Altri due postini distruggevano stampe

Altri due postini distruggevano stampe Altri due postini distruggevano stampe « Allontanati dal lavoro » i tre portalettere denunziati in precedenza Aurelio Sgambellohe, Angelo Sapelli e Vittorio Gatto, i postini « ausiliari » sorpresi a bruciare pacchi di lettere sono da oggi « allontani dal lavoro ». La decisione è stata presa ieri dall'Amministrazione. provinciale delle Poste, in attesa del provvedimento ministeriale di sospensione che giungerà al più presto. Il provvedimento colpirà anche altri due portalettere ausiliari, che si sono resi responsabili dello stesso reato. Interrogatori sono in corso fra i postini ausiliari ed i portalettere che fanno capo alla succursale di corso Racconigi per accertare se vi sono altre persone implicate. Una decina di dipendenti delle Poste sono attualmente sotto inchiesta; a carico di alcuni esistono solo indizi, altri sono accusati dai colleghi già denunziati. Un altro portalettere avrebbe confessato di aver collaborato con lo Sgambellone ed il Sapelli. I funzionari della polizia postale hanno definitivamente accertato che non sono State distrutte né lettere né cartoline, ma soltanto Stampe. I principali responsabili, secondo le indagini della polizia postale, sono lo Sgambellone ed il Sapelli; il Gatto era andato con loro per la prima volta proprio il giorno in cui è stato sorpreso. Ha dichiarato che, uscendo dalla succursale di corso Racconigi, aveva detto ai colleghi: «Oggi ho molta roba da portare, non so se ce la farò ». Lo Sgambellone lo ha invitato a salire in macchina con loro. « Ti porto in zona, farai più presto » ha aggiunto. Si sono diretti alla periferia, fermandosi in un prato. Sgambellone e Sapelli hanno afferrato una parte del loro carico e di quello del Gatto e gli hanno dato fuoco, dicendo: « Così non avremo troppo da faticare ». In quel momento sono stati sorpresi dalla polizia. Le indagini sono estese ad altri postini: nel mucchio che doveva sparire nelle fiamme erano stampe destinate a molte zone. Qualcun altro, evidentemente, gliele aveva affidate, ben sapendo quale fine avrebbero fatto.

Persone citate: Angelo Sapelli, Aurelio Sgambellohe, Sapelli, Sgambellone, Vittorio Gatto