Trieste ha davanti a sé un avvenire come «ponte» coi paesi afro-asiatici

Trieste ha davanti a sé un avvenire come «ponte» coi paesi afro-asiatici Può essere Inserita nella corrente dei grandi trattici Trieste ha davanti a sé un avvenire come «ponte» coi paesi afro-asiatici Venezia Giulia e Friuli oggi sono isolati dai grandi itinerari commerciali europei: lo ha dimostrato la conferenza internazionale di Udine - Ma la distensione, il progresso industriale dei vicini Stati comunisti, il crescente mercato del «Terzo mondo» offriranno presto possibilità nuove - Occorre solo creare comunicazioni migliori, stradali, ferroviarie e anche psicologiche, fra Trieste e i paesi danubiano-balcanici Si è tenuto nei giorni scorsi, ad Udine, un convegno tra 1 rappresentanti della Jugoslavia, dell'Austria, dell'Ungheria, della Cecoslovacchia e quelli della regione Friuli-Venezia Giulia per promuovere l'intensificazione degli scambi tra la regione stessa ed i ricordati paesi. Quando si pensi ai rapporti ancor tesi, or è poco più di un decennio, tra la nostra repubblica e quella degli slavi del Sud, e quando si considerino i 42 milioni di transiti al confine tra i due Stati verificatisi lo scorso anno, si può concludere come le amichevoli relazioni tra popoli possano dar vita a sviluppi economici impensabili. La regione Friuli-Venezia Giulia dovrebbe costituire la testa di ponte per gli scambi tra l'Italia ed i paesi europei dell'Est, perché il mare Adriatico è un cuneo che penetra profondamente nel cuore del nostro continente; e Trieste fu il naturale sbocco del più grande Stato the esistesse prima del 1018 e che comprendeva tutti i paesi prima citati, con molti altri ancora. Se anche l'attuale posizione geo-politica di Trieste è mutata, non lo è affatto quella geo-economica, almeno potenzialmente parlando. Ma per chiarire questo concetto occorre esaminare le grandi linee odierne del traffici europei, rendendosi conto della loro importanza dopo la seconda guerra mondiale. La più forte corrente commerciale che giunge verso l'Europa è quella che, provenendo dalle rotte atlantiche, si riversa sui grandi porti del Nord-Ovest europeo; tali porti ..sano-collegati con il famoso « triangolo d'oro » Londra-Parigi-Francoforte, che accfentra la massima ricchezza esistente nel nostro continente.. La zona più ricca per attrezzature industriali, per infrastrutture, per sviluppo del settore terziario, scende verso Sud e termina nel triangolo industriale TorinoGenOva-Milano, sicché i traffici principali seguono, in questo settore, la linea dei meridiani. Un'altra grande linea di commerci segue, a sua volta, i meridiani e scende dai porti del Nord-Est dell'Europa (Gdynia, Danzica, Kònigsberg e Stettino) verso quelli bulgari e rumeni sul Mar Nero (Costanza e Verna); questi, a loro volta ancora, attraverso 11 sistema idroviario, penetrano profondamente nell'hinterland continentale, seguendo, specialmente, il Danubio. Si forma cosi un asse orizzontale di commerci, lungo la linea dei paralleli al di là delle Alpi, che tende ad escludere proprio la regione Friuli-Venezia Giulia, la quale ne rimane tagliata fuori assieme al Veneto. Occorre, in conseguenza, creare delle grandi strade che penetrino al di là delle Alpi e raccordino — potenziando anche il sistema ferroviario già esistente — i traffici dell'Adriatico con quelli che scorrono oltre la barriera alpina. Dovrebbero servire a questo scopò le autostrade già progettate, il costruendo tunnel di Monte Croce Carnieo e vari altri raccordi che sono previsti. La funzione che la regione Friuli-Venezia Giulia e Trieste in particolare dovrebbero assumere nel prossimo futuro, quando le infrastrutture saranno create, potrà essere della massima importanza. I paesi dell'Est europeo, infatti, sono tn via di rapida industrializzazione. I nostri intercambi odierni si basano, invece, sull'esportazione di prodotti industriali italiani contro materie prime e produzioni agricole, essendo, per ora, le economie complementari Ma quando i paesi in questione si saranno industrializzati la complementarietà andrà, man mano, diminuendo e decrescendo andrà anche l'ammontare degli scambi. Sarà questo il momento nel quale sia l'Italia che i paesi ormai industrializzati dell'Est si troveranno nella necessità di rivolgere le loro esportazioni verso gli Stati in via di sviluppo, che costituiranno il nuovo mercato per la produzione di quelli ad alto livello industriale. Com'è noto, la maggior parte dei primi si trova situata nel vicino e lontano Oriente e nell'Africa. Ora la direttrice di traffico marittimo più rapida e più comoda tra il Centro-Europa e la zona oltre il Canale di Suez è proprio quella che passa per Trieste. Occorre però, nel frattempo, preparare le condizioni necessarie a che il porto di Trieste possa essere utilizzato. Ma non basta creare le., infrastrutture; bisogna moltiplicare le informazioni commerciali interrotte per un ventennio, dalla cortina di ferro. Negli ultimi anni i nostri scambi con i paesi socialisti sono cresciuti, proporzionalmente, più che quelli all'interno del Mercato comune e gli scambi dei paesi ricordati con gli Stati occidentali sono aumentati in misura maggiore di quanto sia avvenuto all'interno del Mercato comune socialista. Questi fatti costituiscono sintomi di distensione e di pace e permettono grandi speranze per il prossimo futuro non solo nel settore degli scambi commerciali, ma anche nel più elevato campo delle relazioni culturali, che vanno potenziate e moltiplicate. Alla regione Friuli-Venezia Giulia, punto di incrocio millenario tra le culture italiana, tedesca e slava, spetta prevalentemente anche tale compito. Diego de Castro Due anni a un capellone che violentò una dodicenne (Dal nostro corrispondente) Novara, 7 dicembre. (p. b.) Un capellone che nell'agosto scorso profittò dì una ragazza dodicenne è stato condannato dal Tribunale di Novara a due anni e due mesi di reclusione per violenza. Si tratta del disegnatore Gianfranco Leonardi, di 20 anni, residente in città in via Mantello 1. Quattro mesi fa il Leonardi venne tratto in arresto quando il padre della studentessa si presentò in Questura per denunciare quanto la ragazza gli aveva confessato.

Persone citate: Diego De Castro, Gianfranco Leonardi, Leonardi, Verna