Sul dollaro e il prezzo dell'oro polemica Parigi - Washington

Sul dollaro e il prezzo dell'oro polemica Parigi - Washington Due tesi a confronto sul settimunule «U.S. News S World Report» Sul dollaro e il prezzo dell'oro polemica Parigi - Washington Il consigliere economico di De Gaulle afferma che se il prezzo dell'oro raddoppiasse in tutti i Paesi, l'attuale rapporto di cambio tra il dollaro e Se altre monete resterebbe invariato - Un professore americano confuta la tesi francese e sostiene che « De Gaulle non è in grado di minacciare il dollaro » (Nostro servizio particolare) New York, 6 dicembre. Il punto di vista francese e quello americano sulla stabilità del dollaro sono stati raccolti e accostati dalla rivista « U. S. News «fe World Report », che pubblica due interviste: una a Jacques Rueff. consigliere finanziario di De Gaulle, ed una a Emile Desprès, professore di economia all'Università di Stanford. Rueff afferma di non avere mai pensato a una « svalutazione » del dollaro rispetto alle altre monete. Non vi è ragione di svalutare il dollaro -»- ha precisato l'economista francese — perché le merci americane sono già sin troppo competitive nel mondo. Se invece aumentiamo il prezzo dell'oro simultaneamente in tutti i Paesi, non si avrà nessun mutamento nella parità di cambio tra le monete. L'attuale prezzo dell'oro è stato fissato nel 1934 e da allora i prezzi sono raddoppiati negli Stati Uniti (per non parlare degli altri Paesi). Adeguando l'oro agli altri prezzi, se ne dovrebbe raddoppiare il valore, ed t primi ad avvantaggiarsene sarebbero gli Stati Uniti, il cui stock aureo salirebbe da 13 a 26 miliardi di dollari. L'economista americano Desprès ha negato che la politica finanziaria di Parigi, contraria all'attuale sistema monetario e favorevole al ritorno al tallone aureo, possa mettere in pericolo il dollaro. Anzi questa condotta, a suo giudizio, finirà per rafforzare il dollaro, unendo l suoi difensori in un fronte comune. Senza contare — ha aggiunto Desprès — che mancano alla Francia i mezzi per condurre a fondo la sua lot ta: la bilancia dei pagamenti francese non è sempre in at tivo ed i dollari delle sue riserve (che potrebbero essere convertiti in oro) sono ormai scesi al limite mìnimo. Finché il mondo avrà fiducia che noi pagheremo 35 dollari l'oncia per l'oro, si eviterà una speculazione sull'oro. Gli speculatori non vogliono oro, vogliono profitti. Se noi svalutassimo, tutti crederebbero invece che la via è aperta ad ulteriori svalutazioni, c. n.

Persone citate: De Gaulle, Emile Desprès, Jacques Rueff

Luoghi citati: Francia, New York, Parigi, Stati Uniti, Washington