Manovra propagandistica o volontà di finire la guerra? di Nicola Caracciolo
Manovra propagandistica o volontà di finire la guerra? Manovra propagandistica o volontà di finire la guerra? (Dal nostro corrispondente) Washington, 4 dicembre. Gli Stati Uniti si stanno preparando a portare la guerra del Vietnam di fronte alle Nazioni Unite? Alcuni indizi permettono di supporlo. Al dibattito il Consiglio di Sicu- I, presidente Johnson rezza potrebbe invitare' rappresentanti del Fin, il movimento dei guerriglieri nel Sud Vietnam. Il portavoce del Dipartimento di Stato, dopo aver negato che emissari del Vietcong abbiano chiesto il visto per entrare negli Stati Uniti, si è rifiutato oggi di confermare o smentire che ci siano stati sondaggi in questo senso. Ha ricordato comunque una recente dichiarazione dell'ambasciatore americano all'Onu, Arthur Goldberg, il quale aveva detto che gli Stati Uniti non avrebbero avuto obbiezioni se una delegazione del Fin fosse stata chiamata di fronte al Consiglio di Sicurezza. Giorni fa è stato rivelato che emissari del Fin avevano chiesto al segretario dell'Orni Thant di venire a New York per difendere di fronte alla assemblea dell'Onu la loro posizione. Gli americani hanno rifiutato di accettare questo progetto: la tesi del Dipartimento di Stato è che se il Consiglio di Sicurezza, l'unico organismo che abbia la autorità per intervenire nel Vietnam, discuterà della questione, la partecipazione del Fin sarebbe giustificata. Altrimenti la sua presenza all'Onu servirebbe solo a fini di propaganda. In sostanza Johnson, si apprende, starebbe considerando la possibilità di chiedere di nuovo al Consiglio di Sicurezza di discutere del Vietnam per questi motivi: 1) il Senato ha votato alla fine della settimana scorsa una risoluzione in cui viene chiesto al Presidente di compiere «ogni ragionevole sforzo» per concludere grazie all'Onu la guerra; 2) la richiesta del Fin di partecipare ai lavori dell'Onu merita, secondo gli americani, di esser esplorata. E' possibile, si fa osservare, che essa abbia soltanto lo scopo di mettere in difficoltà propagandisticamente gli Stati Uniti; ma d'altra parte forse si tratta dell'indicazione di una reale volontà di trattare. Newsweek difatti pubblica un piano di pace estremamente dettagliato che il Fin avrebbe messo a punto e che prevede tra l'altro la neutralizzazione del Sudvietnam sotto l'autorità di un governo formato da esponenti accettabili sia dagli americani che dal Vietcong. Non sarebbe la prima volte che i comunisti vietnamiti tentano di avviare un dialogo con gli americani utilizzando la stampa. Si tratta di ipotesi, occorre avvertire, che non sono basate su nulla di concreto. Basti dire che questa è la prima volta da mesi in cui si ricomincia a Washington ad intravedere la possibilità di una soluzione negoziata alla guerra. Nicola Caracciolo
Persone citate: Arthur Goldberg, Johnson, Thant
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