La riforma del Fondo monetario all'esame dei ministri del Mec

La riforma del Fondo monetario all'esame dei ministri del Mec La riforma del Fondo monetario all'esame dei ministri del Mec I colloqui si svolgono a Parigi - Il governativo « Paris-presse » accusa gli altri cinque Paesi « di essere venuti meno alla solidarietà europea, partecipando alle riunioni di Francoforte e Basilea, alle quali la Francia non è stata invitata» (Dal nostro corrispondente) Parigi, 14 dicembre. I sei ministri delle Finanze dei Paesi del Mercato Comune si sono riuniti a Parigi sotto la presidenza di Michel Debré. L'Italia è rappresentata da Emilio Colombo. Due problemi verranno discussi nel corso delle riunioni, che si concluderanno domani sera: il finanziamento dell'Associazione internazionale per lo sviluppo (aiuto ai paesi del terzo mondo) e la riforma del fondo monetario. Non è un'impresa facile perché, in questo come in quasi tutti gli altri campi, il punto di vista francese diverge da quello degli altri cinque associati. Lo afferma un giornale di ispirazione ministeriale, Paris-presse, che scrive stasera: « La riunione dei ministri delle Finanze del Mercato Comune, oggi e domani, contribuisce all'agitazione sul mercato dell'oro in quanto si può temere un disaccordo fra i sei, poiché i nostri associati mostrano una comprensione eccessiva delle sollecitazioni americane ». II giornale accusa i cinque di esser venuti meno alla solidarietà europea « partecipando alla riunione delle Banche centrali a Francoforte alla quale la Francia non era invitata, e accettando a Basilea di dare agli Stati Uniti un aiuto in condizioni che vanno contro gli accordi presi quest'estate fra i sei ». In queste condizioni, è facile capire che la riunione dei sei si sia aperta in un'atmosfera di assoluto scetticismo e che nessuno possa aspettarne risultati positivi. Oggi, i ministri hanno discusso l'ammontare e le modalità del finanziamento all'Associazione internazionale di sviluppo. Al centro della discussione è stata la richiesta di Washington, rivolta a far valere una clausola di salvaguardia in caso di difficoltà della bilancia dei pagamenti. Ciò ha portato all'esame della situazione finanziaria degli Stati Uniti e ha dato modo a Michel Debré di ripetere i consueti attacchi francesi contro il dollaro. s. v. Per l'Italiu è presente l'on. Colombo

Persone citate: Emilio Colombo, Michel Debré