Spara sei colpi di rivoltella contro la donna che lo respinge

Spara sei colpi di rivoltella contro la donna che lo respinge Folle gesto d'un cuoco di SS anni ad Aoeta Spara sei colpi di rivoltella contro la donna che lo respinge La donna, quarantacinquenne, si è salvata rifugiandosi in casa; ferita ad una gamba sua madre - Lo sparatore arrestato per tentato omicidio (Dal nostro corrispondente) Aosta, 18 gennaio. Un uomo di 55 anni ha tentato di uccidere a colpi di pistola una quarantacinquenne che l'aveva respinto. La donna. Giselda Comiotto, è riuscita a trovare scampo nella sua abitazione; sua madre è stata colpita di striscio alla gamba destra da una delle pallottole. Lo sparatore, ti cuoco Francesco Bissolotti, nativo di Farfengo (Cremona) e residente in Borgo San Giacomo (Brescia), si è costituito poco dopo alla polizia: è stato arrestato sotto le accuse di tentato omicìdio, lesioni e porto abusivo d'arma. Il drammatico episodio è accaduto stamane verso le 6,30 in via Polio Salimbeni, alla periferìa di Aosta. Il Bissolotti aveva conosciuto la Comiotto, separata dal marito, nel 1966 ad Entrèves, dove lei faceva la cameriera in un bar. Il cuoco sostiene che la donna in un primo tempo non aveva disdegnato le sue attenzioni. « Le ho fatto parecchi regali — egli ha dichiarato oggi — poi un certo giorno non ha più voluto saperne di me». La Comiotto, invece, nega di essere stata la sua amica. Da tempo la donna si era trasferita ad Aosta, ov'era venuta ad abitare con il padre Guido, di 65 anni, infermo, e la madre Teresa Da Canal, di 70 anni, originari di Carve di Mei (Belluno). Il primo esposto in questura reca la data del 30 novembre: Giselda Comiotto lamentava d'essere molestata dal Bissolotti. L'uomo venne invitato negli uffici della « Mobile », dove gli fu intimato di lasciare in pace la donna. « Voglio che mi restituisca almeno i regali » disse il Bissolotti, che altre volte era salito ad Aosta da Borgo S. Giacomo per avere una chiarificazione con Giselda, la quale aveva trovato lavoro in un bar. Stamane il dramma improvviso. La Comiotto esce di casa per andare al lavoro, l'attende in auto il panettiere Tommaso Poletti, di 32 anni, da Baudeno (Ferrara); la donna sa che in città c'è il Bissolotti e ha pregato il giovane dì accompagnarla, ha paura; infatti, mentre sta per salire sulla, vettura, viene affrontata dal cuoco, che ha in mano la rivoltella: s'intromette il Poletti, ma riceve un colpo in testa con il calcio della pistola. La donna, urlando, fugge verso casa, mentre il Bissolotti comincia a sparare. Ha sette pallottole: uno, due, tre spari, i colpi fortunatamente vanno a vuoto. Giselda riesce a raggiungere il portone, sàie di corsa i pochi gradini e si barrica in casa; l'uomo spara ancora tre colpi attraverso la porta, poi l'arma si inceppa. Uno dei proiettili ha raggiunto alla gamba destra la madre della Comiotto. Lo sparatore fugge. Poco più tardi, mentre le pattuglie della polizia e dei carabinieri j lo stanno cercando, si presenta in questura: « Sono io l'uomo che cercate », dice. Un agente gli trova in tasca l'arma, una pistola calibro 9 corto con ancora un colpo in canna. « Volevo farla finita, mi è andata male », esclama Francesco Bissolotti. In serata, dopo gli interrogatori, viene rinchiuso nel carcere di Aosta. i. v. Francesco Bissolotti, lo sparatore arrestato ad Aosta, e Giselda Maria Comiotto