Gli emigrati chiedono notizie dei loro familiari «dispersi»

Gli emigrati chiedono notizie dei loro familiari «dispersi» Gli emigrati chiedono notizie dei loro familiari «dispersi» L'importante compito della Croce Rossa e dei radioamatori - Anche «La Stampa» collabora a questo servizio Rintracciato il padre del pastorello portato a Firenze (Dal nostro inviato speciale) Montevago, 5 febbraio. Giunti a Montevago e a Santa Margherita Belice, dopo avere toccato i paesi del grande disastro, come Gibellina, Santa Ninfa, Partanna, e altri, si rimane sgomenti davanti al gran numero di tende che ospitano i senza tetto. Ogni attendamento potrebbe accogliere un battaglione di soldati, e alcuni un reggimento. Decine di migliaia di persone. A un certo momento ci chiediamo: « Chi sono questi rifugiati nelle tende? Parenti e amici li cercano, e gli attendati vorrebbero avere notizie dei loro cari. Riescono a ritrovarsi e scambiarsi notizie? ». La Croce Rossa ha ricevuto alcune migliaia di richieste dalla Sicilia, dal continente e dall'estero. Sono i figli emigrati che chiedono notizie dei genitori, fratelli che cercano fratelli e cugini, uomini che hanno lasciato a casa la sposa e i bambini. E' stato istituito un apposito ufficio informazioni che fa capo al presidente della Croce Rossa dott. Lo Bianco e al colomiello Porcino, i quali hanno trovato una collaborazione preziosa in un folto gruppo di radioamatori che si sono sparsi nei centri di raccolta. Con i loro apparecchi hanno ricevuto richieste agli ospedali da campo della Croce Rossa a Castelvetrano, Montevago, Menfi, e agli attendamenti. Vengono anche interpellate le autorità che ancora funzionano nelle zone terremotate, i comandanti dei carabinieri, i vigili del fuoco, le crocerossine, le « assistenti di polizia ». Varie centinaia di richieste hanno ottenuto risposta: i parenti che si cercavano si sono ritrovati. Gli attendati hanno pure la possibilità di dare loro notizie ai congiunti lontani. Altre richieste di notizie giungono ad altri enti: alle autorità provinciali e locali, direttamente agli ospedali, alle assistenti sociali che svolgono pure un'attività preziosa e capillare. Anche « La Stampa » collabora a questo servizio, sebbene non sia suo compito. Abbiamo rassicurato un siciliano abitante a Torino sulle buone condizioni di salute della mamma. Alcuni parenti chiedevano notizie di Domenica e Salvatore Cutelli già abitanti a Poggioreale, via Castellacelo 39. Il paese è distrutto e disabita to, ma gente del paese, che abbiamo incontrato in un ospedale, assicura che in quella zona non vi sono state vittime. I signori Cutelli dovrebbero essersi rifugiati in qualche attendamento. Più difficile avere notizie della famiglia Bivona (Vito, Salvatore, Michelino, Antoni- na sposala con Giuseppe Sta-bile), tutti di Gibellina. Il paese è distrutto, disabitato e quasi inaccessibile. Abbia mo rivolto la richiesta di notizie alla Croce Rossa perchè controlli negli ospedali e nei centri di raccolta. Due ragazzi, come raccontammo, si incontrarono alla nostra presenza con la madre e i fratellini: erano nello stesso ospedale, ma in reparti diversi. L'altro ieri, uno di quei benemeriti radioamatori, Orlando Lazzarini, con l'amico Giannozzo Pucci, trovava il piccolo pecoraio Alberto Altomonte di 11 anni, che viveva solo a guardia d'un gregge presso Castelvetrano, decide- va di portare il ragazzo con sé a Firenze e voleva rintran- ciare il padre di Alberto, che doveva essere a Torino. Con le notizie apparse domenica su « La Stampa », il padre del pecoraio è stato rintracciato e potrà mettersi in comunicazione col figlio e con i due giovani che l'hanno portato a Firenze. Ancora un episodio, sconcertante. Dalla Francia due siciliani chiedono alla Croce Rossa notizie dei loro genitori, di cui da tempo non avevano notizie. La Croce Rossa fa le ricerche, le controlla e infine deve rispondere che purtroppo i due vecchietti sono morti da tre anni. Ettore Doglio

Persone citate: Alberto Altomonte, Bivona, Cutelli, Ettore Doglio, Giannozzo Pucci, Giuseppe Sta-bile, Lo Bianco, Orlando Lazzarini, Porcino, Salvatore Cutelli