Le più rare incisioni del mondo nella prossima primavera a Torino

Le più rare incisioni del mondo nella prossima primavera a Torino Le più rare incisioni del mondo nella prossima primavera a Torino Il Museo Civico sta lavorando da parecchi mesi per raccogliere 400 opere, dal XV secolo ad oggi - Saranno presenti 50 «fogli unici», mai esposti né in Europa né in America - Meravigliose immagini di «case italiane» in un libro di Vincenzo Peria Torino la prossima primavera sarà il centro dell'Interesse dei collezionisti e degli amatori di stampe di tuttoil mondo: cioè della cultura artistica internazionale. Fin dal principio di quest'anno il Museo Civico sta organizzando la più straordinaria e spettacolosa mostra di incisioni che sia stata tentata nel nostro secolo, ed ha incaricato della loro ricerca uno dei maggiori esperti europei in materia, il dottor Ferdinando Salamon, che, ideata l'impresa, la propose al direttore del Museo, Luigi Malie, il quale con lui attivamente collabora ed ha fissato la data dell'inaugurazione al 18 aprile 1968: è quindi ormai il momento di dare notizia dell'avvenimento eccezionale, che coincide con la ovunque crescente passione degli studiosi e del pubblico intelligente per l'arte grafica. La rassegna comprenderà oltre 400 incisioni dagli inizi del Quattrocento ad oggi, e fra gli incunaboli e gli esemplari del « Maestro delle Carte da Gioco », del « Maestro E S » (entrambi attivi in Germania fra il 1440 ed il 1470) e d'altri autori rarissimi, compariranno nella mostra almeno 50 fogli « unici » mai esposti né in Europa né in America; ciò che va detto anche per alcuni William Blake (1757-1827) a colori, di collezioni americane. SI vedranno, rarità assolute e note soltanto in due o tre esemplari, stampe di Hercules Seghers (Paesi Bassi, c. 1590c. 1640), paesista sommo, del « Maestro del Libro di Casa » (operoso in Germania verso il 1480): prime tirature di Martin Schongauer, il maestro di Colmar morto nel 1491, di DUrer. di Rembrandt, di Cranach, di Baldung-Grien, di Callot; di Goya, con il Colosso, le quattro litografie Los toros de Burdeos, eseguite nel 1825 dall'artista ottantenne. Gli italiani antichi saranno rappresentati dal Poliamolo, la cui celebre Battaglia degli uomini nudi verrà non da Firenze ma da Washington, dal Mantegna con l'intera sua opera, da Jacopo de' Barbari, da Giulio Campagnola, giungendo naturalmente al Canaletto, al Piranesi con un antilettera, esemplare unico, di Pesto, e al moderni, culminando in Morandi. Non mancheranno rivelazioni sorprendenti: per esempio quella del francese Bellange (1594-1638); e 11 bianco e nero verrà interrotto da acquetinte colorate del Settecento, da pagine di Toulouse-Lautrec, Bonnard, Munch, degli Espressionisti tedeschi. La mostra intende porre in particolare rilievo, anche per evitare ripetizioni, alcuni periodi e alcuni maestri: il Quattro e Cinquecento tedesco, DUrer, Rembrandt, Blake, Goya, ecc., riunendo valori artistici e commerciali favolosi: di una sola minuscola incisione del « Maestro del Libro di Casa », conosciuta In due esemplari, sono stati chiesti 60 milioni di assicurazione; ma i fogli più preziosi saranno appositamente accompagnati e collocati da funzionari dei musei che li prestano. Il catalogo, con 300 illustrazioni a piena pagina, ardua fatica del Salamon, con introduzione del Malie, riuscirà un libro poderoso, fondamentale per gli studi della grafica antica e moderna. Ripetiamo: da un certo punto di vista sarà forse la mostra più importante in Europa del 1968. * * A chi sfoglia il libro di Vincenzo Peria, Arte e decorazione nella casa italiana, ora edito da Antonio Vallarci! a Milano, non possono non tornare alla memoria i versi famosi di Baudelaire: «Là. tout n'est qu'ordre et beauté - Luxe, calme et volupté ». Si guardano queste cento e cento illustrazioni, in nero e a colori, di ambienti stupendi — ingressi e anticamere, sale di soggiorno, studi e biblioteche, sale da pranzo, camere da letto — arredati con mobili preziosi, capolavori di pittura e scultura, stoffe e tappeti magnifici, oggetti squisiti, ninnoli deliziosi, e vien voglia di continuare col poeta: « C'est pour assouvir Ton moindre désir - Qu'ils viennent du bout du monde». Felici i raffinati che col consiglio del loro vigile gusto, con la guida dell'architetto arredatore, con l'aiuto della loro cultura e dei loro molti milioni e miliardi, possono cosi soddisfare ogni desiderio d'arte e di bellezza. (Confrontando poi queste meravigliose immagini di « case italiane », che nel libro sono molte e spesso nominate, ci si stupisce che dagli elenchi dei contribuenti pubblicati in questi giorni dai giornali i miliardari « italiani » risultino così pochi: ma questo è un altro discorso). Presentando dei complessi decorativi che si possono dire esemplari, e che rispondono perfettamente ai testi (introduzione e commenti delle tavole) assennati e garbati del Peria, il volume offre una copiosa serie di eccellenti paradigmi per chi intenda e possa fare della propria casa un luogo, appunto, di - ordine, bellezza, lusso, calma, voluttà, ricorrendo in particolar modo al più eletto antiquariato ed adattandone le risorse con il costume e il gusto della vita moderna. mar. ber.