I dorotei invitano la sinistra dc a trattative per una nuova Giunta

I dorotei invitano la sinistra dc a trattative per una nuova Giunta La dittici le crisi dell' Amministrazione comunale I dorotei invitano la sinistra dc a trattative per una nuova Giunta La corrente dorotea scinde il «caso» Mina dalle critiche all'amministrazione retta dal prof. Grosso - («Ma al prof. Grosso va il nostro rispetto come uomo e come esponente del partito ») - Dopo avere riconfermato il giudizio politico negativo sull'attuale Giunta, i dorotei dichiarano che questo loro parere fu altre volte espresso anche dalla corrente di sinistra - Si augurano che, conclusa la vertenza sull'assessore al personale, la de ritrovi l'accordo per rilanciare una Giunta efficiente I consiglieri della sinistra democristiana dichiarano solidarietà al prof. Crosso La Giunta comunale si è riunita ieri pomeriggio per la presa d'atto delle dimissioni, presentate dai cinque assessori de della corrente dorotea: Costamagna, Dezani, Dotti, Geuna e Mina. Erano assenti i dimissionari. Il testo delle dimissioni verrà letto lunedì prossimo al Consiglio comunale, che deciderà se accettarle o respingerle. Pare che in Giunta qualcuno abbia chiesto di rinviare la seduta di una settimana, per consentire un maggiore chiarimento della situazione. Ma il Sindaco ha informato che il prof. Mina gli ha annunciato di voler rispondere lunedì alle conclusioni dell'indagine sui suoi « segretari ». Tutto resta quindi stabilito secondo il programma iniziale. La corrente dorotea, che si preoccupa di scindere il « caso » Mina dalla crisi amministrativa, ci ha trasmesso un comunicato che riportiamo nelle parti essenziali. I dorotei dichiarano: « Respingiamo le interpretazioni intese ad attribuire alle dimissioni dei 5 assessori il significato di soffocamento di chissà quali irregolarità amministrative. Non riconosciamo a nessuno il monopolio dell'onestà politica. Ribadiamo che gli assessori hanno dato le dimissioni per un giudizio politico da tempo maturato e complessivamente negativo sulla conduzione della amministrazione comunale, giudizio che è esploso in occasione della sospensione della delega all'assessore Mina, soltanto perché abbiamo giudicato che l'opportunità politica dì conservare la stabilità della Giunta, in un caso di così palese violazione dei sacrosanti diritti dell'assessore Mina di produrre gli elementi di chiarificazione su sue eventuali responsabilità, non poteva essere anteposta alla garanzia di tali diritti ». II comunicato prosegue: « La sospensione della delega all'assessore Mina è stata, nei fatti, un giudizio di condanna comminata dal sindaco prima di avere sentito le ragioni del prof. Mina. Può darsi che il sindaco non si sia reso conto die il provvedimento comportava tali implicazioni, così come è evidente che non vi è alcuna premeditata volontà di collusione nello spazio che il sindaco ha di fatto lasciato in questo come in tanti altri casi alla iniziativa del gruppo comunista. «Sarebbe ingiusto accusare il sindaco di tali intenzioni e non vi è certo nessuno di noi che abbia inteso rivolgergli tali accuse. Ciò non toglie tuttavia che errori e cedevolezze siano stati compiuti nella conduzione dell'amministrazione con grave deterioramento della coalizione di centro-sinistra. Su queste valutazioni, del resto, è stata più volte richiamata l'attenzione della de da parte del psu. Esse sono state e sono largamente condivise dalla stessa sinistra de se vogliamo dare il dovuto credito alle affermazioni di suoi esponenti altamente qualificati ». Il comunicato prosegue affermando che « non esistono nella de sostanziali differenziazioni sul giudizio relativo alla conduzione dell'amministrazione: la differenza è circoscritta alla opportunità di aprire una crisi che, coincidendo con il caso Mina, può rischiare di apparire sospetta e non lo è ». I dorotei concludono: «Non possiamo accettare che ci vengano rivolte accuse di insinuazioni nei confronti del prof. Grosso, al quale va il nostro rispetto come uomo e come esponente del partito. Tale rispetto non ci pare venga meno solo perché diamo un giudizio politico negativo delta sua ammi¬ nistrazione. Non vogliamo scavare alcun solco con gli amici della sinistra, né ci sembra chr ciò possa accadere a causa di differenti valutazioni sul modo e sul tempo di aprire la crisi. Se lo spirito di responsabilità prevarrà in tutti, noi riteniamo che la crisi avrà un benefico effetto chiarificatore e consentirà di rilanciare l'attività dell'amministrazione comunale ». * * Da parte della sinistra de si osserva che la lunga dichiarazione della maggioranza del partito che tende a minimizzare la portata della crisi aperta al Comune, « non risponde ad alcune delle obiezioni sollevate, le quali come è noto riguardano i seguenti aspetti della vicenda: la pre¬ testuosità che è all'origine della crisi, decisa in una riunione di corrente mettendo il partito di fronte al fatto compiuto: la gravità delle motivazioni date alle dimissioni di alcuni assessori, le quali suonano offensive per il sindaco e per tutto il partito. Resta inoltre il fatto che il gruppo doroteo, da tempo alla ricerca di una occasione, ha aperto la crisi, alla quale non si vede una via di uscita, in una circostanza che offre alla opposizione la possibilità di una polemica che investe tutta la de, creando grave disorientamento nell'opinione pubblica. Di questo e delle vicende future, rimane pertanto unico responsabile il gruppo doroteo ». Ieri è stata inviata al'professor Grosso una lettera che afferma: « I sottoscritti consi- glieri comunali ritengono loro dovere confermare in questa circostanza la solidarietà verso il Sindaco, approvandone il corretto comportamento nella vicenda oggetto della polemica in corso ». Seguono le firme di 11 assessori e consiglieri de (i rappresentanti della de in Consiglio sono 24, più il Sindaco), e cioè: Garabello, Lucci, Porcellana, Sibille, Acciarini, Bodrato, Conti, Dolza, Fantino, Valente e Viziale. La prof. Tettamanzi (ex de) ha voluto firmare anch'essa la lettera in segno di solidarietà con il Sindaco. Come già annunziato, oggi pomeriggio si riunirà la segreteria provinciale del psu. Invece la convocazione del Comitato provinciale de, fissata per oggi, è stata rinviata a mercoledì. Lo ha deciso ieri sera il segretario comm. Fiore, al fine di evitare che « valutazioni e deliberazioni sulla crisi del Comune, prese prima della seduta in cui il prof. Mina fornirà le preannunziate precisazioni, possano essere interpretate come volontà di impedire lo svolgimento dei lavori del Consiglio stesso ». Anche i liberali si sono riuniti per esaminare la situazione. Un comunicato della presidenza e della segreteria del partito prende atto « della grave crisi determinatasi in seno all'amministrazione comunale » e ribadisce la necessità di chiarire « fino in fondo il caso dell'assessorato al personale ». Afferma inoltre che « l'attuale crisi è la logica conseguenza dell'aver voluto imporre alla città una formula politica che non era già in partenza in grado di assicurare a Torino la dinamicità amministrativa delle precedenti Giunte ». Il segretario torinese del pri, Alessio, precisa che il suo partito « pur non essendo politicamente rappresentato in Consiglio comunale, deplora la palese artificiosità dell'azione della corrente dorotea de». Aggiunge: « Il pri stigmatizza l'irresponsabile comportamento del gruppo dirigente de, che per dissidi interni avvilisce l'amministrazione cittadina tradendo la giusta attesa degli elettori ». La consigliera Di Pietrantonio (socialista indipendente) è solidale con il prof. Grosso; essa rappresenta il pri soltanto sul piano amministrativo.

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