Anche gli animali hanno Moro campioni (Il ghepardo corre a 144 chilomelri l'ora)
Anche gli animali hanno Moro campioni (Il ghepardo corre a 144 chilomelri l'ora) FISICAMENTE. L'UOMO NON HA NULLA Ol ECCEZIONALE Anche gli animali hanno Moro campioni (Il ghepardo corre a 144 chilomelri l'ora) Il falcone pellegrino raggiunge in volo la velocità' di 300 km orari - Il colibrì batte le ali al ritmo di 80 colpi al secondo, il pescecane blu è quasi tre volte più rapido d'un sottomarino - Un lupo ha percorso, in una notte, 160 km - Il gorilla piega con le mani una canna di fucile, le tèrmiti costruiscono edifici alti 10 metri Si parla spesso con ammirato stupore delle imprese sportive degli atleti «uomini ». Ma se prendiamo in considerazione le imprese, meno conosciute, di cui sono capaci gli animali, ci sentiamo « ridimensionati »; la velocità, la potenza, lo scatto di taluni di essi sono prodigiosi. Sulla terra, l'animalo più rapido è il ghepardo, un felino snellissimo d'Africa ed Asia. Supera facilmente 1 100 chilometri all'ora; un esemplare sarebbe stato visto percorrere 800 metri in 20", vale a dire 144 chilometri all'ora. La partenza è folgorante: in 2" raggiunge i 72 km. all'ora. Dietro questo felino si classificano le gazzelle (95 km/ora), il leone (80), il cavallo da corsa e la lepre « ex-aequo » con circa 70 chilometri l'ora. SI potrà notare che tutti questi animali provengono da paesi poco coperti di vegetazione. La vita nelle foreste non favorisce certamente la corsa. Migliorato grazie alla selezione come i puro-sangue, Il levriero, lanciato all'inseguimento della «lepre elettrica» raggiunge i 60 km. all'ora su 450 metri. L'elefante e 11 coniglio selvatico si contentano di 40 chilometri orari. E' evidente che si tratta di velocità massime che gli animali non possono mantenere per molto tempo. Il lupo è particolarmente resistente: può percorrere 160 chilometri in una notte. Si cita il caso di un lupo liberato nel 1700 nella foresta di Fontainebleau dal Gran Delfino e inseguito dal cavalieri, durante quattro giorni, fino alle porte di Rennes. Nell'aria, la palma va al rondoni delle nostre città (scrive Aimé Michel nel suo volume « Les performances animales » - Le Imprese degli animali -' ed. Hachette) e alle fregate del mari del Sud che raggiungono i 200 chilometri orari. Certi rapaci, come il falcone pellegrino, sfiorano i 300 km/ora e in picchiata l'urto dell'uccello contro la preda basta ad uccidere quest'ultima. Le alzavate raggiungono i 120 km/ora, il martin pescatore vi si avvicina. Naturalmente si tratta, anche qui, di velocità massime. Durante le migrazioni il volo di crociera si compie di solito a velocità di 40-60 chilometri orari per tappe di parecchie centinaia di chilometri. La resistenza dei migratori è talvolta sorprendente: la starna artica collega in due o tre mesi le due calotte glaciali del nostro globo. La quaglia, apparentemente poco dotata per il volo, raggiunge In sette ore, dalla Tunisia, la costa laziale, il che implica una velocità di 70 chilometri orari. Una alzàvola, inanellata al principio del pomeriggio a Copenhagen fu uccisa verso mezzanotte nella baia della Somme, il che corrisponde ad una media dì circa 100 chilometri orari. Al contrarlo, i colibrì riescono, alla maniera di certi insetti, a volare restando fermi allo stesso posto, grazie ad un battimento estremamente rapido delle ali (80 colpi al secondo). Anche gli insetti hanno i loro campioni: le libellule sfiorano gli 80 chilometri orari e percorrono, durante -le migrazioni, centinaia di chilometri. Bisogna invece considerare come una leggenda o una storiella Inventata per scherzo quello che si dice talvolta della velocità della mosca, che raggiungerebbe la velocità del suono, cosi che l'Insetto morirebbe in volo. Nell'acqua 1 migliori nuotatori sono dei pesci idrodinamici come il pesce spada e gli sgombri che si spostano a poco meno di 100 chilometri orari. Il pescecane azzurro (Carcharhinus) nuota due volte e mezzo più In fretta di un sottomarino classico, ma con una potenza tredici volte minore per chilogrammo. Mammiferi e uccelli sono egualmente rapidi: balene e pinguini raggiungono i 40 chilometri orari e sono stati osservati delfini compiere dei giri attorno ad una nave filante 35 nodi (circa 65 chilometri oraria Anche il salto ha i suoi appassionati. Fra i mammiferi, il gerboa (piccolo roditore del deserto) e il canguro, con 12 metri in lunghezza, sono particolarmente dotati. La rana, della quale hanno fatto un soggetto di competizioni, raggiunge i quattro mètri e mezzo in lunghezza. La pulce esegue dei balzi di 35 centimetri in lunghezza e 20 in altezza, il che per un uomo corrisponderebbe rispettivamente a 215 e 130 metri. Quanto alla cavalletta, sembra instancabile, perché i muscoli delle sue zampe posteriori possono effettuare quattromila contrazioni successive: salta più di trenta volte il suo corpo in altezza. Durante la risalita dei torrenti, i salmoni saltano fino a due metri in altezza. La manta gigante compie anch'essa salti giganteschi fuori dell'acqua. Diversi animali sono specializzati, grazie a delle membrane estensibili, in spettacolari voli planati; è il caso di certe specie di rane, di lucertole, scoiattoli e marsupiali: questi « volano » talvolta per più di 150 metri. I calamari, trascinati dalla loro velocità, arrivano talvolta a planare 7 metri al di sopra delle onde: questi inaspettati molluschi volanti rivalizzano con gli exacetus o pesci volanti. La forza muscolare degli animali supera spesso quella degli uomini. Che dire del pitone che in pochi secondi soffoca un cervo tra le sue spire, dell'elefante che sradica un albero con la proboscide o del nostro lonta- no cugino, il gorilla, che piega con le mani unar canna di fucile? Gli insetti, grazie alla piccola statura che aumenta la potenza relativa del loro muscoli, sono capaci di Imprese stupefacenti. Una formica trascina con le mascel¬ le un peso pari a venti volte il suo stesso corpo. Le tèrmiti costruiscono edifici alti 10 metri, che per noi corrisponderebbe a costruire degli immobili alti 1000 metri! Jean-Jacques Barloy Copyright di * l.o Monde » o per l'Itili» de « Li Stampi ». Ghepardo (Aclnonyx jubatus) in piena corsa. Vive nell'Africa settentrionale
Luoghi citati: Africa, Asia, Copenhagen, Tunisia
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