Nella capitale non c'è acqua e i viveri cominciano a scarseggiare
Nella capitale non c'è acqua e i viveri cominciano a scarseggiare Nella capitale non c'è acqua e i viveri cominciano a scarseggiare Saigon, 6 febbraio. L'offensiva dei vietcong è entrata oggi nella seconda settimana. Aspri combattimenti soho in corso a Saigon e Huè; la minaccia di un attacco in forze incombe sulle grandi basi americane di Khe Sanh e Da Nang. Nel resto del paese l'attività dei guerriglieri è sensibilmente ridotta: soltanto nel delta del Mekong si sono avuti scontri di qualche importanza. A Saigon i partigiani continuano a controllare il quartiere di Cholon e (lo hanno ammesso oggi fonti ufficiali per la prima volta) la zona dell'ippodromo, che si estende dalla periferia della città all'aeroporto di Tan Son Nhut. La zona dell'ippodromo è occupata da un intero battaglione vietcong, forte di oltre 300 uomini, che di qui lancia gli attacchi (l'ultimo è di questa mattina), contro l'aeroporto. La battaglia in queste zone è tremenda: vi partecipano l'aviazione e le artiglierie, interi quartieri sono rasi al suolo, ovunque divampano incendi che distruggono quanto è stato risparmiato dalle cannonate. I partigiani impegnati nella battaglia della ca¬ pitale sono circa novecento; resistono con accanimento, fanno micidiali sortite contro gli avamposti americani e sudvietnamiti. La situazione in città si fa sempre più grave. Migliaia di persone fuggono, sotto l'incalzare delle cannonate, dalle zone dei combattimenti. Nella sola Saigon, che ha 3 milioni di abitanti, i senza tetto sono 93 mila; altri 35 mila sono ammassati alla periferia. Incombe la minaccia di epidIBie. Centinaia di cadaveri giacciono insepolti tra le macerie, -immensi cumuli di immondizie ammorbano l'aria. Speciali squadre cercano di irrorare i quartieri con sostanze disinfettanti e di recuperare i corpi dei morti che vengono bruciati con i lanciafiamme in grandi fosse comuni. Ma il compito è quasi impossibile perché le squadre dovrebbero avventurarsi proprio là dove infuriano i combattimenti. L'erogazione della energia elettrica è saltuaria ed è stato necessario chiudere gli stabilimenti industriali. Da oggi, per due giorni, la città resterà senza acqua. La situazione alimentare è preoc¬ cupante, mancano i viveri e i rifornimenti dalle campagne sono quasi impossibili. A Huè la battaglia prosegue furiosa; sul suo andamento si hanno notizie contraddittorie. Oggi il comando americano aveva annunciato che la cittadella era stata quasi completamente strappata ai guerriglieri. Ma il corrispondente dell'^ssoczated Press, George McArthur, che ha sorvolato con un aereo da ricognizione la zona dei combattimenti, ha dichiarato stasera che la bandiera dei vietcong continua a sventolare. A Khe Sanh (l'importante base americana, a 11 chilometri dalla zona smilitarizzata, assediata da 50 mila vietcong e nord-vietnamiti) la giornata è trascorsa senza scontri di rilievo. I guerriglieri hanno bombardato di tanto in' tanto la pista dell'aeroporto con i mortai e i potenti razzi sovietici; gli attacchi delle fanterie si sono limitati a qualche « azione di assaggio » lungo il perimetro offensivo. Ma proprio da Khe Sanh giunge una drammatica notizia; i nord-vietnamiti stanno installando rampe mobili per missili « terra-aria » contro i « B-52 ». Le forze comuniste premono anche intorno all'altro grande caposaldo americano nel Nord del paese: Da Nang. Stasera, nella base vige lo « stato di allarme ». (.Ansa - Associated Press)
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