Lascia al Vaticano beni per 6 miliardi
Lascia al Vaticano beni per 6 miliardi Lascia al Vaticano beni per 6 miliardi L'ingente patrimonio (in gran parte in Lomellina) apparteneva all'ultimo discendente dei conti Greppi (Dal nostro corrispondente) Mortara, 16 dicembre. (g. r.) Il Vaticano ha ereditato un ingente patrimonio in Lomellina, oltre ad alcuni palazzi a Milano, Monticello Brianza e in Liguria. Il valore è di circa sei miliardi. Il patrimonio apparteneva al dott. Fabio Ponti, morto lo scorso agosto all'età di 89 anni nel suo palazzo milanese di via Brera. In Lomellina il patrizio era proprietario del 90 per cento del comune di Galliavola, che conta circa seicento abitanti, e di altre 20 mila pertiche di terreno comprese fra Galliavola, Lomello, Pieve del Cairo e Mezzana Bigli. Inoltre aveva possedimenti in un altro comune della provincia di Pavia, a Sant'Alessio con Vialone. A Milano il dott. Ponti ha lasciato ai Vaticano due palazzi e una magnifica villa con ampio parco, a Monticello Brianza un'altra villa, e infine a Nervi un appartamento. L'arcivescovado di Milano invece ha avuto in eredità il palazzo di via Sant'Antonio, del valore di circa un miliardo e mezzo di lire. Il Ponti era celibe, ultimo rampollo di una casata discendente in linea materna dei conti milanesi Antonio e Giuseppe Greppi: il primo industriale finanziere, il secondo diplomatico ambasciatore a Pietroburgo e poi senatore. Dai Greppi, di cui era nipote, il Ponti, figlio di un re del cotone brianzolo, ebbe appunto a ricevere in proprietà nell'imminenza della loro morte, lo straordinario e quasi incalcolabile patrimonio. Egli divise a lungo i frutti col fratello minore, Antonio Ponti, scapolo d'oro lui pure, fino alla sua scomparsa avvenuta nel '955. Buona parte del patrimonio immobiliare era pervenuto ai conti Greppi per acquisto fatto dopo la confisca decretata da Napoleone delle proprietà dei Gesuiti. Dai carteggi trovati dopo la sua morte si è potuto accertare che il dott. Ponti aveva stretto amicizia con l'attuale Papa, quando questi era arcivescovo di Milano. Forse in omaggio a questa amicizia ha lasciato i beni al Vaticano.
Persone citate: Antonio Ponti, Fabio Ponti, Giuseppe Greppi, Greppi, Mortara, Ponti
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