Vittima di una diabolica congiura il giovane che si è impiccato in carcere?

Vittima di una diabolica congiura il giovane che si è impiccato in carcere? Proseguono le Indagini per II Ci di Vittima di una diabolica congiura il giovane che si è impiccato in carcere? Era accusato di avere volontariamente ucciso travolgendolo con l'auto un possidente sessantenne - Sul muro della cella ha scritto: «Sono innocente, perdono a chi male mi fece» - Nuovamente interrogata la vedova della vittima Denunciò il presunto assassino dieci mesi dopo l'investimento - Il giovane la sera prima l'aveva percossa duramente (Dal nostro corrispondente) La Spezia, 27 dicembre. La salma di Osvaldo Prandi, l'operaio trentaduenne dell'Enel che si è impiccato in carcere dove era stato rinchiuso sotto l'accusa di omicidio premeditato, è stata inumata questa mattina nel cimitèro dei Boschetti. Solo tre lontani parenti hanno seguito su un'auto il feretro: la moglie, Vittorina Bellicchi, non ha avuto la forza di accompagnare il marito al camposanto; è rimasta a casa con la piccola Franca, dì sei anni. La donna ha saputo soltanto nel tardo pomerìggio di ieri che il marito si era impiccato con un lenzuolo all'inferriata della cella. In un primo tempo le era stalo detto che era morto per collasso cardiaco. Poi le è stata rivelata In verità. Il disperato gesto del Prandi ha riproposto in tutta la sud drammaticità il « giallo » di Ceparana, la località a dieci chilometri dalla Spezia do- ve la sera dell'S febbraio, alle 22 circa, il possidente Nando Pesalovo fu investito alle spalle da una Fiat « 1500 », trovata la mattina successiva nel fondo di un burrone, nella parte opposta del golfo della Spezia. L'auto era del Prandi, ma il giovane .presentò un alibi di ferro. Quella sera come fu confermato dal barman dalla maschera e dall'operatore, era andato alla Spezia al cinema Monteverdi e alla fine dello spettacolo non aveva più trovato la macchina. Inoltre in una serie di confronti all'americana, compiuti a Ceparana di notte, nessuna delle persone che aveva visto. 7iascosta dietro il monumento ai Caduti, l'auto che aveva investito il Pesalovo, riconobbe nell'operaio il giovane che si trovava alla guida. Il mandato di cattura contro il Prandi fu spiccato in seguito alle dichiarazioni della vedova dell'ucciso. Wanda Liotta, di 46 anni. Ricoverata all'ospedale la notte del 17 dicembre scorso e interrogata dai carabinieri la donna disse di essere stata percossa nel proprio appartamento dall'operaio. Quindi accusò il Prandi di aver ucciso il marito. Per quale motivo? Il segreto istruttorio non ha ancora permesso di conoscerlo, come non si conoscono i motivi per cui l'operaio si trovava di notte nell'appartamento della vedova, quali rapporti c'erano fra i due e perché la donna aveva atteso tanto tempo per denunciarlo? Il Prandi, nell'ottobre scorso, era stato condannato a un anno s sei mesi di reclusione per il furto dì una cinepresa sottratta da una vettura. A Genova si sarebbe dovuto celebrare fra breve il giudizio d'appello. Avendo bisogno di denari per il processo V operaio lì avrebbe chiesti alla donna. Il Prandi, però, ha sempre negato di essere entrato nell'appartamento della Liotta e di averla [percossa. Ha rigettato con sdegno tutte le accuse "dicendo di essere vittima di una atroce macchinazione. Il presunto omicida ha proclamato disperatamente la propria innocenza anche prima di suicidarsi: su una parete della cella, col mozzicone di una sigaretta, ha lasciato scritto: « Sono innocente, perdono a chi male mi fece ». Era veramente innocente? Il suo gesto è siato l'estremo, angoscioso atto di protesta di chi si sentiva vittima di una diabolica macchinazione oppure è stato il gesto disperato di un uomo che non sperava più in niente? Sono tutti interrogativi che gli inquirenti dovranno chiarire. Forse qualcuno (e qui insorge l'ipotesi di un terzo uomo) sapeva che il giovane quella drammatica sera era andato al cinema e ne aveva approfittato per impossessarsi della sua auto, compiere il crimine e-gettare poi l'auto giù dal burrone, per far ricadere la colpa sul giovane operaio. Rimane anche da stabilire quale ruolo abbia avuto in tutta questa vicenda la vedova, che anche ieri (ormai è stata dimessa dall'ospedale) è stata prelevata dai carabinieri e tradotta al comando del gruppo, dove per tutta la mattina e il pomeriggio è stata sottoposta a stringenti interrogatori da parte del tenente Panello, dal maresciallo Zottola, della squadra giùi dizìaria, e dal brigadiere Zin¬ garo, comandante della zione dì Ceparana. La donna, che come è noto è vedova dì tre mariti tutti periti tragicamente, avrebbe confermato le accuse rivolte sta- al Prandi. Lasciata libera sul far della sera, appena uscita dalla caserma si è recata dal parrucchiere per farsi mettere in ordine i capelli. a. g. lllllllllllllItlllllllllIIIIIIlSIIlllllllllISIIlIIIIIIIIIllllllliSlllllItlilSIlSIIIIIIllllf IIIIMIIItllllllIIIIIIIWanda Liotta, la vedova dell'uomo ucciso con

Luoghi citati: Genova, La Spezia