Angosciose ricerche nel Ticino della bella diciassettenne scomparsa

Angosciose ricerche nel Ticino della bella diciassettenne scomparsa È fuggita da Castelletto dopo una discussione con la madre Angosciose ricerche nel Ticino della bella diciassettenne scomparsa Sul ponte del fiume è stato trovato il suo paletò - Vigili del fuoco e barcaioli hanno scandagliato le acque ma fino ad ora non è stato trovato nulla - Aumentano le speranze che la studentessa abbia inscenato il suicidio per far perdere le tracce - Era già fuggita due volte da casa per raggiungere i suoi amici «capelloni» (Dal nostro inviato speciale) Arona, 21 dicembre. Le ricerche di Margherita Lo Grosso, la bella diciassettenne di Castelletto Ticino fuggita da casa domenica sera e il cui cappotto è stato ritrovato sul ponte del Ticino, proseguono senza sosta. Il fiume è stato scandagliato metro per metro ma non si è trovato nulla. Ad ogni ora che passa aumentano le speranze che la studentessa abbia inscenato il suicidio per sviare le ricerche e si sia rifugiata presso amici capelloni. La vicenda della giovane scomparsa ha commosso tutto il paese. Margherita pur essendo una ragazzina molto riservata era infatti circondata da, stima e affetto. Le compagne di scuola dell'Istituto Enrico Fermi di Arona, dove la scomparsa frequentava il primo anno di licèo classico, non vogliono-crede' re all'ipotesi che l'amica si sia uccisa gettandosi nel Ticino. « Era molto chiusa — dicono —, ma non ha mai detto o fatto nulla che possa avvalorare un sospetto del genere. Era semplicemente una ragazza insofferente di un certo sistema di vita, con uno spiccato senso d'indipendenza. Del resto lo ha già dimostrato in passato quando qualche anno fa è fuggita a Bologna ed ancora nel maggio scorso quando è andata a Milano. Aveva idee molto libere, amava stare con i ca-5' pellorii; r-pndivideva - te* l^tct opinióniSi. « E' molto intelligente — ha aggiunto un'altra studentessa —. Dopo la fuga dell'anno scorso non è più venuta a scuola. Ma ad ottobre come privatista ha dato tutti gli esami della licenza ginnasiale ed è stata promossa con una bella media ». Il preside dell'istituto ogni mattina telefona ai carabinieri di Arona per tenersi. aggiornato sugli sviluppi delle indagini, poi li comunica alla scolaresca. Purtroppo la frase è sempre la solita: « nulla di nuovo ». Domenica pomeriggio Margherita era in casa, a Castelletto Ticino, dove abita in un rustico alla periferia del paese con due fratelli, la madre. Annamaria, ed il padre, Giuseppe Lo Grosso, un avvocato che esercita a Milano dove sino a qualche anno fa tutta la famiglia aveva la residenza. Sembra che quel pomeriggio tra Margherita e la madre ci sia stata una discussione e quando la donna è tornata dalla Messa vespertina la ragazza era fuggita. Non ha preso nulla: in tasca poteva avere al massimo qualche centinaio di lire. Del fatto vennero immediatamente informati ' i carabinieri del paese ma le ricerche furono vane. Soltanto lunedì mattina un operaio trovò abbandonato sul ponte di Sesto Colende, dove il Ticino defluisce dal lago, il cappotto di Margherita Lo Grosso. Ciò ha fatto supporre che la ragazza, uscita da casa sconvolta ed in preda ad una crisi depressiva, abbia potuto uccidersi gettandosi nelle gelide acque del fiume. Per questo motivo da tre giorni i carabinieri di Castelletto Ticino, quelli di Arona, ì vigili del fuoco ed i barcaioli di Soldo, specialisti, frugano metro per metro il fiume, dal ponte sino alla diga di Varallo Pombia. Fortunatamente la loro fatica è stata inutile. E ad ogni ora che passa le speranze che Margherita Lo Grosso abbia abbandonato il cappotto sul ponte per sviare le ricerche e sia corsa a rifugiarsi fra i suoi amici capelloni, aumentano. Questa notte si è sparsa la voce che il cadavere era stato recuperato. Nella mattinata ne è stata informata anche la madre. La povera donna è corsa dai carabinieri che le hanno smentito la tragica voce. Nell'ufficio del maresciallo Annamaria Lo Grosso ha visto il cappotto della figlia. I suoi nervi hanno ceduto di schianto. E' scoppiata in lacrime, si stringeva l'indumento al volto. « Speriamo sia fuggita — ha detto fra i r.ihiozzi —, che non sia iol Ticino ». u. z. Margherita Lo Grosso, a ragazza scomparsa iiiiiniiiiMiiiiiiiHiHiiiiiiiiiiiiiiniiiiiMiiiiiin Le compagne di scuola della diciassettenne scomparsa

Persone citate: Annamaria Lo Grosso, Soldo

Luoghi citati: Arona, Bologna, Castelletto Ticino, Milano, Sesto Colende, Varallo Pombia