Processo a due torinesi accusati di bancarotta

Processo a due torinesi accusati di bancarotta Processo a due torinesi accusati di bancarotta (Dal nostro corrispondente) Alba, 30 novembre. (g. f.) Ha avuto inizio oggi presso il Tribunale di Alba il processo a carico degli ex industriali Roberto Miroglio, di 36 anni, residente a Torino in via Madama Cristina, Alessandro Marchisio, di 31 anni, pure residente a Torino in via Mombasiglio, ed Ernesto Dalmazzo, di 35 anni, residente a Racconigi Le accuse nei confronti dei tre sono di bancarotta traudolenta, di emissione di assegni e cambiali a vuoto e di truffa. In aula stamane, all'inizio del dibattito, erano presenti solo il Marchisio e il Dalmazzo; Roberto Miroglio — nei confronti del quale è stato emesso mandato di cattura — è latitante e si presume sia fuggito nel Libano. I fatti che hanno portato I tre imputati davanti ai giudici ebbero inizio nel 1961, quando 11 Marchisio e il Dalmazzo, gestori di una piccola fonderia ad Alba, furono coin volti in una crisi finanziaria. A questo punto il Marchisio, visto che gli affari prendevano una brutta piega, tentò di migliorare la sua situazione iniziando il commercio di autovetture ed assumendo' il Miroglio come procacciatore di affari. Da ciò nacque un giro vorticoso di cambiali e di assegni a vuoto che li portò al fallimento. Stamane, all'inizio del dibattito, 1 due imputati presenti in aula si sono dichiarati innocenti. Dopo gli Imputati sono stati sentiti tredici testi, fra 1 quali Giacomo Ferrerò, di Car magnola, che ha perduto, per colpa del Miroglio e del Mar chisio, una villetta del valore dl sette milioni II processo è stato poi rinviato a domani Cominciato al Tribunale di Alba

Persone citate: Alessandro Marchisio, Ernesto Dalmazzo, Giacomo Ferrerò, Marchisio, Roberto Miroglio

Luoghi citati: Alba, Libano, Torino