Gridò a quattro vigili: «Vi ammazzo» Processato per direttissima e assolto

Gridò a quattro vigili: «Vi ammazzo» Processato per direttissima e assolto Gridò a quattro vigili: «Vi ammazzo» Processato per direttissima e assolto Le guardie, per costringerlo a seguirle, lo avevano afferrato e trascinato - Altro processo: confermata la condanna per i giovani rapinatori della villa Catella Il Tribunale (pres. Donzelli, p.m. Ferrara, cane. Bardi) ha assolto con formula piena Luigi Mosca, 21 anni, via Foligno 61, processato per direttissima con l'accusa di violenza e minacce a quattro vigili urbani. Il 14 dicembre tre guardie entravano nella falegnameria dt piazza Sauro, dove si trovava il Mosca. Gli chiesero se fosse lui 11 proprietario di una « 1500 » che aveva commesso alcune infrazioni. Il Mosca era privo di documenti di identità, e 1 vigili lo invitarono alla sezione. Il giovane dapprima obbedì, poi, dopo avere insistito perché lo accompagnassero a casa a prendere 1 documenti, tentò di allontanarsi. Afferrato per le braccia e trascinato verso l'auto del vigili, si divincolò scalciando dalla presa dei tre agenti ai quali se ne era aggiunto un quarto in borghese e gridò: « VI ammazzo tutti ». Fu arrestato. II difensore avv. Bruno Segre ha chiesto l'assoluzione del Mosca in base alla legge 14 settembre '44 che rende non punibile l'oltraggio, la violenza e la resistenza al pubblico ufficiale se quest'ultimo ha provocato tali reati eccedendo, con atti arbitrari, 1 limiti delle proprie attribuzioni. * * La Corte d'Appello (pres. Muggia, p.g. Buscaglino, cane. Tedesco) ha esaminato ieri 11 ricorso del tre giovani che la sera del 24 ottobre '66, mascherati e armati di mitra, Irruppero nella villa dell'ing. Mario Catella, a Moncalierl. Non riuscirono nell'impresa perché furono messi in fuga dalle grida della cuoca. Le Indagini portarono all'arresto di Salvatore Calzone, 29 anni, Bachlsio Calzone, 19 anni, suo cugino, e Pasquale Doneddu, 28 anni, tutti e tre di Blttl In Sardegna. La sorella di Bachlsio era domestica in casa Catella, ma risultò estranea al fatto. Nella camera dove abitavano Salvatore e il Doneddu. gli agenti scoprirono un mitra, una pistola, e dei caricatori. Bachlsio confessò di avere partecipato alla rapina: aveva fatto li «palo». Aggiunse che, con gli stessi complici, il 22 ottobre, aveva tentato un furto nella villa Ragazzoni, a Borgosesia, dove aveva lavorato Uno a pochi giorni prima. Salvatore ammise le sue responsabilità, il Doneddu negò tutto. Diceva che gli amici lo accusavano per gelosia, perché era « bello di faccia ». Il Tribunale, nel gennaio scorso, condannò Salvatore a 3 anni e 10 mesi; Bachlsio a 3 anni e 8 mesi; Doneddu a 3 anni e 9 mesi. Il primo ha rinunciato a comparire nel processo di Appello. Era difeso, con gli altri due, dagli avv. Filippi e Bagedda. La Corte ha confermato la sentenza del primi giudici, rlducendo di 7 mesi la pena di Bachlsio Calzone: lo ha assolto dal porto abusivo del mitra, che apparteneva al cuglpo.

Luoghi citati: Borgosesia, Ferrara, Mosca, Sardegna