Gli studenti contrari all' agitazione chiedono che si dia inizio agli esami

Gli studenti contrari all' agitazione chiedono che si dia inizio agli esami Gli studenti contrari all' agitazione chiedono che si dia inizio agli esami Il Senato Accademico deciderà domani per la riapertura di Palazzo Campana e la sessione di febbraio - Ordine di comparizione a 400 giovani per le « occupazioni » Oltre 250 studenti contrari all'agitazione si sono riuniti ieri all'Istituto di chimica in via Giuria. Non sono guidati da gruppi politici, intendono soltanto sollecitare 11 ritorno degli studi alla normalità. Hanno approvato a maggioranza una mozione nella quale rilevano « la grave situazione della nostra Università ed il danno che comporterebbe la chiusura dell'anno accademico, possibile conseguenza di un'agitazione sterile ed inutile ai tini della ritorma ». Propongono: commissioni paritetiche per ogni facoltà ed una per l'intero Ateneo (i rapprenditi degli studenti devono essere eletti a seggio aperto) con 11 compito di avviare trattative per la riforma; ritorno alla normalità ed inizio degli esami con un preavviso di 15 giorni; impegno di tutti a realizzare le riforme concordate per li prossimo anno accademico. E' stato eletto un comitato di coordinamento che dovrà studiare l'opposizione agli agitatori e che ha portato il documento al rettore. Il prof. Allara si è detto favorevole alle richieste. Il Senato Accademico è convocato per domani: deciderà sulla riapertura di Palazzo Campana e sullo svolgimento degli esami. Ieri si sono riuniti nell'Istituto di mineralogia in via S. Massimo oltre 200 manifestanti delle facoltà scientifiche. Hanno discusso due mozioni. Respinta quella che proponeva di occupare l'istituto si è deciso di chiedere al preside prof. Deagllo di sospendere le lezioni una volta la settimana per poter studiare una carta rivendicativa. Nel pomeriggio altra assemblea all'Istituto di fisica in attesa della risposta. Il prof. Deaglio ha detto: « La decisione è di competenza del consiglio di facoltà che si riunisce venerdì ». A titolo personale ha osservato che diffìcilmente la richiesta potrà essere accolta ed ha suggerito agli studenti di tenere riunioni dalle 16 alle 20 o dalle 17 alle 21 tutti 1 giorni della prossima settimana. Oppure, con lo stesso orario, riunioni due volte la settimana. I giovani hanno deciso di attendere la risposta del consiglio di facoltà e di valutarla poi in assemblea sabato mattina. Anche gli studenti di architettura ieri hanno disertato le lezioni per discutere 1 problemi della facoltà. Erano circa 300. * * La Procura della Repubblica ha emesso gli ordini di comparizione per i 400 universitari che o o o e o e r n a l e a d o a n e a o a e hanno partecipato ai recenti disordini dell'Ateneo. Il magistrato intende esaminare la loro posizione anche in riferimento alle denunce presentate dal rettore e dalla polizia. Oggi il sostituto procuratore della Repubblica, dott. Amore, interroga Marconi e Vaudagna, gli studenti ritenuti promotori delle agitazioni insieme con Bobbio, Viale, De Rossi, Donat Cattin, Piazza e Audrito, che sono stati interrogati lunedi. * * SI è tenuto ieri sera il dibattito sull'Università organizzato dal movimento giovanile della de. Aprendo la discussione, il delegato cittadino Gabotto ha espresso la volontà della de di trovare una soluzione politica alla crisi universitaria al di fuori di ogni estremismo e di ogni manifestazione di intolleranza. Sono Intervenuti nella discussione Donat-Cattin, che ha espresso le linee direttrici dell'agitazione, Manassero, Bullo, Balosso e Campi che In varie forme hanno criticato 11 metodo di condurre la stessa agitazione e parte del suoi obiettivi. Dopo gli interventi di Bosio, Rossi e Marini ha preso la parola il segretario della federazione giovanile socialista Dallavlta.

Luoghi citati: Bosio