente in un discorso a San Antonio, nel Texas, disse che gli Stati Uniti erano pronti a interrompere i bombardamenti contro il Nord Vietnam a condizione che « negoziati di pace avessero inizio prontamente » e che i nordvietnamiti accettassero di diminuire le infiltrazioni dì uomini e materiali nel Sud Vietnam. Per i negoziati, ha detto Trinh, i nord-vietnamiti sono d'accordo. Rifiutano di concedere invece qualsiasi contropartita militare. A questo punto la situazione politica è ferma. Le prossime mosse degli Stati Uniti dipendono dalla battaglia in corso. I vietcong riprenderanno l'offensiva contro le grandi città del Sud Vietnam? Cosa succederà alla base di Khe Sanh dove i marines sono in attesa di un attacco dell'esercito nord-vietnamita? Gli ultimi sviluppi restano, si dice a Washington, inquietanti Ieri i nord-vietnairiti hanno conquistato un caposaldo, Lang Vei. a poca distanza da Khe Sanh. utilizzando per l'attacco dei carri armati anfibi di fabbricazione russa. In questa situazione è probabile, si dice a Washington, che, in mancanza di un accordo politico, gli americani saranno costretti ad inviare altri rinforzi (a Saigon sono attesi 5 mila marinesj. Quanti e quali saranno le consegenze economiche di un eventuale allargamento dell'impegno americano? In che maniera si ripercuoterà sulla solidità del dollaro? 1 problemi economici sono anch'essi stati al centro del colloquio tra Johnson e Wilson. Un'avvisaglia delle difficoltà che gli Siati Uniti si trovano di fron- te si è avuta oggi quando Johnson, inviando al.Congresso le sue previsioni per il programma di aiuti all'estero (3 miliardi di dollari), ha dovuto all'ultimo minuto aggiun¬ gere una richiesta di 100 milioni di dollari per aiuti militari urgenti alla Corea del Sud. Un duro attacco alla politica in Vietnam dell'amministrazione è stato lanciato oggi dal senatore Robert Kennedy. Non è vero, ha detto Kennedy, che gli Stati Uniti abbiano ottenuto — come sostengono Johnson ed i comandi militari — una vittoria nei combattimenti degli ultimi giorni. I noétri comandi sostengono, ha detto Kennedy, che sessantamila uomini fianno attaccata le città del Sud Vietnam e che di essi oltre ventimila sono stati uccisi. In guerra per ogni morto in combattimento bisogna calco lare còme minimo due feriti. Non ci dovrebbero più essere nelle città sud-vietnamite nemici in grado di combattere. Invece, ha detto Kennedy, non è così. La realtà è che i comandi americani hanno sistematicamente sbagliato tutte le loro previsioni, cosi come le ha sbagliate Johnson. Cosa si sta preparando? Le sale stampa della Casa Bianca e del Dipartimento di Stato sono piene di voci contraddittorie. C'è chi prevede un deciso contrattacco americano, magari uno sbarco in Nord Vietnam dietro alla zona smilitarizzata allo scopo di isolare' 1 gii attaccanti di Khe Sanh, chi invece ritiene che Johnson sia stato portato dagli avvenimenti a condivìdere il giudizio negativo di Kennedy sui capi militari e che quindi, con pazienza e con tenacia (come sarebbe dimostrato dai 20 giorni di interruzione dei bombardamenti contro Hanoi e Haiphong e dal comportamento americano a proposito della cattura della «Pueblo»!, cerchi di stabilire le basi per un negoziato. La realtà è — e questo spiega u^a certa angoscia che c'è nell'atmosfera della città — che nessuno può far previsioni e che qualsiasi cosa potrebbe accadere, Nicola Caracciolo L'arrivo, in elicottero, alla base di Khe Sanh dei pochi superstiti dell'avamposto americano di Lang Vei (Tel. A.P.)