Sandro Mazzinghi minaccia la popolarità di Benvenuti

Sandro Mazzinghi minaccia la popolarità di Benvenuti Dopo la clamorosa vittoria per k.o. sii Gonzales Sandro Mazzinghi minaccia la popolarità di Benvenuti Il pugile toscano ha superato brillantemente una delle prove più ardue della sua carriera - Nei primi mesi del prossimo anno dovrebbe incontrare il coreano Kim Soo Ki per il titolo mondiale dei medi-junior (Dal nostro inviato speciale) Roma, 2 dicembre. Sandro Mazzinghi merita di battersi nuovamente per un titolo mondiale di boxe. La vittoria clamorosa per k.o. alla quarta ripresa, ottenuta ieri sera dal pugile toscano nel confronto col francese Gonzales in difesa del titolo europeo dei superwelters, impone questa considerazione. Il combattimento col temibile picchiatore di Narbonne,' che si presentava con un record dì 32 vittorie prima del limite, ha permesso infatti di vedere, sid ring del Palazzo dello sport romano, un Mazzinghi in magnìfiche condizioni di forma, un pugile di statura mondiale che si è imposto proprio in quella che veniva considerata una delle prove più ardue della sua carriera. Capolavoro di Mazzinghi o delusione di Jo Gonzales? E' stato lo stesso campione d'Europa a parlare del suo trionfo, stanotte mentre, con amici e giornalisti, festeggiava il k.o. a Gonzales in un caratteristico locale romano. « Gonzales non è certo un mediocre — ha detto Mazzinghi — i suoi pugni fanno molto male ed io, nella seconda ripresa, ne ho sentiti un paio. E' però ancora inesperto e la mia tattica di attacco lo ha colto di sorpresa, impedendogli di organizzare una conveniente reazione. Io stavo bene, ero perfettamente a posto nel fisico e su di morale come non lo sono mai stato prima d'ora. Per questo ho attaccato subito e l'ho stroncato con maggior facilità del previsto ». « Dopo questo successo, pensi ancora ad un terzo incontro con Benvenuti? « Questo è meglio chiederlo al mio procuratore. Io combatto, non faccio progetti, a regolare la mia attività pensano Sconcerti e mio fratello. Posso dire soltanto che io non mi tirerei certo indietro ». Per il procuratore Sconcerti invece l'eventualità di una « bella » con Benvenuti non è per ora da prendere in considerazione: « Sarebbe un grosso affare, :non lo discuto, però non v'è un motivo sportivo di attualità che lo giustifici. Benvenuti è ormai un peso medio, il suo avversario naturale, qui in Italia, è Carlo Duran, non Sandro. A condizioni vantaggiose, e al peso che gli conviene, cioè sotto i 71 chilogrammi, Mazzinghi comunque accetta qualsiasi avversario ». Quali prospettive ci sono per il titolo mondiale? « Ci muoviamo in due direzioni, in quanto v'è sempre la sfida aperta al coreano Kim Soo Ki per il primato dei pesi medi junior, mentre non sono cadute le proposte americane per una semifinale con Don Fullmer in vista di un confronto col campione dei medi Griffith. Credo che punteremo sulla prima strada, in quanto la conferma, per la primavera prossima, di un terzo incontro fra lo stesso Griffith e Benvenuti prolungherebbe troppo la nostra attesa. Puntiamo dunque al titolo di Kim Soo Ki, con la ferma speranza di avere il coreano in Italia in uno dei primi mesi del '68. Il dottor Striamolo ha deciso di accettare le altissime richieste del pugile asiatico: 65 mila dollari, che corrispondono grosso modo a 35 milioni di lire. Se Kim Soo Ki non farà marcia indietro, il confronto si potrà svolgere a Roma ». Mazzinghi ha trascinato al¬ l'entusiasmo i quindicimila spettatori del Palazzo dello Sport che, per vedere il brevissimo, emozionatile duello con Gonzales hanno versato alle casse dell'organizzazione quasi 54 milioni di lire. Il toscano ha combattuto a percentuale — il venticinque per cento sul guadagno netto — ed a lui sono rimasti oltre dieci milioni di lire. La conferma della sua immensa popolarità — che sta minacciando quella, un poco scossa, di Benvenuti — costituisce quindi, anche per Sandro e per chi guida la sua carriera, una validissima garanzia per il futuro. Gianni Pignata

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