Dalle reti di Manolo e Riva ai due goals di Domenghini

Dalle reti di Manolo e Riva ai due goals di Domenghini Dalle reti di Manolo e Riva ai due goals di Domenghini Cronaca della partita - Nel finale, Kunz sostituito dal portiere di riserva Grob per un leggero infortunio (Dal nostro inviato speciale) Cagliari, 23 dicembre. Le speranze dei tifosi svìzzeri, vìvaci e rumorosi sugli spalti gremiti dell'Amsicora, sono durate pochi istanti. Al terzo minuto, infatti, l'Italia è andata in vantaggio. Tiro di Riva su passaggio di Juliano, il portiere Kunz ha fermato la palla senza riuscire a bloccarla. E' piombato Mazzola a spingere il pallone in rete. I rossocrociati sono stati così costretti a rivedere i piani. Hanno cercato di reagire, ma gli azzurri non hanno concesso libertà dì manovra. La squadra italiana, sollecitata dalla spinta d'un tifo caldo ed appassionato, si è lanciata in una veemente offensiva. La difesa degli elvetici stentava a tenere il ritmo imposto dagli italiani, ogni avanzata di Riva costringeva gli svizzeri a disperati salvataggi. Al 13', però, la squadra di Foni e di Ballabio abbassava per la seconda volta bandiera. Jaliano a Rivera, Rivera a Ri- va. L'ala sinistra si incuneava nella retroguardia avversaria, il povero Kurtz nulla poteva fare sulla palla che rappresentava il secondo goal degli azzurri. Giornata buona, per noi. Gli svizzeri, a lunghi tratti, parevano semplici comparse, l'Italia esercitava un netto, assoluto predominio. Era Riva, soprattutto, che di fronte al « suo » pubblico cercava di mettersi in luce. Ogni tanto, il cagliaritano esagerava nella caccia del successo personale, però, in almeno tre occasioni, sfiorava ancora il bersaglio. Al 18' e al 23' era Kunz a neutralizzare la minaccia, al 27' Riva colpiva di testa e toccava alla traversa di sostituirsi al portiere ormai battuto. Mezz'ora di predominio italiano, rotto soltanto da sporadici tentativi svizzeri di alleggerire la pressione. Èivera e Ferrini giganteggiavano a centro campo, Domenghini, Mazzola e il vivacissimo Riva quasi si divertivano a combinare trame che filtravano senza fatica attraverso le maglie della difesa rossocrociata. La partita filava liscia e corretta, con l'esito scontato, senza il brivido della minima incertezza. E, a chiudere ogni piccola possibilità di sorpresa, ci pensavano l'arbitro e Domenghini. Mister Warton allungava il primo tempo di oltre un minuto, Domenghini, proprio in questo minuto, calciava da venti metri una punizione concessa per fallo di mano di Michaud. Gli elvetici sbagliavano a far muro, la palla trovava un varco e si infilava alla destra di Kunz. La ripresa, per forza di cose, offriva ben scarsi motivi di interesse. La Svizzera tornava in campo animata da battagliere intenzioni, con Odermatt. il suo uomo più forte, schierato in attacco, nella posizione di centravanti o di ala destra. Gli ospiti, però, andavano vicini al successo una volta sola, all'11', quando tirava Bernasconi ed il pallone, toccato da Albertosi, schiz¬ zava prima sulla traversa e poi scivolava lungo il palo, finché Juliano risolveva la mischia. L'Italia, invece, anche giocando senza grinta eccessiva, continuava a creare seri problemi per la retroguardia elvetica, che resisteva fino al 22', per cedere di nuovo. Pacchetti a Domenghini, Domenghini a Mazzola, Mazzola di nuovo a Domenghini. L'ala destra si districava con urta acrobatica mezza rovesciata e, pur se stretto da un avversario, portava a quota quattro il bottino. Poi, Domenghini si accasciava a terra. Due minuti di cure bastavano per rimettere in sesto l'interista. Nessun altro episodio importante, soltanto al 35' il coraggioso Kunz, in un tuffo su tiro di Riva, urtava la spalla sinistra contro un palo. Usciva dal terreno e lo sostituiva la riserva Grob, che aveva la buona sorte di non venire mai chiamato all'opera dagli attaccanti italiani, decisamente paghi del risultato. Gigi Boccacini ITALIA — Albertosi; Burgnich, Facchetti; Ferrini, Bercellino, Picchi; Domenghint. Rivera, Mazzola, Juliano, Riva. SVIZZERA —Kunz (Grob); Pflrter, Michaud; Perroud, Tocchella, Dilrr; Fuhrer, Odermatt, Ktinzli, Quentin, Bernasconi. Arbitro: Wharton (Scozia). Pubblico: 25 mila paganti (di cui circa il 10 per cento composto da tifosi svizzeri) e 28 mila presenti. Incasso: 48 milioni circa.

Luoghi citati: Ballabio, Cagliari, Italia, Scozia, Svizzera