Il legale messicano degli Acquarone «Non fu disgrazia né crisi isterica»

Il legale messicano degli Acquarone «Non fu disgrazia né crisi isterica» NOSTRA INTERVISTA SUL "GIALLO,, DI AOAPULOO Il legale messicano degli Acquarone «Non fu disgrazia né crisi isterica» L'avvocato Franco Guzman partirà domani per Roma con un voluminoso dossier - «Questo delitto è pieno dì cose strane - Prima della polizia si pensò a chiamare un avvocato» - I silenzi e le contraddizioni di Claire Diericx: sembra che fosse ormai insofferente del matrimonio con il conte - L'affetto morboso della sparatrice per la figlia, sulla quale proiettava tutte le sue ambizioni frustrate - « Penso che il movente del crimine potremo trovarlo in Italia » (Dal nostro inviato speciale) Città di Messico, 15 gennaio. Sofia Bassi Celorio è stata trasferita l'altro ieri dall'infermeria alla cella comune, è svenuta e l'hanno riportata nell' infermeria, dove non le manca nulla e i familiari le hanno fatto installare l'aria condizionata. Ieri La Eztra, un giornale della sera, aveva questo titolo: « Sofìa sarà assolta: la pazzia arma poderosissima della difesa » e scriveva che « tutto sta ad indicare che si è preparata la macchinazione di una assurda e mostruosa frode giudiziaria». L'articolo è di un'estrema durezza ed è violento contro le maggiori autorità di Acapulco e dello Stato del Guerrero. Sono venuto a Città di Messico per parlare con l'aw. Riccardo Franco Guzman, incaricato dall'ambasciata italiana e dall'avv. Ungaro di seguire il caso per la famiglia Acquarone. E' giovane, assai capace, ha studiato a Roma, qui è ordinario di diritto penale. Mercoledì partirà per Roma e porterà il dossier di questo caso. Dice: « Ungaro lo leggerà e con la sua esperienza giudicherà». Gli domando: « E' vero che la Bassi potrebbe tornare libera fra pochi mesi? ». Risponde: « Se la famiglia Acquarone decide di andare a fondo nelle indagini, sono sicuro che Sofia uscirà dal carcere solo fra parecchi anni. Se gli Acquarone lasciano stare le cose come sono, può darsi che i difensori di Sofia dimostrino la pazzia momentanea e che il giudice accolga questa tesi». Dice l'aw. Franco Guzman: «Non è stata disgrazia né crisi isterica. Questo delitto è pieno di cose strane. Lo sa che è stato chiamato prima un avvocato che la polizia? Che questa è arrivata alla villa di Las Brisas solo due ore e mezzo dopo la sparatoria? ». Ecco alcuni dei punti più gravi che si trovano nel dossier dell'awocato Franco Guzman. La « Walther » da cui sono partiti i cinque colpi che hanno ucciso il conte appartiene a Hadlin, il figlio maggiore della Bassi. Ma Hadlin non abitava ad Acapulco, vi veniva soltanto pochi giorni. Perché per queste vacanze di fine anno si è portata la pistola e la teneva con la pallottola in canna e senza sicura? Il giovane ha dato una risposta che ha indignato gli acapulchegni: « Quando vengo ad Acapulco tengo sempre una pistola in queste condizioni, perché qui ci sono "muy matores", molti assassini». Strano il comportamento di Claire, moglie del conte. Tutti affermano che il pomeriggio del 3 gennaio dormiva, perché non si era Claire Diericx, la giovanissima vedova del conte Cesare Acquarone ucciso ad Acapulco (Telefoto] ancora abituata al cambiamento d'Orario: le sètte ore di differenza dall'Italia. I coniugi Acquarone erano arrivati in Messico il 29 dicembre. Avevano festeggiato il Capodanno nella villa d'un ricchissimo oriundo italiano, Pagliai. « E' vero — domando — che quella notte ci fu una lite tra il conte e Claire? ». Risponde che c'è questa voce, non c'è però una precisa testimonianza. L'aw. Franco Guzman d'ce che c'è contraddizione tra quanto affermano Claire e il medico Zulaga. La donna dichiara che dormiva in casa mentre nel giardino esplodevano cinque rivoltellate. Non ha sentito. E' stata svegliata dal medico che le ha fatto una iniezione perché potesse dormire ancora qualche ora. Alle 21 il fratello Hadlin l'ha chiamata e le ha detto che il marito era morto e la madre era stata portata in prigione. Il medico dott. Zulaga afferma invece di essere stato chiamato nella villa, di avere constatato che il conte Acquarone era morto. Erano le 15 e Gianfranco Bassi, marito di Sofia, gli ha detto: « Vada a ve: dere Claire perché è agitata». Il medico dichiara di averla trovata «sveglia e molto nervosa ». Le ha proposto un calmante e Claire ha detto che prima voleva fare colazione. Il medico ha insistito che era meglio di no e le ha fatto 1 iniezione di Largactil. Claire si è assopita. Dice l'avvocato: « Sofia ha una attrazione fanatica per la figlia. Non è soltanto l'amore materno, Sofia Bassi vede in Claire la realizzazione delle sue aspirazioni ed ambizioni. Sofia è nata a Vera Cruz nel 1919, il padre era un piccolo commerciante. Giovinetta bellissima, mirava in alto. Il matrimonio con il belga Diericx ha migliorato la sua posizione, ma non era ancora quello che la donna aveva sognato. Sono nati Hadlin e Claire, poi Sofia ha conosciuto Gianfranco Bassi, torinese, emigrato in Francia, poi in Messico, dove era diventato un ricco finanziere. Ha divorziato da Diericx, ha sposato Bassi e tredici anni fa è nato Gianfranco junior». Claire aveva ed ha una bellezza eccezionale. La madre l'ha portata nell'alta società, sorvegliando le sue preferenze, ed è stata felice, quando Claire si è fidanzata con Raul Baillers, giovane miliardario. Sei mesi dopo il fidanzato è morto in un incidente aereo. E' ricominciata la ricerca d'un altro buon partito. Questa volta in Europa. A Cortina d'Ampezzo Claire ha conosciuto il conte Acquarone. Si sono sposati ad Acapulco. Tutti i personaggi di questo caso parlano. Qualcuno troppo, qualcuno — come il giovane Gianfranco — sembra recitare una lezione (« Erano le due e mezzo e io leggevo un libro...»), tutti parlano per difendere Sofia. Soltanto Claire non parla. Non vuole ricevere nessuno e la polizia è riuscita a farle la « prova della paraffina », per stabilire se anche lei avesse maneggiato quella « Walther», soltanto sei giorni dopo la sparatoria. E ciò è stato definito « ridicolo » persino da uh funzionario della polizia di Acapulco. Il settimanale Tiempo afferma che Claire, di ventisette anni, si era lamentata più volte per la differenza di età del marito, che aveva quarantatre anni. Si afferma che Claire non ha un'intelligenza brillantissima. Le voci che il matrimonio fosse sul punto di naufragare sono correnti e, scrive il settimanale Iniciativa, « c'era la fortuna del conte in disputa ». Ma sono voci, prove nessuna. Dice l'aw. Franco Guzman: « C'è un motivo per questo delitto, ma qui non si riesce a scoprirlo. Penso che - riusciremo a trovarlo in Italia. Se facciamo là buone indagini, sono certo che riusciremo a trovare qualcosa di decisivo ». Luciano Curino Un colloquio a Verona del padre di Claire con la duchessa Acquarone (Nostro servizio particolare) Verona, 15 gennaio. L'attesa a lungo protratta dì novità sensazionali, ha finito con lo smorzare in parte, a Verona, l'interesse per il ii giallo » di Acapulco, in cui ha trovato misteriosamente la morte il conte Cesare Acquarone. ; Forse per questo è passato inosservato, l'altro ieri, l'arrivo a Verona del visconte belga Diericx Ten Hamme. E' il primo marito di Sofia Bassi Celorio (conobbe la donna quando fu ambasciatore in Messico) e il padre di Claire. la bella vedova di Cesare. Il visconte è giunto espressamente per fare visita alla duchessa Madeleine Trezza ed esprimerle il proprio dolore per la morte del figlio. Durante il. colloquio, egli si sarebbe tuttavia lamentato dell'eccessivo zelo concai gli avvocati della famiglia Acquarone seguono, in Itoylia e in Messico, le indagini sulla vicenda. Il visconte Diericx avrebbe infine consegnato alla duchessa una lettera di condoglianze della nonna di Claire. Secondo alcune indiscrezioni, la madre di Cesare Acquarone ha accolto con freddezza la visita. Su istanza dell'avvocato Filippo Ungaro al giudice tutelare presso il Tribunale di Verona, è stato nominato un curatore dell'eredità giacente di Cesare AcqUarone. Il curatore è il comm. Albertacci, un consigliere di Cassazione a riposo che fu primo pretore a Verona. -—i f