Auto stritolata dai camion nella nebbia di notte sulla Bergamo-Brescia: 5 morti

Auto stritolata dai camion nella nebbia di notte sulla Bergamo-Brescia: 5 morti La spaventosa sciagura al casello di Seriale Auto stritolata dai camion nella nebbia di notte sulla Bergamo-Brescia: 5 morti Le vittime (decedute sul colpo) sono tutti operai bresciani, dai 31 ai 41 anni - La loro vettura tampona un autocarro padovano che la precede ed è travolta da un altro alle spalle - La scarsissima visibilità provoca decine di incidenti sull'autostrada lombarda: una sessantina di feriti, tre (giovani) sono di Torino tre passeggeri: Alfonso Rodella, Eugenio Zucchetti, al centro, Giovanni Valloncini, alla destra. Nella stessa direzione Bergamo - Brescia viaggiava anche un secondo camion con rimorchio, targato Francia e condotto da Giuseppe Pacuzzi, di 26 anni, il quale aveva al pròprio fianco il padre, proprietario del veicolo, Angelo Pacuzzi, cinquantatreenne. Entrambi gli autisti sono residenti in Francia, a Brignoles. L'autotreno francese piombava contro la « Simca » e le « saltava » addosso schiacciandola contro l'autotreno di Padova. Non è stato ancora possibile accertare con assoluta precisione se l'auto bresciana aveva già urtato contro il camion che la precedeva (come hanno dichiarato i Pacuzzi), oppure se è stato esclusivamente l'autotreno francese a provocare la sciagura. La « Simca » è stata distrutta e i cinque occupanti sono deceduti sul colpo, riportando terrìbili lesioni: il Mazzaldi appariva sfigurato e la sua identificazione è costata lungo e pietoso lavoro. Giacomo Pacuzzi e il padre sono stati ricoverati all'ospedale « Bolognini » di Seriate con prognosi di 10 e 40 giorni. Angelo Pacuzzi ha riportato lo schiacciamento delle gambe. Contro il camion francese è poi finito un furgone tedesco che trainava una « Flaminia » di Brescia e contro quest'ultima vettura ha urtato una « 500 » anch'essa di Brescia: tutti gli occupanti se la sono cavata con lievi ferite. Altri incidenti si sono avuti successivamente, e sempre per la nebbia, sia nei pressi di Seriate sia in altre località del territorio bergamasco dell'autostrada MilanoBrescia. Complessivamente i feriti sono una sessantina. All'Ospedale Maggiore di Bergamo sono state ricoverate sei persone; in quello di Vaprio d'Adda dodici; a Seriate dieci; a Vimercate una ventina; a Calcinate cinque: a Trescore una. Si ritiene inoltre che altre persone abbiano riportato lievi ferite e contusioni senza ricorrere, almeno per stasera, alle cure degli ospedali. Fra i ricoverati di Bergamo vi sono il radiotecnico Giuseppe Battaglia, di 24 anni, residente a Torino in via Carlo Alberto 24, e Giulietta Raffaelli, ventunenne, anch'ella dimorante a Torino. I due giovani — che viaggiavano assieme — sono rimasti coinvolti in uno dei tanti tamponamenti ed hanno riportato il primo la sospetta frattura della spalla destra e contusioni multiple, e la seconda ferite alla fronte e al mento. Per entrambi la prognosi è di venti giorni. A Trescore è ricoverato Ugo Finotto, di 29 anni, residente a Torino in via del Ridotto 23, al quale i medici hanno riscontrato un trauma (Dal nostro corrispondente) Bergamo, 16 dicembre. Una spaventosa sciagura stradale è avvenuta stasera, a causa della fittissima nebbia, sulla Bergamo-Brescia dove una vettura con cinque operai a bordo è rimasta stritolata fra due camion: tutti gli occupanti dell'auto sono morti all'istante. Ecco i nomi delle vittime:. Angelo Rodella di 41 anni, domiciliato ad Ospitaletto (Brescia) in via Alighieri 20; Giovanni Valloncini, anch'egli di 41, da Ospitaletto e colà dimorante in via Alighieri 26; Alfonso Rodella, trentatreenne, residente a Travagliato (Brescia) in vicolo Ritornello 16; Euge¬ nio Zucchetti di 37 anni, abitante a Travagliato (Brescia) in via Tintori 31; Giuseppe Mazzaldi, muratore, anch'egli dimorante a Travagliato. La sciagura è accaduta nei pressi del casello dì Seriate, cioè lungo il tratto dell'autostrada Bergamo-Brescia subito dopo la nostra città. Un camion a rimorchio, di Padova, procedeva alla volta di Brescia quando entrava in un banco di nebbia particolarmente fitta e rallentava l'andatura. Dietro sopraggìungeva l'auto delle vittime, una « Simca 1000 » pilotata dal suo proprietario. Angelo Rodella. A fianco del guidatore sedeva il Mazzaldi. Sui sedili posteriori vi erano gli altri addominale, ferite e contusioni alle mani e alle ginocchia. La prognosi è riservata. Gli agenti della Polizia Stradale hanno dovuto sostare a lungo sull'autostrada e a tarda ora le inchieste sugli incidenti non erano ancora concluse. u. g.