Nega l'avvocato milanese trovato con i dollari falsi

Nega l'avvocato milanese trovato con i dollari falsi le9inchtiesta sul colossale ti*attico Nega l'avvocato milanese trovato con i dollari falsi Anche un gioielliere austriaco e un industriale sviserò, in carcere per lo stesso motivo, respingono le accuse - Tutti, sostengono di essere vittime di una diabolica macchinazione - Il professionista milanese avrebbe però ceduto banconote contraffatte da 100 dollari a 50 mila lire (Dal nostro corrispondente; Milano, 24 gennaio. L'avvocato Giuseppe Manuello Bertetto di 36 anni, abitante a Milano in via Turati 7, il gioielliere austriaco Einrich Reithmann di 49 anni da Vienna e l'industriale tessile Erich Schaufelberger di 44 anni da Glatt Brugg (Zurigo) da 48 ore sono al centro di una delicatissima inchiesta internazionale che dovrebbe portare all'identificazione di tutti i componenti di una grossa ed organizzatissima banda di falsari specializzata nella contraffazione di dollari. Tutti e tre finora hanno dichiarato di essere estranei al traffico e di essere rimasti vittime di una diabolica macchinazione da parte di falsari. Per il momento sono stati rinchiusi nel carcere di San Vittore doVe vengono sottoposti a continui interrogatori da parte del sostituto Procuratore della Repubblica dottor Bambara. L'inchiesta è partita dagli Stati Uniti con l'arresto avvenuto tempo fa, all'aeroporto Kennedy di Nuova York, dell'avvocato Joel Lee di 39 anni da Miami il quale aveva in valigia dei dollari contraffatti per oltre 24 milioni di lire. Il legale era diretto a Zurigo dove avrebbe dovuto consegnare le banconote ad uno svizzero, del quale ignorava il nome. L'indagine si spostava pertanto in Svizzera e da qui in Austria dove i migliori agenti dell'Fbi riuscivano a sapere che i dollari falsi erano diretti a un certo Kella (quest'ultimo arrestato oggi a Vienna), che operava per conto di un'altra persona che vive a Parigi. Una segnalazione da parte di una banca svizzera permetteva agli investigatori di arrivare all'Industriale Erich Schaufelberger titolare a Glatt Brugg nei pressi di Zurigo di uno stabilimento tessile che dà lavoro a più di 300 operai. L'industriale nei giorni scorsi aveva fatto un'operazione bancaria, e due banconote da cento dollari l'una (pari a 62.000 lire italiane) erano risultate false. Il denaro depositato era diretto al gioielliere viennese Einrich Reithmann. In breve tempo veniva accertato che anche quest'ultimo era solito eseguire le sue operazioni bancarie in dollari e che parte del denaro veniva mandato in Italia all'avvocato Giuseppe Manuello Bertetto (con studio legale nella centralissima via Agnello) con l'incarico di convertire le somme ricevute in preziosi per conto del cliente. La posizione dell'avvocato milanese, un professionista che sembrava fuori da ogni sospetto (è proprietario di un lussuoso appartamento in via Turati 7 dove vive con la moglie e i figli, ha tre automobili ed è figlio di uno dei più conosciuti commercialisti), veniva attentamente vagliata dagli agenti dell'Fbi che interessavano delle indagini anche la polizia milanese. Tutti gli ambienti frequentati dall'avvocato venivano setacciati e si poteva scoprire che il legale avrebbe offerto banconote da 100 dollari abilmente contraffatte al prezzo di 50.000 lire. A questo punto la polizia rompeva gli ùidugi e lunedi scorso verso mezzogiorno arrestava l'avvocato Bertetto mentre stava bevendo un caffè nel bar sottostante il suo studio. Perquisito veniva trovato in possesso di due banconote false di cui non sapeva precisare la provenienza, mentre nella cassaforte del suo studio venivano trovate 100 banconote false da cento dollari l'una. L'avvocato Bertetto dichiarava di averle avute dall'industriale svizzero sul quale gli agenti dell'Fbi avevano già puntato gli occhi. Non è stato difficile a questo punto far cadere in trappola anche lo Schaufelberger. La polizia costringeva il Bertetto a telefonargli per farlo venire a Milano e ieri non appena l'industriale all'aeroporto di Linate è sceso dall'aereo ha trovato ad aspettarlo la polizia. Perquisito, nella doppia suola d'una scarpa gli sono state trovate 100 banconote false. Con lo stesso trucco è stato fatto venire a Milano anche il gioielliere viennese tirato in causa dal Bertetto e dallo svizzero. I tre, come si è detto, negano di far parte di una banda di falsari e di spaccia¬ tori e in realtà, data la loro posizione economica, sembra assurdo che si siano cacciati in guai cosi seri solo per speculazioni. Si difendono asserendo di essere rimasti vittime di una diabolica macchinazione. Il quartier generale dei falsari pare si trovi in Francia. Stasera a tarda ora si è appreso che il fantomatico Kella fermato dalla polizia austriaca si chiama in realtà Nicolai Barkowski di 61 anni, ed è un apolide di origine polacca. g. m. Da sinistra, lo svizzero Erich Schaufelberger, di 44 anni, e l'austriaco Einrich Reithmann, di 49 anni, arrestati a Milano per il traffico dei dollari falsi (Tel. Ansa) Giuseppe Manuello Bertetto, l'avvocato arrestato