Più calmo il mercato per l' oro e per le valute di Renato Cantoni

Più calmo il mercato per l' oro e per le valute Le contrattazioni di ieri a Milano Più calmo il mercato per l' oro e per le valute Il comunicato degli Istituti di emissione dei Paesi occidentali (che riaffermano l'immutabilità del prezzo dell'oro) ha contribuito a ridurre la domanda - Sostenuto il dollaro (Nostro servizio particolare) Milano, 27 novembre. La riunione dei sette governatori degli istituti d'emissione degli Stati Uniti, della Gran Bretagna, della Germania, della Svizzera, del Belgio, dell'Olanda e dell'Italia, avvenuta ieri a Francoforte, e che ha riaffermato la decisione di difendere la stabilità del prezzo dell'oro, ha avuto un positivo riflesso psicologico. La domanda d'oro è alquanto diminuita per il lingotto, anche se non vi sono stati sensibili ribassi di corso; per le monete l'offerta rimane limitata e di conseguenza non vi sono state diminuzioni nelle quotazioni. Si è avuto anche un ritorno al dollaro, che ha progredito di una buona frazione, passando da 622,60 di venerdì a 624, massimo per gli ultimi quattro mesi: se ne sono trattati per qualche diecina di milioni. La sterlina ha segnato 1509,75 con scambi modesti, mentre il franco svizzero è stato molto richiesto, pur chiudendo a 144,58, cioè in perfetta parità col dollaro. Come si vede, l'altalena delle quotazioni continua e non si è ancora trovato uno stabile assestamento. Passato forse 11 momento più acuto della « corsa all'oro », rimangono però gravi problemi da risolvere. Il più importante riguarda i tassi internazionali. Oggi, per de- Valuta 27/11 24/11 Dollaro Usa 624 - 622,60 Dnllaro canadese 578,30 578.10 Franco svizzero , 144,58 144,43 Corona danese 83,55 83,40 Corona norvegese 87,365 87,10 Corona svedese 120,56 120,29 Fiorino olandese 173,53 173,22 Franco irancese 127,225 127,09 Lira sterlina 1509,75 1506,90 Marco tedesco 156,66 156.46 Peseta spagnola 8,967 8,97 Franco beiga 12,574 12,542 positi di dollari a 90 giorni, si offriva anche il 70Zo e questo non ha mancato di avere riflessi negativi sulle obbligazioni internazionali, che cedevano nettamente. Cosi continuando, potrebbe prodursi qualche irregolarità nel mercato interno del reddito fisso e si potrebbe avere ima cospicua uscita di capitali. Il punto nevralgico della situazione si sposta dal « pool » dell'oro a Londra al mercato del denaro statunitense e le banche centrali europee temono i riflessi di una prolungata politica di « denaro caro » negli Stati Uniti. Renato Cantoni