Qual è l'origine dei corpi celesti di Giorgio Abetti

Qual è l'origine dei corpi celesti Vorrei sapere quali sono le più accreditate ipotesi sul modo con cui si sono formati gli astri. (segue la firma) Sembra ormai certo che 1 corpi celesti (e i sistemi di stelle, come le galassie, fra le quali la Via Lattea che contiene il nostro sistema solare) si siano formati dalla materia sparsa nell'universo, in grandissima parte costituita dal primo e più leggero elemento, l'idrogeno. Dall'ammassarsi di grandi quantità di gas, sempre in moto turbolento nello spazio, si sarebbero formate le singole stelle o le stelle doppie o quelle multiple; stelle giganti o stelle nane. E' da notare che, mentre le dimensioni stellari possono variare molto, con volumi straordinariamente grandi o piccoli, le loro masse, cioè la quantità di materia di cui sono composte, non superano un certo limite che non è molto maggiore della massa del Sole. Sempre secon|^do le circostanze nelle quali ha inizio la nascita di una stella, questa può essere costituita da una notevole quantità di idrogeno, pronto a trasformarsi con relativa rapidità in elio, con una conseguente brevità della sua vita, mentre d'altra parte possono formarsi stelle che hanno una vita molto più lunga, perché consumano più lentamente l'idrogeno. Questo «romanzo della materia» (vedasi appunto, di A. Ducrocq, Il Romanzo della ' Materia, Einaudi ed. Torino 1967) comprende anche uno dei fenomeni naturali più grandiosi (che noi possiamo, in minima scala, riprodurre anche nei nostri laboratori), e cioè la formazione, nelle stelle, per un complesso giuoco tra forze gravitazionali e forze nucleari dei vari elementi chimici, sempre derivati dall'idrogeno. Se passiamo alla genesi dei più complessi sistemi di stelle, anche questi,. di dimensioni e forme molto diverse, che fanno supporre una loro evoluzione col tempo, possiamo ancora pensare all'ammassarsi di materia cosmica sparsa nello spazio; ma per spiegare le varie forme delle galassie: sferoidali o ellissoidiche o spiraliformi, mancano ancora elementi, che forse si potranno raccogliere nel tempo e con i mezzi di osservazione più potenti di cui potremo disporre. E' certo che nella formazione delle galassie devono presentarsi all'inizio o periodicamente esplosioni di grande entità, come si osservano per esempio nelle stelle chiamate « supernuove ». Altro problema è la formazione dei sistemi sul tipo di quello solare. A fondo non ne conosciamo che uno, appunto il nostro, in parte bene studiato, i. parte ancora misterioso. Molte ipotesi sono state avanzate per spiegarne l'origine; ma si deve confessare che nessuna ci dà esaurienti spiegazioni; tra l'altro del fatto che esistono nel nostro sistema solare un gruppo di pianeti che sono nani e solidi, quali Mercurio, Venere, la Terra, Marte, rispetto a quelli giganti liquidi e gassosi, quali Giove, Saturno, Urano e Nettuno. Sembra' esservi grande probabilità che esistano, nell'universo, un numero più o meno grande di soli, 1 quali con la loro potente attrazione possono dominare un numero maggiore o minore di pianeti; ma fino a che non si potrà chiarire se la formazione di un sistema solare sia un fatto, diciamo così, di ordinaria amministrazione nell'universo, oppure di carattere eccezionale, non si potrà stimare la probabilità che esistano in esso mondi simili alla nostra Terra. Giorgio Abetti dell'Osservatorio di Arcetrl «- RISPOSTE RI LETTORI Qual è l'origine dei corpi celesti

Persone citate: Einaudi, Materia, Nettuno

Luoghi citati: Torino