L'arrestato per il delitto di Chiasso confessa: «La donna fu uccisa per rapina»

L'arrestato per il delitto di Chiasso confessa: «La donna fu uccisa per rapina» L'arrestato per il delitto di Chiasso confessa: «La donna fu uccisa per rapina» E' un impiegato del Comune di Milano, trentaquattrenne - Sostiene di essere stato soltanto l'ideatore del «colpo» - La governante sarebbe stata soffocata (con un tampone imbevuto di cloroformio) da due complici di cui l'uomo ha fatto i nomi - Avrebbero dovuto impadronirsi di valuta per cinquanta milioni (Dal nostro corrispondente) Milano, 20 dicembre. Gli inquirenti hanno fatto piena luce sul delitto di Chiasso. Dopo 24 ore di incessanti interrogatori, Aldo Bordelli, l'impiegato milanese di 34 anni arrestato all'alba di ieri nella sua abitazione di via Spartaco 25, ha confessato: ha detto di essere stato l'ideatore della rapina in casa del gioielliere Enrico Schnorf, durante la quale la governante quarantaseienne Antonietta Ripamon ti venne soffocata con un tampone imbevuto di cloroformio. Aldo Bardelli, da molto tempo alle dipendenze del Comune di Milano, pur essendo la figura di primo piano nella vicenda, secondo la sua versione non è stato l'esecutore materiale del delitto. Lui aveva solo ideato una rapina di cinquanta milioni di valuta e non avrebbe potuto partecipare direttamente perché sarebbe stato immediatamente smascherato, in quanto era conosciuto dal gioielliere. Il Bardelli ha affermato di avere architettato il piano insieme con due complici. Secondo precìse informazioni in possesso dell'impiegato, lunedì a mezzogiorno in casa dello Schnorf, proveniente da Milano, avrebbe dovuto arrivare un « corriere di valuta ». Nel piano, però, non era stato previsto il delitto. Antonietta Ripa- monti avrebbe dovuto essere solo cloroformizzata. Ma il bavaglio al cloroformio è stato applicato troppo strettamente, provocando la morte per soffocazione. Il «cor- nere della valuta », poi, non era arrivato a causa di un incidente d'auto alla partenza da Milano. Aldo Bardelli ha fornito i nomi dei complici che sarebbero anche gli esecutori del delitto. Si tratta di Giuseppe Angelo Bonetti, di 32 anni, muratore disoccupato, abitante a Milano in via Sabotino 16, e di Giancarlo Colombi, 37 anni, elettromeccanico, sposato e abitante a Locchiarella (Milano). Entrambi sono latitanti e sulle loro tracce sono gli uomini delle polizie milanesi e svizzera. Si è appreso frattanto che a Campione è stata fermata una donna. Si chiama Iride Frontini in Winkler, di 33 anni, residente a Campione in via Totone 31. In casa della donna è stata trovata una borsa di pelle contenente un pezzo di corda di nailon del tutto, simile a quella usata per legare la vittima, un batuffolo di cotone dal quale era stato prelevato il tampone da applicare alla bocca della governante, due sbarre di ferro avvolte in stracci e una rivoltella. Iride Frontini è stata arrestata e trasferita a Milano, dove attualmente è sottoposta a stringenti interrogatori: nega ogni addebito e ripete di non essere al corrente del contenuto della borsa, consegnatale lunedì dal Bardelli. ' ' Aldo Bardelli ha raccontato le fasi del tragico episodio. Lunedì mattina i tre giungono a Chiasso. Il Bardelli chiede a un amico di comprargli una bottiglietta di cloroformio. Gli dice che gli serve per effettuare alcuni esperimenti per smacchiare pelli. L'amico è in buona fede e sì presta. Verso mezzogiorno i tre si appostano nei pressi dell'abitazione dell'orefice. Il Bordelli attende in auto. Il Bonetti e il Colombi — secondo la versione dell'impiegato — si presentano alla domestica del gioielliere. Enrico Schnorf è ancora in negozio. La donna viene colpita al capo con le sbarre di ferro avvolte negli stracci e poi cloroformizzata. Ma il corriere non s'è visto. I due, frattanto, si accorgono che la domestica è spirata. Presi dal panico, ritornano sui loro passi, consegnano la borsa ad Aldo Bardelli in attesa sulla sua auto e, senza aggiungere una parola, se ne vanno. Aldo Bardelli si reca dall'amica a Campione. « Solo 11 mi sono accorto che nella borsa non c'erano i milioni e ho pensato di essere stato imbrogliato — ha detto nella sua confessione — non mi restava che tornare a Milano dove, dopo il mio arresto, ho saputo che Antonietta Ripamonti era morta». g. m. 4 Aldo Bardelli, l'Impiegato milanese che ha confessato, e Giuseppe Angelo Bonetti, uno del ricercati (Tel.)

Luoghi citati: Comune Di Milano, Locchiarella, Milano