Regolari le lezioni nelle medie Domani si riprende all'Università

Regolari le lezioni nelle medie Domani si riprende all'Università Giorni di agitazione e di polemiche nella scuola Regolari le lezioni nelle medie Domani si riprende all'Università I presidi di Palazzo Campana decidono di riaprire i corsi - Il prof. Allara: «Se gli studenti occuperanno la sede, li faremo di nuovo sgombrare. Le loro richieste potrebbero essere esaminate se rivolte attraverso l'Interfacoltà » - Il prof. Bobbio esprime dubbi sulle « carte rivendicative » Le lunghe vacanze di Na I tale sono finite: ieri si sono riaperte le scuole elementari e medie; domani ricominceranno le lezioni all'Università e al Politecnico. Sulla ripresa degli studi grava la minaccia di nuovi disordini. Com'è noto i protagonisti delle recenti occupazioni di Palazzo Campana hanno annunciato per domani altri atti di forza e dichiarato di volere estendere la « protesta » alle medie superiori. Davanti a questa prospettiva i presidi delle scuole medie superiori di Torino e provincia si sono riuniti in assemblea. A ciascuno di loro è stata consegnata' copia del decreto legge 2314 sulle modifiche all'ordinamento universitario, attualmente in discussione alla Camera. Il ministero della Pubblica Istruzione ha raccomandato ai capi istituto di esaminarne il contenuto e di comunicarlo agli studenti dei ginnasi-licei e delle magistrali, in modo che ciascuno di essi si renda conto dell'intempestività delle attuali agitazioni. Il testo del decreto legge — anche se non rivoluzionario — risolve parecchi dei punti rivendicati dagli studenti. Nelle scuole medie l'atmo sfera è tranquilla; sono in corso gli scrutini del primo trimestre, o la distribuzione delle pagelle. Il secondo trimestre, il più proficuo e il più intenso, è incominciato. Università — Ieri mattina, presieduta dal prof. Allara, ha avuto luogo la riunione dei presidi delle facoltà che hanno sede in Palazzo Campana. E' stato chiarito, tra l'altro, che il preside di magistero, prof. Quazza. non ha potuto essere convocalo alla seduta del Senato, avvenuta il 30 dicembre (e nel corso della quale i presenti hanno votato l'inizio del procedimento disciplinare), perché la segreteria non è riuscita a rintracciarlo presso l'abitazione né a Ulzio dove si trovava in vacanza con la famiglia. Egli ha detto che qualora ci tosse stato, il suo voto si sarebbe differenziato da quello dei colleghi. I presidi di Palazzo Campana hanno deciso di tenere domani : lezione regolare. Il rettore prof. Allara ci ha dichiarato: « Se gli studenti occuperanno li /aremo di nuovo sgombrare ». Ila aggiunto: « Le loro richieste potrebbero essere esaminale se rivolte all'autorità accade, ica attraverso l'Inter facoltà, come le norme prescrivono; la minoranza che ha espresso il "comitato di agitazione" deve rendersi conto della necessità di rispettare la legge». Sono pa.ole chiare; gli studenti che, in buona fede, vogliono il rinnovamento dell'Università, ma che ignorano l'unico organismo per mezzo del quale potrebbero trattarlo, sono in errore. L'errore si aggrava quando ricorrono ella violenza. A questo proposito ricordiamo le parole del rettore di Firenze prof. Devoto, in un appello agli studenti e alle loro famiglie: « Accettia¬ mo di discutere tutto, anche gli esperimenti più arditi. Una cosa sola rifiutiamo: gli scioperi studenteschi con conseguenti occupazioni delle facoltà. Scioperi e occupazioni sono, dal punto di vista sindacale, degli assurdi: noi non siamo datori di lavoro; dal punto di vista morale un falso, perché l'Università è casa in cut gli studenti sono, con le altre componenti dell'Università, condomini e non roccaforte nemica da conquistare: dal punto del diritto allo studio, un'offesa per le migliaia di studenti messi nell'impossibilità di studiare: dal punto di vista aiurldico un affronto alla Costituzione». * * Nella sede degli universitari cattolici, In via Parinl, si è svolta ieri una « tavola rotonda » sul problemi dell'Ateneo. Presiedeva l'aw. Guidetti Serra, erano presenti 1 professori Bobbio e Viola. I giovani hanno Illustrato I principali punti delle « Carte rivendicative ». E' seguito un dibattito nel corso del quale gli studenti hanno sottolineato la necessità di nuove occupazioni. I due docenti hanno fatto appello al buon senso II prof. Bobbio non ritiene che sia opportuno proseguire l'agitazione; sarebbe meglio verificare se le richieste avanzate siano Idonee a rendere più efficiente l'Università. SI potrebbe fare qualche corso di prova Ha anche espresso dubbi sulla ti Carta rivendlcatlva ». Come possono gli allievi essere in grado di indicare gli argomenti di studio che veramente servono? Trovare gli esperti che possano discuterli con loro? Ha ammoni to « La Carta lascia tutta la libertà aglt studenti, ma non ne lascia ai professori ». Il prof. Viola ha rilevato la difficoltà di organizzare gruppi di studio nelle facoltà scientifiche. Comunque egli sta facendo un esperimento che si riserva di continuare o revocare, a seconda del risultati. Alla Camera del Lavoro si conclude oggi un convegno nazionale di studenti protagonisti di ii occupazioni » In varie città. Ieri ciascuno ha illustrato la situazione del proprio ateneo, sulla base delle singole esperienze 1 giovani intendono « concordare una azione comune, che possa influire sulla legge in discussione » Il preside della facoltà di magistero, prot. Quazza, ha convocato Ieri professori incaricati e assistenti. E' stato concordato un documento che disapprova l'atteggiamento del rettore e Invita il Senato a prendere In esame le proposte degli studenti, dato che l'Interfacoltà è in crisi. Il documento è a disposizione del docenti di ogni facoltà. Per domani, a Palazzo Campana, è Indetta l'assemblea degli studenti. Il gruppo Viva Verdi (monarchico) si è riunito per ribadire « ferma opposizione a una nuova occupazione » e per invitare 1 colleglli contrari alle violenze a prendere posizione.

Persone citate: Allara, Bobbio, Guidetti Serra, Quazza

Luoghi citati: Firenze, Torino