Due pescatori torinesi salvati dal Tanaro in piena dopo 4 ore
Due pescatori torinesi salvati dal Tanaro in piena dopo 4 ore Dai canotti dei Vigili del fuoco di Cuneo Due pescatori torinesi salvati dal Tanaro in piena dopo 4 ore L'improvvisa ondata li ha sorpresi in mezzo al fiume - Hanno resistito aggrappati a une scarpata Nostro servizio particolare SSLtuùliA i'AiN., lunedi matt. Due pescatori torinesi, sorpresi ieri mattina da una improvvisa piena del ranaro, sono stati salvati quattro ore dopo, mentre erano ormai allo stremo delle forze, dai canotti dei vigili del fuoco di Cuneo. Protagonisti di questa drammatica avventura, fortunatamente a lieto fine, sono Giovanni Delfino, residente in via San Marino 89, e Luigi Martino, perito industriale, abitante in corso Tirreno 25. Ieri, con le rispettive famiglie, profittando del tempo buono, avevano progetta¬ to una scampagnata nella zona di Niella, dove le acque del fiume consentono di solito ricche prede. Mentre mogli e Agli si trattenevano presso la trattoria d'una vicina borgata, dove poi tutti insieme avrebbero consumato il pranzo, il Delfino e il Martino, con le canne, si sono inoltrati fin quasi a metà del letto del Tanaro, dove l'acqua non raggiungeva il mezzo metro. Meno di mezz'ora dopo è arrivata improvvisa l'ondata di piena, conseguenza delle piogge cadute abbondanti, durante la notte, sull'alto corso del fiume. « In pochissimi secondi — hanno poi raccontato i due amici — abbiamo visto l'acqua farsi limacciosa e salire paurosamente ». Spaventati, i due pescatori, anziché tornare sulla riva di Niella, dove avevano lasciato la loro vettura, hanno raggiunto la sponda opposta, in territorio di Cigliè, dove però sono rimasti intrappolati. Infatti dinanzi a loro hanno trovato una ripida scarpata franosa, mentre il fiume continuava a crescere a vista d'occhio, impedendo loro ogni via di scampo. Constatato che era impossibile risalire la sponda (dove si aggrappavano la terra smottava), il Delfino e II Martino non si sono più mossi e hanno cominciato a gridare per segnalare la loro pericolosa situazione. Sul posto è subito accorsa una squadra di vigili cuneesi al comando del brigadiere Taricco, con un fuoribordo e alcuni canotti pneumatici. Le acque del Tanaro erano intanto salite a quasi cinque metri di altezza e le onde vorticose hanno quindi .frustrato parecchi tentativi dei pompieri impossibilitati a raggiungere i due pescatori assediati. Finalmente, poco dopo le 16. un canotto è riuscito ad attraversare la corrente ed a giungere fino al posto in cui si trovavano i due torinesi g. d. ni.
Persone citate: Giovanni Delfino, Luigi Martino, Taricco
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