Polemica tra Francia e Stati Uniti sulla politica monetaria mondiale di Sandro Volta

Polemica tra Francia e Stati Uniti sulla politica monetaria mondiale Alla conferenza dei 21 Paesi dell'Ocse Polemica tra Francia e Stati Uniti sulla politica monetaria mondiale A Parigi erano in discussione le misure per equilibrare le bilance dei pagamenti e gli aiuti al Terzo Mondo - Aspro contrasto tra i rappresentanti francese e americano - Il comunicato finale prende atto del disaccordo (Dal nostro corrispondente) Parigi, 1 dicembre. Ti Consiglio dei ministri dei 21 Paesi dell'Ocse ha ripreso stamani le riunioni con una vivace controversia fra gli Stati Uniti e la Francia. Era in discussione il problema degli aiuti ai Paesi sottosviluppati, in vista della conferenza fra Paesi ricchi e Paesi poveri, che avrà inizio a Nuova Delhi il primo febbraio. Il sottosegretario di Stato americano, Eugene Rostow, ha proposto di decretare la moratoria di un anno su tutti i nuovi accordi preferenziali, riferendosi essenzialmente ai negoziati in corso fra il Maghreb e la Comunità europea. Egli ha chiesto all"Ocse di mettersi d'accordo su un sistema di preferenze generali per il terzo mondo, eliminando gradatamente le preferenze ora esistenti fra i « sei » e gli Stati associati. Gli ha risposto il sottosegretario francese alle Finanze, Roland Nungesser, che ha definito « intransigente » la proposta americana ed ha affermato che, se un futuro sistema generalizzato pub presentare certi vantaggi, il sistema ora esistente ha dato buone prove ed è inutile e ingiusto sopprimere i benefici che ne ricavano già alcuni Stati africani.. Nungesser ha. poi sottolineato la necessità di assicurare la stabilizzazione dei corsi dei principali ' prodòtti che interessano il terzo mondo. Nella discussióne, è intervenuto il sottosegretario italiano agli Esteri, Mario Zapari, che ha portato, l'adesione dell'Italia ài principi formulati dal gruppo del quattro (nominati dalla conferenza ministeriale dell'Ocse nel 1965) per la concessione di un trattamento' preferenziale speciale a tutti i Paesi in via di sviluppo. «La relazione del gruppo speciale — ha detto Zagari — ha il merito di proporre un certo numero di soluzioni suscettibili di creare progressivamente le condizioni per una migliore considerazione delle esigenze dei Paesi in vìa di sviluppo ». Il sottosegretario ha poi affermato che il governo italiano è favorevole alla conclusione di accordi internazionali su ognuno dei differenti prodotti, a causa della difficoltà che presenta la determinazione di regole generali per merci le cui caratteristiche non si prestano a un sistema commerciale uniforme, ed ha concluso sostenendo la necessità di « realizzare una nuova strategia dì sviluppo più strettamente concertata e ispirata a principi a lungo termine ». j Quando si è trattato di concordare il comunicato finale della conferenza ministeriale dell'Ocse, la controversia fra gli americani e i francesi si è riaccesa in forma estremamente aspra a proposito della responsabilità dei Paesi creditori e dei Paesi debitori nel ristabilimento dell'equilibrio delle Bilance dei pagamenti. Nell'impossibilità di raggiungere qualsiasi compromesso, è stato dato atto del disaccordo nel comunicato, in cui si afferma che i ministri harino notato « la persistenza del deficit esterno degli'Stati Uniti e del surplus dei Paesi del Mercato Comune presi nel loro insieme. Si sono avute opinioni in contrasto circa la parte di responsabilità dei vari Paesi nella ricerca dell'equilibrio, ma i ministri sono stati d'accordo nel riconóscere la necess.Ua di sfòrzi comuni per migliorare l'equilibrio della Bilancia internazionale dei pagamenti ». Sandro Volta

Persone citate: Eugene Rostow, Mario Zapari, Roland Nungesser, Zagari

Luoghi citati: Francia, Italia, Maghreb, Nuova Delhi, Parigi, Stati Uniti