L' America conferma i sondaggi dei «vietcong» alle Nazioni Unite

L' America conferma i sondaggi dei «vietcong» alle Nazioni Unite Un negoziato di pace sembra ancora lontano L' America conferma i sondaggi dei «vietcong» alle Nazioni Unite Il Dipartimento di Stato dichiara : 1) Gli Stati Uniti non si oppongono che delegati dei guerriglieri siano ascoltati al Consiglio di Sicurezza ; 2) respingeranno ogni tentativo di imporre a Saigon un governo di coalizione contro la volontà popolare (Dal nostro corrispondente) Washington, 8 dicembre. Il portavoce del Dipartimento di Stato, Robert McCloskey, ha dichiarato oggi che gli Stati Uniti sono contrari che rappresentanti del Vietcong si presentino alle Nazioni Unite « solo per montare una campagna di propaganda». Non avrebbero invece nulla da obbiettare se fossero invitati dal Consiglio di Sicurezza. Gli Stati Uniti, ha aggiunto McCloskey, si oppongono a ogni tentativo di imporre a Saigon un governo di coalizione — del quale farebbero ovviamente pai-te i vietcong — contro la volontà popolare. Nei giorni scorsi si era sperato, per due motivi, che la rigidità delle due parti potesse attenuarsi: 1) il «Fronte di liberazione nazionale del Sud Vietnam » aveva chiesto al segretario dell'Onu Thant di inviare una delegazione alle Nazioni Unite, delegazione che avrebbe dovuto tenere i contatti con le rappresentanze dei Paesi membri dell'Organizzazione ed anche con la stampa mondiale, giornali americani compresi. Di qui il timore del Dipartimento di Stato che l'iniziativa dovesse servire soltanto a scopi di propaganda; 2) il Vietcong aveva fatto pervenire alla rivista Newsweek un piano di pace che prevedeva un governo di coalizione nel Sud Vietnam, governo del quale non avrebbero dovuto fare parte né membri dell'attuale Giunta militare che governa il Paese, né esponenti del movimento di resistenza, ma solo personalità accettabili dalle due parti. Gli americani non avrebbero dovuto ritirare immediatamente le loro truppe dal Sud Vietnam, il che avrebbe consentito agli americani, d'intervenire di nuovo nel caso che i guerriglieri avessero violato i patti. La dichiarazione del Dipartimento di Stato sembrerebbe indicare che anche questo tentativo di avviare un dia- Saigon, 8 dicembre. I marines americani stan no rafforzando il loro dispo sitivo fortificato lungo la parte orientale della zona smili tarizzata, fra il loro campo iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiuiiiiiiiiiiiHiiiiiiiim Nicola Caracciolo Cominciata la costruzione del «muro» fra i due Vietnam logo non ha avuto successo. E' possibile che la decisione dell'amministrazione Johnson di respingere le aperture dei comunisti sudvietnamiti (se in buona o cattiva fede è impossibile stabilire) sia stata — si dice a Washington — la causa delle dimissioni di Goldberg, l'ambasciatore americano all'Onu che oggi si dà per certo (benché non vi sia nulla ancora di ufficiale) che stia per lasciare l'Amministrazione. Questa decisione ha provocato un duro attacco del leader della maggioranza democratica al Senato, Mansfield, contro il governo: « Non c'era nessuna ragione — ha detto Mansfield — perché ciò accadesse ». Il problema avrebbe potuto essere aggirato ponendo formalmente la questione vietnamita di fronte al Consiglio di Sicurezza e poi lasciando che i delegati del Vietcong venissero a New York. « La realtà è che le proposte del Vietcong sono state lasciate cadere ». « Non ci sono scuse — ha concluso Mansfield — per quanto è accaduto ». Porse il leader della maggioranza democratica è andato al di là delle sue stesse intenzioni. E' troppo presto per dare qualsiasi giudizio. Bisognerà vedere prima se gli Stati Uniti porteranno la questione del Vietnam, come sembra vogliano fare, di frónte al Consiglio di Sicurezza e se questa iniziativa potrà servire a riaprire un dialogo. Tuttavia oggi si deve constatare che sulle prospettive di un negoziato a breve scadenza c'è a Washington un pessimismo generale. fortificato di Con Thien ed il mare. Il primo anello di una catena di cinque punti d'appoggio fortificati è terminato: si chiama « A-3 » ed è costituito da una serie di bunker costruiti con sacchetti di sabbia; esso sarà presidiato, come gli altri quattro, da truppe sud-vietnamite, ed assicurerà la protezione degli specialisti americani del genio i quali costruiranno, più a sud, la « linea elettronica ». E' ancora impossibile dire se si tratti dell'inizio dei lavori di costruzione della famosa « linea McNamara ». Ad « A-3 » arrivano cento tonnellate di materiale vario al giorno, via elicottero, nonostante le continue azioni di disturbo della fanteria e dell'artiglieria nord-vietnamite. 4 Fulbright : « L'America ha tradito il suo passato » Washington, 8 dicembre. Parlando nell'aula del Senato praticamente deserta, il senatore Fulbright ha affermato oggi che gran parte del mondo e un numero crescente di americani pensano che suo passato e le sue stesse promesse ». Gli Stati Uniti — ha detto — cercano di dimostrare nel Vietnam che le guerre di liberazione nazionale non possono aver successo e che l'America è in grado di salvare i governi dalle insurrezioni comuniste, ma tutto quel che riescono in realtà a dimostrare «è la volontà e la capacità dell'America di usare i propri "B52", il sua napalm e altre armi ingegnose... per trasformare un piccolo Paese in un carnaio». (A. P.) « l'America abbia tradito il

Persone citate: Fulbright, Goldberg, Johnson, Mansfield, Nicola Caracciolo, Robert Mccloskey