Radaelli blocca la selezione dei motivi in gara a Sanremo di Giuliano Marchesini

Radaelli blocca la selezione dei motivi in gara a Sanremo E' ormai "padrone,, del Festival Radaelli blocca la selezione dei motivi in gara a Sanremo L'organizzatore del Cantagiro esautorerebbe Gianni Ravera - Ufficialmente il consiglio d'amministrazione dell'Ata non si è occupato del caso (Dal nostro inviato speciale) Sanremo, 2 dicembre. Questo pomeriggio si è riunito il Consiglio di amministrazione dell'Ata. la società che gestisce il Casinò di Sanremo e organizza il Festival della canzone. Ufficialmente sono state discusse le dimissioni di tre consiglieri e la nomina d'un amministratore unico. Ma forse si è parlato anche della decisione assunta dal presidente, l'avv. Luigi Bertolini, di cedere la maggior parte del suo pacchetto azionario ad Ezio Eadaelli, l'organizzatore del « Cantagiro» e del «Cantaeuropa». La notizia, piombata quasi d'improvviso a Sanremo, ha destato sorpresa e un certo scompiglio soprattutto nel colossale complesso della più importante manifestazione canora italiana. Il « patron », come negli ambienti della musica leggera viene definito l'infaticabile Radaelli, potrebbe controllare la rassegna sanremese e portare un po' di rivoluzione nella 18" edizione che sta per entrare nella fase più intensa dei preparativi. E l'ex cantante Gianni Ravera, attuale direttore artistico, rischia di essere esautorato. Si osserva che il passaggio delle azioni dell'Ata deve ottenere l'approvazione del Consiglio comunale della città. Tuttavia i responsabili della società sono ora di fronte a questo improvviso problema che pare piuttosto imbarazzante. L'avv. Luigi Bertolini è un signore anziano, impeccabile, dal tratto cordiale. Titolare di un'industria in Francia e comproprietario d'un grande albergo a Sanremo, era anche gestore dei servizi di bar e ristorante del Casinò. Alla presidenza dell'Ata subentrò nel 1959 all'avv. Achille Caiafa, rimasto ucciso in un incidente stradale mentre tornava da Milano alla vigilia d'un festival. Allo scadere della concessione, Luigi Bertolini chiese di essere confermato e si aggiudicò l'appalto. Il mandato termina nell'ottobre del prossimo anno e sembra che in Comune non vi sia ancora uno speciale orientamento per quanto riguarda le possibilità di un rinnovo. Ora c'è stata questa repentina decisione del presidente di passare ad altre mani la parte più consistente del suo pacchetto azionario. Il 21 novembre scorso l'avv. Luigi Bertolini si è recato a Milano e attraverso un commercialista ha preso contatto con Ezio Radaelli: era soltanto un primo scambio di opinioni. Qualche giorno dopo, di ritorno da Parigi, il presidente è andato a Roma per concludere l'accordo: ha sottoscritto a favore del « patron » una promessa di vendita per il 60 per cento delle azioni della società Ata. Ezio Radaelli, inesauribile organizzatore di manifestazioni musicali, s'era già occupato per due anni anche del Festival di Sanremo. Erano i tempi della canzone Romantica di Rascel, di Lìbero di Modugno, della frenetica Ventiquattromila baci di Celen tano. È la rassegna canora continuava a navigare festosamente in mezzo ad un tripudio di fiori e di abiti da sera. Nel 1961 Radaelli lasciò Sanremo. Più tardi si diede a mettere insieme il « Cantagiro », a portare per le strade una lunga carovana di divi della canzone seduti sulle « fuoriserie » fra siepi di folla entusiasta; poi il « Canta europa », quel suo treno gre mito di cantanti che passa da un paese all'altro. Adesso a Sanremo ci si chiede quali siano le intenzioni del «patron». E' probabile che egli non si proponga di occuparsi della ge stione della casa da gioco, ma che intenda assumere la direzione del festival canoro Qualcuno dice anche che dietro le sue spalle vi è un massiccio gruppo finanziario, forse romano, ma la voce non ha trovato finora conferma. Ezio Radaelli, intanto, è in giro per l'Europa con il suo treno affollato di cantanti. Ma anche di lontano avrebbe già preso alcune iniziati ve a proposito della rassegna musicale sanremese. Egli avrebbe inviato un telegramma a Gianni Ravera in cui, «quale azionista di maggioranza», lo avrebbe invitato a soprassedere a qualsiasi decisione in attesa di sue disposizioni. Questo significhe rebbe bloccare per il momento la macchina del Festival le canzoni da selezionare so no già state presentate e si è proceduto alla nomina del¬ la cosiddetta commissione di lettura. Radaelli avrebbe an che fatto sapere di esser con trario alla scelta di due componenti della commissione. Potrebbe essere uno scompiglio davvero clamoroso. L'assemblea dell'Ata si è protratta per alcune ore. Al termine, il legale della società, avv. Franco Moreno, ha tenuto una breve conferenzastampa. Egli ha detto che durante la seduta non è stato preso in esame il caso di Ezio Radaelli. Ha riferito che tre consiglieri — il dottor Ruggiero, l'avv. Fosco ed il dott. Bruno — si sono dimessi e si è quindi proceduto al¬ la nomina di un amministra-1 tore unico nella persona del-1 El'avv. Bertolini. Il legale ha comunque rilasciato alcune "dichiarazioni riguardanti la vicenda di cui è protagonista' Radaelli: ha affermato che la Società intende rispettare tutti gli impegni assunti con i discografici e il direttore artistico del Festival, ed ha precisato che la commissione di lettura si riunirà nei prossimi giorni a Sanremo. « Legalmente — ha concluso l'avvocato — Ezio Radaelli non può affermare che in questo .momento il Festival è suo ». Giuliano Marchesini sc