Guerra aperta in tutto il Sud Vietnam Truppe nord-vietnamite giunte in Saigon?

Guerra aperta in tutto il Sud Vietnam Truppe nord-vietnamite giunte in Saigon? Ma*offensiva comunista è in pieno svolgimento Guerra aperta in tutto il Sud Vietnam Truppe nord-vietnamite giunte in Saigon? Parie della capitale è in mano ai « vietcong », che avrebbero costituito un « Consiglio rivoluzionario » nel quartiere cinese di Cholon - La situazione della città è drammatica: interi rioni distrutti, le strade sono ingombre di cadaveri, non arrivano i rifornimenti per i 3 milioni di abitanti - A Huè (l'antica capitale imperiale) i guerriglieri hanno formato un loro governo; a Dalai (conquistata dai «vietcong») reparti americani e sud-vietnamiti al contrattacco Saigon, 1 febbraio. A tre giorni dall'inizio, l'offensiva comunista dilaga con immutato vigore in tutto il Paese. I guerriglieri non mostrano sintomi di stanchezza; ovunque sono all'attacco, continuano a lanciare nuove truppe nella battaglia, controllano, in tutto o in parte, alcune delle principali città sudvietnamite. Nella stessa capitale si continua a combattere: neppure i massicci bombardamenti dell'aviazione americana sui quartieri occupati, riescono a piegare la resistenza dei vietcong. A Huè, l'ex capitale imperiale, i partigiani hanno costituito un « consiglio rivoluzionario », che dovrebbe essere il primo passo verso la creazione di un vero e proprio governo. La battaglia per Saigon è in pieno svolgimento. Oggi nuove forze comuniste sono scese in campo; gli americani hanno incominciato ad usare i mezzi corazzati. Colonne di carri armati hanno attraversato il centro della città dirette verso le zone dove più cruenti sono gli scontri. Al calare della sera i vietcong controllavano otto quartieri della capitale. I punti principali di resistenza sono nel quartiere di Minh Mang e intorno alla pagoda di An Quang, a Chclon (il quartiere cinese). A Cholon sarebbe il Quartier generale dei guerriglieri che hanno attaccato Saigon. Per tutto il giorno la zona è stata bombardata dagli aerei e con le artiglierie. Decine di case sono state distrutte, le vie sono disseminate di cadaveri, ma i partigiani continuano a resistere. Pare accertato che alla battaglia partecipino truppe regolari nordvietnamite. I ' nist; sarebbero riusciti ad introdurre in Saigon persino armi antiaeree. I partigiani si sentono tanto sicuri che soldati e ufficiali del Vietcong hanno cominciato a farsi vedere apertamente in alcune zone densamente popolate. Circola la voce che il Fronte di Liberazione Nazionale stia per costituire un «consiglio rivoluzionario » per amministrare Saigon. La situazione nella capitale, che conta tre milioni di abitanti, è critica. Da cinque giorni nessuna derrata alimentare giunge in città; tutti i negozi sono chiusi da domenica. Le comunicazioni con l'estero sono quasi del tutto interrotte. Tutti i voli civili che collegano Saigon con Singapore; Hong Kong e Bangkok sono sospesi. L'aeroporto di Tan Son Maut è chiuso: vi sono in corso aspri combattimerti. Dal resto del paese giungono notizie drammatiche. In tutte le principali città si combatte: a Huè, a Dalat, a Quang Tri, a Kontum, a Can Tho, a Qui Nhon, a Vinh- Long, nella grande base americana di Bien Hoa. Dalat, una città di 40 mila abitanti negli altipiani centrali, è stata occupata oggi dai guerriglieri. Essi presidiano il centrò dopo avere espugnato un alloggiamento di truppe americane. Al calare della sera reparti della quarta divisione di fanteria americana sono stati portati in elicottero intorno alla città per iniziare il contrattacco. Ad Huè, i comunisti controllano due terzi della città: combattimenti accaniti sono in corso per le strade. La radio del Fronte di Liberazione ha annunciato che i partigiani hanno costituito un « governo rivoluzionario», la cui presidenza è stata affidata a Le Van Hoa, professore alla Università di Huè. Le Van Hoa ha lanciato un appello alla popolazione inviandola ad insorgere contro « gli aggressori americani e la cricca di Van Thicn e Cao Ky ». La radio del Fronte, che ha trasmesso il messaggio del docente universitario, ha quindi letto un proclama a tutta la nazione: « Guardate in faccia la realtà — ha detto l'emittente. — Gli americani non sono neppure in grado di proteggere se stessi, come possono proteggere voi?». Negli Altipiani Centrali, l'aeroporto americano di Kontum è stato ch!—:o al traffico al termine di un intenso bombardamento. La città di Kontum è per metà controllata dai viet¬ cong che presidiano le zone occupate con circa mille uomini. Violenti combattimenti sono in corso a Quang Tri, a 30 chilometri dalla fascia smilitarizzata. La città è stata per parecchie ore sotto controllo comunista. Il contrattacco americano è riuscito a riconquistare il centro cittadino, ma gli scontri pro¬ seguono nelle zone periferiche. Infine, a 24 chilometri da Saigon, è stata attaccata la grande base americana di Bien Hoa. Non si hanno notizie sull'andamento della battaglia: si sa soltanto che giganteschi incendi si vedono divampare all'interno del perimetro difensivo. Oggi a Saigon, il comandante supremo delle forze americane in Vietnam, gen. Westmoreland, ha dichiarato che nei prossimi giorni l'offensiva comunista aumenterà quasi certamente d'intensità. Il massimo sforzo dei vietcong sarà fatto contro le due province più settentrionali del Sud Vietnam, quelle di Qur—-* Tri e di Thua Thien. Gli attuali combatt-'menti, ha detto Westmoreland, non sarebbero che una preparazione dell'offensiva principale. Secondo fonti americane, nelle battaglie degli ultimi tre giorni sono morti 5800 vietcong; gli americani hanno avuto 232 morti e 929 feriti. (Ansa-Associated Press) Soldati americani su un carro corazzato raccolgono i morti nella zona dell'aeroporto di Saigon (Telefoto Ansa)

Persone citate: Cao Ky, Mang, Quang, Quang Tri, Van Thicn