i accusano a vicenda i due banditi pei l'uccisione dello sfittante in banca

i accusano a vicenda i due banditi pei l'uccisione dello sfittante in banca i accusano a vicenda i due banditi pei l'uccisione dello sfittante in banca All'alba, dopo un drammatico confronto durato tutta la notte, hanno confessato d'aver preso parte alla rapina - I malviventi hanno rivelato anche i nomi dei due complici che sì sono resi irreperibili (Dal nostro corrispondente) Taranto, 6 gennaio. Stamane alle 4, a 63 ore dalla sanguinosa rapina alla « Cassa Rurale » di San Marzano di San Giuseppe, in cui venne freddato da una fucilata lo studente Angelo Casalini, due banditi arrestati ieri hanno confessato. Cosimo Lanzillotti, di 33 anni, da Ceglie Messapico, che venne fermato mercoledì, la sera stessa della rapina, ha ammesso di aver preso parte alla rapina, come pure Nicola Gioia, di 35 anni, anch'egli di Ceglie Messapico. Il confronto tra i due aveva avuto inizio ieri sera alle 20,30 e si è prolungato fino all'alba, quando i due sono crollati ed hanno finito col confessare la loro partecipazione al delitto. Entrambi sì sono accusati a vicenda per quanto riguarda la responsabilità dell'uccisione del giovane Casalìni. Secondo la polizia il Lan¬ zillotti, noto nella malavita come « 'u capone » cioè il capintesta, è colui che ha sparato sul giovane Casalini uccidendolo, mentre il Gioia sarebbe il bandito che saltò il bancone e con la pistola in pugno obbligò il direttore a consegnare i 9 milioni che erano in cassaforte. Contro di loro il magistrato ha emesso mandato di cattura per omicidio volontario a scopo di rapina e rapina pluriaggravata. Altre due persone, Cosimo De Michele, 34 anni, da Ceglie Messapico e Stefano Nacci, 33, da Oria (Brindisi) vengono ricercate dai carabinieri. I nomi dei due presunti complici sono stati fatti nel corso del drammatico confronto tra il Lanzillotti ed il Gioia. Sembra che il Nacci ed il De Michele abbiano lasciato la Puglia o sì siano resi irreperibili proprio in previsione di quelli che sarebbero stati gli sviluppi delle indagini. I ca¬ rabinieri li avrebbero cercati in alcune località nelle quali si pensava di rintracciarli. Le indagini ora si svolgono soprattutto nelle zone dì Brindisi e di Taranto. Stamane, in seguito ad una perquisizione compiuta dopo il confronto tra il Gioia e il Lanzillotti, sono stati anche ritrovati i berretti da musicante ed altri indumenti usati dai rapinatori per camuffarsi. Della refurtiva, finora, nessuna traccia. Sì sono appresi altri particolari sulle fasi della confessione del Lanzillotti e del Gioia. Ieri, alle 13, Nicola Gioia — che era già sorvegliato speciale per precedenti penali — venne fermato in una bettola di Ceglie Messapico. Dopo un primo interrogatorio nella caserma del suo paese, venne condotto a San Vito dei Normanni (Brindisi) e successivamente a Taranto per il confronto con il Lanzillotti. Questi, che era già in caserma, chiese dì restare solo con uno degli investigatori. Appena gli altri erano usciti si scagliò a testa bassa contro un muro ferendosi leggermente al capo. i. d. g. 4

Luoghi citati: Brindisi, Oria, Puglia, San Marzano Di San Giuseppe, San Vito Dei Normanni, Taranto