I juventini bloccati all'aeroporto di Basilea

I juventini bloccati all'aeroporto di Basilea Un complicato viaggio aereo - La partenza da Bucarest ritardata di 5 ore per il gelo - A Vienna molti giornalisti devono fermarsi - La squadra prosegue per Zurigo e viene dirottata su Basilea - Altra lunga sosta nell'aeroporto elvetico - Da Torino si tenta invano di organizzare un volo speciale - I calciatori rientreranno in sede oggi (Dal nostro inviato speciale) Vienna, 14 dicembre. Il viaggio di ritorno della comitiva juventini! da Bucarest non è avvenuto secondo i programmi. I giocatori ed i loro accompagnatori si sono alzati molto per tempo stamattina per recarsi all'aeroporto della capitale romena e ripartire per Torino con scali a Vienna e Roma. Fin qui tutto come prestabilito. Sul campo di Bucarest si veniva però informati che l'apparecchio per Vienna avrebbe subito un forte ritardo, poiché alcuni organi dell'aereo stesso erano in panne a causa del gelo. Si venne a sapere che esisteva uno strumento solo per procurare il disgelo, e questo strumento doveva, a turno, funzionare per tutti gli aerei in partenza. A Bucarest non faceva più il freddo di prima, ma il gelo imperava ancora, e la neve ricopriva con un fitto strato ogni cosa. Le ore passavano l'una dopo l'altra nella lunghissima attesa, finché l'intera comitiva venne invitata a consumare il pranzo al ristorante dell'aeroporto. Finalmente, invece di prendere il volo alle 10,10 locali, si potè partire con un apparecchio di produzione sovietica appartenente alla linea romena, poco dopo le ore 15, sempre locali (14, ora italiana). Un volo di un'ora e quaranta precise ci portava a Vienna. Qui, naturalmente, si aveva la conferma che le coincidenze erano state perdute. Dopo trattative abbastanza animate, la squadra della Juventus trovava alcuni posti in un aereo in partenza per Zurigo. Ma, all'ultimo momento, sopraggiungeva un'ennesima variazione: l'aeroporto di Zurigo era chiuso al traffico per le cattive condizioni atmosferiche, e quindi la Juventus avrebbe atterrato a Basilea, per proseguire poi con i propri mezzi a disposizione verso la sede. A Vienna restavano quasi tutti i giornalisti. Da successive telefonate si è saputo che la squadra è stata a sua volta bloccata a Basilea. I dirigenti bianconeri rimasti a Torino, ed in special modo il vice-presidente Giordanetti, non appena venuti a conoscenza dei contrattempi avevano predisposto un volo charter. Nel giro di poche ore l'apparecchio speciale avrebbe dovuto giungere in Svizzera per ritornare subito in Italia con la squadra ed i suoi accompagnatori. La situazione atmosferica, però, a questo punto è intervenuta a scombussolare ancora i programmi: l'aereo quello che svolge normalmente servizio di linea da Torino a Bologna e Forlì, doveva essere nella notte stessa di ritorno per svolgere dalle 7 di domani il normale servizio sulla rotta abituale. Sennonché, come abbiamo detto, la partenza per Basilea ha dovuto essere rimandata di ora in ora, mentre la comitiva della Juventus era in attesa nell'aeroporto elvetico e si è finito per rinunciare al volo speciale. In conclusione i giornalisti come si è detto sono rimasti a Vienna, i calciatori e gli accompagnatori sono fermi a Basilea e arriveranno a Torino soltanto domani. Una situazione davvero complicata dovuta alle difficoltà invernali. Ed ora parliamo delle condizioni dei giocatori bianconeri dopo la partita contro il Rapid. L'unico che si può considerare come veramente grave è Del Sol. Lo spagnolo zoppica malamente e, secondo il referto medico, ne avrà per una ventina di giorni prima di poter ritornare in campo. Anzolin lamenta un risentimento all'inguine. Poi c'è Bercellino, che è stato colpito da una pallonata allo stomaco, ma il suo caso non è serio. Anche Salvadore e Cinesinho hanno accusato alcune botte per fortuna non gravi. Come si vede, la partita di Bucarest ha lasciato le sue conseguenze. Essa è stata piuttosto dura, specialmente nel corso del primo tempo. I romeni non hanno fatto complimenti. Volevano vincere con un punteggio rilevante, ad ogni costo, e l'arbitro, che si era portato abbastanza lodevolmente nella prima parte della gara, ebbe un duro compito da sbrigare nella ripresa. Prova ne sono le espulsioni di giocatori e le invasioni di campo da parte Movimentato ritorno dalla Mosmaxiia I juventini bloccati all'aeroporto di Basilea di qualche facinoroso. La Juventus è comunque soddisfatta e lo spirito dei giocatori è alto. Un ostacolo fra i più difficili è stato superato. Vittorio Pozzo * e

Persone citate: Anzolin, Bercellino, Del Sol, Giordanetti, Vittorio Pozzo