Sei e sette mesi alle sorelle ballerine che graffiarono un agente al «night»

Sei e sette mesi alle sorelle ballerine che graffiarono un agente al «night» Il processo per direttissima al Tribunale di Torino Sei e sette mesi alle sorelle ballerine che graffiarono un agente al «night» L'incidente il l0 dicembre - Le due giovani si ribellarono agli agenti intervenuti per una lite - Ad entrambe concesse la condizionale e la non iscrizione - Hanno lasciato l'aula felici, ringraziando tutti . Due ballerine di « night club », le sorelle Assunta ed Elisa Piccinno]rispettivamente di 27 e di 25 anni, sono state processate ieri per « direttissima », dal Tribunale di Torino, per minacce, lesioni e resistenza alla forza pubblica. Elisa è stata condannata a 7 mesi; Assunta a 6 mesi. Ad entrambe è stata concessa la condizionale e la non iscrizione, e sono state subito messe in libertà. Le ballerine, raggianti, se ne sono andate ringraziando tutti. Il fatto è accaduto la notte del 1" dicembre, verso le 3, in un locale notturno torinese, « Chez Louis », in via Principe Tommaso. Quella séra le sorelle Piccinno,. ultimato il loro numero, si. sedettero al tavolo del commerciante Enrico Torchio, di 37 anni, abitante, in. via. .Braccìni .37.*. che ordinò una bottiglia "di spumante. Al momento, di meriere 'vennero a ^diverbio e il torchio,'colpito al volto, ebbe la peggio. Scoppiò Un po' di trambusto e il direttore del locale, per evitare guai maggiori, chiamò la polizia. Due agenti del commissariato Nizza. Paolo Del Regno e Giuseppe Romulo, giunsero sul posto.. Ma l'orchestra aveva ormai ripresa, a suonare e le coppie danzavano nella penombra della sala. « E' stato un falso allarme — disse qualcuno ai poliziotti —, scusateci il disturbo ». Ma il Del Regno scorse il Torchio, che aveva un occhio pesto e perdeva sangue dal naso, e lo invitò ad uscire. Intervenne Elisa Piccinno: « Lasciatelo stare. Non ha fatto nulla». L'agente rispose: « Lo accompagno soltanto a farsi medicare ». Ma la donna non si ' lasciò convincere, diventò aggressiva e il Del Regno fu costretto ad ammonirla: « Stia calma, al- trimenti porto via anche lei». In quel momento il Romu- lo afferrò la ragazza per un braccio, nel tentativo di allontanarla dal collega, e quella, urlando, cominciò a picchiare il Del Regno con la borsetta, graffiandolo al viso. Nella mischia si buttò anche Assunta, in difesa della so- rella e per far cessare la baraonda dovettero accorrere altri agenti. Ieri le due ragazze si sono giustificate dicendo: « Avevamo intenzioni pacifiche, volevamo soltanto evitare, noie ad un cliente ». Elisa, che ha uri volto da mulatta, ha aggiunto: « Mi sono dibattuta quando qualcuno mi ha affer rata violentemente per le spalle ». Assunta ha precisato: «Io non ho fatto nulla e mi hanno portato in carcere con l'abito da sera che avevo addosso, con il rischio di prendermi una polmonite ». Così dicendo si è tolta il sopra- bito, mostrando la schiena 9 le braccia nude. Gli agenti hanno confermato le accuse. « Ci hanno anche detto che avevano alte conoscenze al ministero e ohe ci avrebbero fatti licenziare ». Il p. m. dott. De Chiara ha chiesto 10 mesi per entrambe. I difensori d'ufficio, gli avv. Mariapia Astore e Gianvlttorio Gabri, hanno sottolineato la modestia dell'episodio, nato da una serie di malintesi. g. a. 4 -— ' Elisa Piccinno risponde ai giudici mentre la sorella Assunta si toglie il soprabito per dimostrare come sia stata condotta in carcere in leggerissimo abito da sera

Luoghi citati: Nizza, Torino