Amministrazione controllata per il cotonificio «Widemann»

Amministrazione controllata per il cotonificio «Widemann» Amministrazione controllata per il cotonificio «Widemann» La procedura approvata ieri dall'assemblea dei creditori - Possibilità di ammodernamento dell'azienda (Dal nostro corrispondente) Pinerolo, 22 dicembre. (m. g.) L'assemblea dei creditori del Cotonificio Widemann di San Germano elùsone, riunita oggi dal presidente del Tribunale di Pinerolo, dott. Ettore Della Terza, ha approvato all'unanimità la proposta di ammissione alla procedura di amministrazione controllata, ammessa dallo stesso Tribunale con decreto del presidente il 23 novembre scorso. L'esame ha rilevato una situazione debitoria chirografa di 682 milioni, cui vanno aggiunti circa 200 milioni di crediti privilegiati. Il commissario giudiziale, avv. Floreale, ha fatto un'ampia relazione, partendo dalle origini della azienda, che risalgono al 1860, fino alla morte dell'ultimo titolare, Vittorio Widemann, avvenuta in seguito ad un incidente stradale l'8 aprile 1966 a Stupinigi. Attualmente, secondo la relazione, la Widemann ha 328 dipendenti in piena attività di servizio e 15 sospesi a ore zero, ammessi alla Cassa integrazione. Nel periodo più fiorente, nel 1952, i dipendenti erano 600. Il fatturato, che si è mantenuto costante o in leggero progresso negli ultimi anni, si aggira su 1 miliardo e 200 milioni annui e in quello in corso tende ancora ad aumentare. Lo stabilimento lavora a pieno ritmo, con normale assorbimento del prodotto da parte del mercato. Il bilancio presentato dal¬ l'azienda mostra un attivo di 1.845.235.487 lire, contro un passivo di 1.961.465.617 lire. La perdita di esercizio nello scorso anno è stata di 84.782.041 lire. A parere dei tecnici interessati, l'azienda, è « molto vecchia » e appartiene a un settore in crisi in tutto il mondo. In particolare, le sessantadue carde esistenti potrebbero ora essere sostituite da dieci-dodici di fabbricazione moderna. Le caratteristiche negative dell'azienda, secondo il commissario giudiziale, consistono nell'invecchiamento delle macchine, nell'antiquato sistema di trasporti interni e nella superata strutturazione verticale dell'azienda. Perciò, nel deprecato caso di cessazione di attività, le prospettive di realizzo non sarebbero promettenti. Buona invece si presenta la possibilità di ammodernamento e risanamento dell'azienda per riportarla a un livello di gestione utile. Una missione tedesca si ì. infatti dimostrata ottimista sulle possibilità di ristrutturazione. Autorità e parlamentari si stanno perciò interessando alla ripresa dei contatti con gruppi finanziari e tessili stranie ri e alla ripresa di trattative con l'Imi, la cui direzione non ritiene decaduta la richiesta di finanziamento a suo tempo presentata. Analoga iniziativa è già stata presa nei confronti dell'Istituto Finanziario Piemontese.

Persone citate: Ettore Della Terza

Luoghi citati: Pinerolo, San Germano