Evadono dal carcere di Moncalvo e chiudono dentro il guardiano
Evadono dal carcere di Moncalvo e chiudono dentro il guardiano Evadono dal carcere di Moncalvo e chiudono dentro il guardiano Due giovani astigiani - La fuga di notte mentre il custode dorme - Per bloccare la porta della prigione lasciano le chiavi nella serratura esterna Gli evasi Carlo Lupano, a sinistra, e Paolo Ferraro (Nostro servizio particolare) Moncalvo, 2 dicembre. Due giovani, detenuti da qualche giorno nelle carceri di Moncalvo, grosso centro agricolo nel Monferrato, sono riusciti ad evadere la notte scorsa, chiudendo all'interno il custode. Dei due evasi, Carlo Lupano, di 25 anni, da Grana (Asti) e del coetaneo Paolo Ferraro, pure della provincia di Asti, malgrado le battute non è stata trovata traccia alcuna. I due giovani avrebbero compiuto alcuni furti ed altri reati sia in Piemonte sia in Emilia, Veneto e Liguria e sono già stati più volte condannati per 7-8 mesi ciascuno di reclusione. Ultimamente erano detenuti nelle carceri di Genova, da dove il 21 .novembre scorso vennero trasferiti a Moncalvo in attesa di un processo fissato per stamani per insolvenza. Nei giorni scorsi i due s; erano dimostrati detenuti mo dello e il custode, il quarantaquattrenne Giovanni Antoniotti. che con la moglie ed i figli abita al piano superiore dell'edificio di via Lazzarini — mentre le celle sono al piano terreno —, non aveva dovuto lamentarsi di loro. La notte scorsa i due giovani, forzato lo spioncino che è al centro della porta della cella sono riusciti, attraverso l'apertura, a far scattare il catenaccio esterno, uscendo nel corridoio. Da quel momento hanno agito indisturbati. Trovato un mazzo di chiavi, i due detenuti hanno aperto la stanza dove erano depositati i loro indumenti e il denaro versato al momento dell'arresto — circa 50 mila lire — hanno prelevato il tutto e, sempre con le chiavi trovate, si sono aperti la porta esterna del carcere. Usciti dall'edificio, hanno rinchiuso la porta, lasciando nella serratura le chiavi di modo che fosse impossibile far funzionare dall'interno la serratura. Verso le 3 di stamani l'Antoniottl venne destato dal latrare di un cane nel cortile adiacente alla prigione: si è alzato, ma non avendo notato nulla di anormale è tornato a letto. All'alba, però, preso da. alcuni sospetti per i latrati uditi nella notte, ha. raggiunto il corridoio, dove si affaccia la cella, rendendosi soltanto allora conto della fuga dei due detenuti. Subito è corso verso la porta del carcere per dare l'allarme e allora ha scoperto che gli era impossibile uscire all'esterno. Inutilmente l'Antoniottl, a lungo, ha cercato di attirare l'attenzione di qualcuno urlando. Soltanto alle 8 di stamani « liberato » da alcuni operai ha potuto avvisare i carabinieri. f. m.
Persone citate: Carlo Lupano, Giovanni Antoniotti, Paolo Ferraro
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