Due rapinatori di un agente di assicurazioni condannati in Assise a quattro anni e 4 mesi

Due rapinatori di un agente di assicurazioni condannati in Assise a quattro anni e 4 mesi Due rapinatori di un agente di assicurazioni condannati in Assise a quattro anni e 4 mesi 20 mila lire di ammenda a una donna in casa della quale fu trovata la pistola - L'aggressione avvenne nel maggio scorso - Altra vicenda: all'esame della Procura l'autopsia della giovane morta dopo un'operazione La Corte d'Assise (pres. Luzzatti, p. m. Silvestro, cane. Santostefano) ha condannato a 4 anni e 4 mesi di reclusione ciascuno Giuseppe Cipro, 23 anni, via Orbetello 35 e Claudio Barbero, 34 anni, via Groscavallo 15, responsabili di rapina a mano armata negli uffici dell'agente di assicurazioni Giuseppe Alberti, via Boucheron 3. A piede libero è pure comparsa Giorgina Necco, in casa della quale venne trovata una pistola simile a quella usata dai banditi: la donna è stata condannata a 20 mila lire di ammenda. Difesa avv. Guidetti Serra, Auberti, Paroncilli e Lo Pomo. Il fatto accadde la sera del 23 maggio '67. Negli uffici dell'agenzia c'era soltanto la segretaria. Silvana Rappuoli, quando entrò un uomo mascherato che, puntando una pistola, intimò: « Si metta contro il muro e non gridi ». A colpo sicuro lo sconosciuto cacciò le mani in un cassetto impadronendosi di 600 mila lire. Poi frugò nella borsetta della donna, prelevando altre 80 mila lire. Colpi la Rappuoli, che ten tava di ostacolarlo, causandole lievi lesioni Poi domandò: h Co me si apre la cassaforte? », « Non ho le chiavi », rispose la segretaria. L'altro le credette e se ne andò. La « Mobile » si insospettì quando apprese che, pochi minuti prima della rapina, era entrato negli uffici 11 Barbero, ex produttore di assicurazioni. « Dov'è il signor Alberti? », aveva chiesto. La Rappuoli gli aveva detto che era fuori con un cliente. Il Barbero si era informato anche del cane, un « boxer » che l'Alberti tiene spesso con sé. Durante gli interrogatori il Barbero negò di co- noscere il Cipro. Ma gliene trovarono in tasca il numero di telefono. La « Mobile » 11 arrestò entrambi, il Cipro come esecutore e il Barbero come mandante. Quest'ultimo ha sempre negato e ieri, al processo, il complice ha tentato di aiutarlo: « La rapina l'ho fatta io, Barbero non c'entra. E' stata la polizia a consigliarmi di fare il suo nome ». L'Alberti e la sua segretaria, parte civile con l'assistenza degli avv. Rho e Fiorito hanno confermato le accuse. L'assicuratore ha precisato: « Sono certo della somma sottratta perché si trattava di premi incassati e di cui avevo rilasciato regolari ricevute. Non ho recuperato neanche un soldo ». * * La magistratura continua la istruttoria sulla morte di Rosa Di Candia, 28 anni, deceduta alle Molinette 11 15 ottobre '67 dopo un'operazione al cuore. La madre, Assunta Capone — come ha pubblicato ieri « La Stampa » — il 3 gennaio presentò un esposto alla Procura di Napoli che lo trasmise a quella di Torino. L'altro ieri il procuratore aggiunto della Repubblica, dott. Iannelli, aveva fatto sequestrare le cartelle cliniche, ieri ha esaminato i risultati dell'autopsia compiuta subito dopo la morte. rapinata Silvana Rappuoli e Giorgina Necco

Luoghi citati: Cipro, Napoli, Rho, Torino