Rimpianto dei juventini, gioia dei giallorossi di Bruno Bernardi

Rimpianto dei juventini, gioia dei giallorossi AImImO STAJDMOJDJSZmZmA JUVENTUS JOOJPO IL, OOAJm LB1 CAPEImImO Rimpianto dei juventini, gioia dei giallorossi Stupore, ansia e delusione per la sconfitta della Juventus. Questi i tre stati d'animo dei tifosi bianconeri quando, ad un quarto d'ora dalla fine, si è verificato il goal decisivo della Roma Più tardi, negli spogliatoi, in attesa che arrivassero i protagonisti abbiamo raccolto le impressioni di Castano, Del Sol e Simoni i quali la partita l'hanno osservata dalla tribuna. « E' l'annata della Roma, non c'è che dire. Con un tiro in porta ha vinto! », ha esclamato Castano. «Le occasioni migliori per segnare le ha avute la Juventus, ma la Roma ci ha battuto », è intervenuto Del Sol che oggi riprende l'attività nella speranza, non certezza, di essere disponibile per la trasferta di Caaliari. « Il pareggio —- ha detto Simoni — sarebbe stato un risultato ingiusto per noi che meritavamo di vincere, figuriamoci la sconfitta ». Pressoché identico il parere del presidente Catella: « Mi sarei lamentato dello zero a zero — ha osservato — sia per il volume di gioco svolto dalla Juventus sia per le occasioni da rete create. I romanisti però hanno segnato un goal valido e se ne vanno con i due punti. Sono proprio queste situazioni quasi paradossali ad alimentare tanto interesse per il calcio. Spiace, senza dubbio, perdere in questo modo, ma nessuna preoccupazione. La squadra si è battuta, vincerà altre partite ». Il primo ad uscire dal cavierone è Favalli. Ha fretta, deve recarsi alle Molinette dove gli hanno applicato due punti di sutura allo zigomo ferito per una gomitata in/ertagli da Ferrari. E' stor¬ dito. S'imbatte in Pugliese. Scambi di saluti e breve colloquio fra l'attaccante ed il suo ex allenatore. Entrambi sono stati nel Foggia. « Non credo, che abbiame giocato male — ha commentato Favalli —. La Roma è solida, ma non meritavamo di perdere. Anzi potevamo vincere. Pure io avrei avuto l'occasione di segnare, ma ho preferito passare a De Paoli. Gigi era piazzato e se non fosse stato ostacolato da un di¬ fensore al momento del tiro, avrebbe battuti Ginuffl». Ecco Anzolin. Il simpatico portiere, che ieri ha subito il primo goal della stagione, sorride rassegnato: « Non sono stato quasi mai impegnato dagli attaccanti giallorossi. L'unica volta che si sono presentati sotto rete mi hanno superato. Il tiro di Capello era forte; ho sfiorato il pallone ma non l'ho intercettato ». De Paoli, che ancora una volta è andato vicinissimo al goal, se la prende con la sfortuna. Poi ha elogiato il portiere giallorosso. « Non sempre sono stato puntuale con la rete — ha ammesso il centravanti — ma Ginulfl ha parato con molta abilità. Alla Roma va tutto bene, come a noi l'anno scorso ». Arriva Bercellino. Scuote il capo e mormora: «Era destino ». E se ne va. Menichelli, ex giallorosso, ha visto una bella Roma. Ed ha aggiunto: « E' l'annata sua. Era ora. Noi però... E' impossibile essere più sfortunati ». Ecco come Heriberto Her-, rera ha spiegato la seconda sconfitta interna della stagione: « Sembra ci sia qualcosa che cospira contro i nostri risultati. Abbiamo giocato magnificamente sinché abbiamo propiziato il loro goal. La Roma, forte in difesa ed a centrocampo, è la classica squadra che aspetta l'errore dell'avversario e sa approfittarne. E noi siamo degli ingenui: cerchiamo lo spettacolo contro simili avversari! Le ingenuità, infatti, si pagano. Sapevamo che la fortuna non ci è amica in questo periodo e che potevamo puntare sqlo sul gioco e sulle occasioni. Nel tentativo di forzare la sorte abbiamo incassato la rete. Volpi è andato bene finché la squadra ha girato. Ma l'assenza di Del Sol si è avvertita ». « Ho notato — ha proseguito il trainer — anche un certo nervosismo fra i bianconeri. Fra loro manca la comprensione. In campo dovrebbero perdonarsi reciprocamente le incertezze ». In netto contrasto con quello dei camjpioni d'Italia, l'umore dei giallorossi. Chi si aspettava dichiarazioni sensensazionali da parte di Pugliese è rimasto deluso. Il tecnico romanista ha detto che « è diffìcile giocare a Torino » e che sì sarebbe accontentato d'un pareggio. Ha parlato di una Juventus forte, costantemente proiettata all'attacco, quindi ha ripetuto che la Roma deve stare con i piedi a terra nonostante abbia un buon impianto di gioco, sia affiatata e preparata atleticamente. Bruno Bernardi

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