L'occupazione dell'Università

L'occupazione dell'Università L'occupazione dell'Università Le lezioni di legge, lettere, filosofia « magistero trasferite in via Po; i corsi di scienze negli istituti del Valentino Tutte le attività a Palazzo Campana sono bloccate da un gruppo di studenti che vuole la riforma dei programmi. L'occupazione ieri è proseguita senza incidenti. Nell'interno dell'edificio sono rimasti una quarantina di giovani che — essi affermano — « hanno continuato a studiare una nuova struttura didattica per l'Università ». All'esterno gli studenti contrari all'occupazione 11 ignorano. Soltanto un gruppo di missini verso le 13 ha installato un altoparlante di fronte a Palazzo Campana ed ha improvvisato una gazzarra. E' intervenuta la polizia e un quarto d'ora dopo è tornata la calma. In serata, gli studenti hanno svolto un dibattito con la presenza dell'on. Berlinguer, dei professori Viola, Barone, Massucco Costa e Della Gatta, e del segretario della Camera del Lavoro Garavini, che hanno portato la loro adesione. Le autorità accademiche hanno organizzato le lezioni di giurisprudenza, lettere e filosofìa, magistero negli istituti di via Po; 1 corsi di scienze si tengono invece negli istituti di corso Massimo d'Azeglio. Nella prossima settimana le lezioni dovrebbero essere regolari. L'orario e la dislocazione delle aule saranno resi noti di volta in volta dalle segreterie delle singole facoltà In via Po 17. — I 281 allievi dell'Accademia Albertina di belle arti protestano perché non è ancora stata attuata la riforma. Venerdì non si sono presentati ali 'inaugurazione del nuovo anno di studi. Le autorità accademiche hanno accettato di sospendere le lezioni per una settimana perché 1 giovani possano elaborare uno studio sulla riforma delle strutture. In particolare chiedono che l'Accademia sia paragonata ad una facoltà universitaria e venga loro rilasciata una laurea. — Sciopero ieri nel liceo artistico: 200 giovani appartenenti alle sei classi prime distaccate nella succursale di via Mercanti 3 hanno abbandonato lo lezioni. Protestano, perché le lezioni non sono ancora regolari, l'orario non è definitivo e le aule risultano sovraffollate e fredde. * Il prof. Robecchi in coma Nell'estrema gravità le condizioni restano stazionarie In una stanza del Centro di rianimazione delle Mollnette continua, angosciosa e drammatica, la lotta contro la morte. Il prof. Alessandro Robecchi, colto da infarto giovedì sera durante la a tavola rotonda » sulle malattie reumatiche, è tuttora Immerso in un coma profondo. Lo assiste 11 prof. Clocatto con 1 suol assistenti. Dicono 1 medici: « Nell'estrema gravità le condizioni restano stazionarie ». La famiglia del prof. Robecchi — moglie, figli, fratello — vegliano l'infermo nel dolore e nell'ansia. Nelle anticamere e nel corridoi sostano collaboratori e amici dell'Illustre primario. Da ogni parte continuano a giungere attestazioni di stima, auguri, incoraggiamenti ai familiari. Sono ore terribili che essi affrontano con coraggio e rassegnazione. Giorni inquieti per la stuoia

Persone citate: Alessandro Robecchi, Berlinguer, Della Gatta, Massucco Costa, Robecchi